domenica 15 luglio 2018

Sentieristica: se ne parla tanto, ma si fa molto poco

Ancora una volta sono i volontari che suppliscono alle carenze dell'Amministrazione Pubblica ... e ciò (purtroppo) avviene in tanti campi ed in molte parti d’Italia, ma veniamo a noi.
Molti sapranno che da poche settimane viene distribuita una ennesima edizione della mia cartina escursionistica che comprende i territori di Massa Lubrense e Sorrento, aggiornata a maggio 2018, visto che la precedente del 2013 era esaurita (contando tutte le edizioni ne sono state prodotte e distribuite ben oltre un milione!). Come mia abitudine, in occasione delle ristampe, non solo aggiorno la mappa in base allo stato di strade e sentieri, ma cerco anche di proporre nuovi itinerari o varianti (migliorative) per quelli già in essere. In particolare in questa edizione 2018 ho inserito 2 itinerari estremamente interessanti, "recuperati" un paio di anni fa e già pubblicizzati, frequentati e molto apprezzati quali il giro di Santa Croce (che include il Vuallariello) e il Sant'Agata - Sorrento via Acquacarbone e Crocevia.

Sapendo che gli itinerari evidenziati in mappa sono marcati con segnavia colorati, dovrebbe essere lapalissiano anche per i meno esperti che, cambiando i percorsi, è necessario aggiornare di conseguenza la segnaletica, cancellando i vecchi segni lungo tratti non più usati e aggiungendo quelli indispensabili per guidare gli escursionisti lungo i nuovi segmenti. Ciononostante, conoscendo "i miei polli", nella lettera nella quale specificavo i termini della fornitura del file di stampa della cartina (protocollata il 19 aprile) sottolineai la necessità di provvedere con urgenza in tal senso:
"Si rammenta che, a seguito dei suddetti cambiamenti, sarà indispensabile aggiornare al più presto la segnatura dei percorsi, quantomeno per la parte variata"
Leggendo questo preambolo, avrete già inteso che in questi quasi 3 mesi niente è stato fatto e quindi i soliti volontari, appassionati escursionisti, oculati promotori del territorio, in collaborazione con la Pro Loco 2 Golfi di Sant’Agata e col sostegno dei responsabili della sentieristica sorrentina, hanno provveduto ad aggiornare la segnaletica del percorso Sant’Agata - Sorrento via Acquacarbone (antico collegamento che per decenni è stato assolutamente impraticabile e quindi neanche riportato sulle precedenti mappe), che sostituisce quello via Li Schisani, impraticabile da anni a causa di uno smottamento (indicato in rosso nella nuova mappa) che nessuno ha ancora sistemato (pare ci sia un contenzioso in corso). 
Intanto, la variante del Giro di Santa Croce è ancora priva di segnaletica!
Questo andazzo del nascondere i problemi sperando che passino nel dimenticatoio e del rimandare sine die i lavori di ordinaria e straordinaria manutenzione è purtroppo riscontrabile in tante aree della Penisola e in vari campi, non solo in questo dell'escursionismo. Eppure, come già scritto nel precedente post del 18 giugno u.s., le Amministrazioni sono sempre pronte a vantarsi delle vedute, degli ambienti e degli scenari (straordinari ma non certo per loro merito) e a pubblicizzare sentieri più o meno famosi e “battezzati” con riferimenti altisonanti come Dei, Athena, Sirenuse, ma non investono in manutenzione e segnaletica contando sulla notorietà di detti itinerari. 
Veramente credono che tour operator, gruppi ed escursionisti indipendenti continuino ad accorrere numerosi? Purtroppo per tutti, non solo per i camminatori ma anche per i residenti che vivono di turismo, non sarà così! ... ci sono numerose altre aree interessanti molto meglio attrezzate e tanti, pur sapendo di perdere qualcosa,  ben presto opteranno per altre mete, certi di passeggiare più tranquillamente e piacevolmente. Traffico per raggiungere i sentieri, mancanza di parcheggi adeguati, mancanza di servizi, segnaletica scadente, manutenzione quasi inesistente, pulizia scarsissima, sono elementi che incidono sulle valutazioni e, in mancanza di interventi seri, ricorrenti e programmati, allontaneranno gli escursionisti (e non solo loro) dal territorio. 
Negli ultimi anni si parla sempre più spesso in termini lusinghieri dei Monti Lattari e dei vari Comuni della Penisola Sorrentina, ed in particolare di Massa Lubrense, su giornali, riviste ed anche su reti televisive nazionali (soprattutto in trasmissioni come Linea BluSereno variabile e Parola di pollice verde). I temi ricorrenti sono la gastronomia, l’Area Marina Protetta (AMP) Punta Campanella, che a dispetto delle critiche iniziali continua ad operare estremamente bene e certamente ha avuto il suo peso nell’ottenimento delle tante Bandiere Blu, e l’escursionismo che sfrutta al meglio la biodiversità e grande varietà degli ambienti naturali e dei sentieri panoramici ... tantissimi, dalle passeggiate più facili ai percorsi per esperti, tutti spettacolari per quanto riguarda i panorami.
Ma in quanto all'escursionismo “ci si dimentica” che il Sentiero degli Dei (il più famoso di tutti) è ancora interdetto per frana da circa 9 mesi, senza che il Comune di Positano abbia fatto nulla oltre a emettere l’ordinanza di divieto, tanti tratti dei sentieri dell’Alta Via dei Monti Lattari (CAI 300) e relative varianti e bretelle sono stati quasi fagocitati dalla vegetazione, solo pochi percorsi  sono adeguatamente segnalati grazie al CAI e/o associazioni, in alcune aree (in particolare fra Faito e alture a monte di Agerola) branchi di cani inselvatichiti mettono a rischio l’incolumità degli escursionisti, gli accumuli di rifiuti abbondano.
Volendo focalizzare il discorso sui percorsi storici e rurali fra Massa Lubrense e Sorrento, essenza della rete sentieristica tanto apprezzata dagli stranieri, ecco un piccolo elenco di interruzioni lungo i collegamenti fra i due comuni o nelle immediate vicinanze, molte delle quali in essere da decenni: via Paradisiello, via Fontanella, via Li Schisani, Montecorbo-Li Simoni, Colli Acquara-Priora, San Francesco-San Giuseppe, Pontone-Sant’Angelo, Sant’Agata-Colli, .... e più nel cuore del territorio lubrense il caso eclatante di via Sant’Anna, già inserita nel progetto Tolomeo originale (1991). Uno smottamento di limitate dimensioni troncò detta strada comunale fra l’antico ponticello sul Rio dell’Annunziata e Sant’Anna e quindi l’interessantissimo itinerario (che includeva una possibile visita al un mulino) fu giocoforza soppresso. Un paio di anni fa lo inserii nell’itinerario della Camminata fra i Casali 2017, visto che l’Amministrazione Comunale (che ufficialmente organizzava il tradizionale evento) diede per certo il ripristino di detto tratto entro i primi mesi dell’anno ... a tutt’oggi tutto è rimasto com’era!
Eppure, proprio un paio di giorni fa e per l'ennesima volta, come puntualmente riportato dal consigliere comunale di maggioranza Raffaele Acone sul suo blog lelloacone.com:
“La Vicesindaco ha parlato di come stiamo impiegando i proventi della Tassa di soggiorno che versano i sempre più numerosi ospiti attratti dalle nostre bellezze: oltre al servizio di linea potenziato, anche corse per Marina Lobra e serali da Sorrento, la sentieristica, i parchi giochi (entro qualche giorno  i nuovi giochi di quello di Massa Turro con altalena  anche per i diversamente abili) , la manutenzione di strade e gli eventi estivi di grido che vengono presentati senza spillare un soldo ai cittadini.” 
Se sono veri gli eventi estivi di grido (valutazioni più o meno soggettive) che costano decine e decine di migliaia di euro, lo sono molto meno gli interventi, comunque molto più economici, a favore della sentieristicaEppure si continua a spendere per eventi una tantum invece che per "infrastrutture" che durano anni e anni. (in basso, mattonella segnavia fotografata ieri, posizionata nel 2003!)

Qualcuno veramente crede che l'indotto del turismo mordi e fuggi (come quello derivante da spettacoli e sagre) valga quello dell'escursionismo che attira  per molti mesi se non per l'intero anno turisti che soggiornano in zona, spendono in negozi e ristoranti, comprano servizi e fanno buona pubblicità al territorio tramite social e passaparola?

4 commenti:

  1. Ciao Giovanni....come al solito centri in pieno il problema....d'altronde chi lo sa fare meglio di te. Secondo me il problema è culturale, e, bisogna cominciare a portare sui sentieri i piccoli, educarli alle passeggiate amene e salutari...parlarne ed organizzando in sinergia con le scuole ecc ecc...la speranza può essere solo questa !!! Gli adulti hanno paura di camminare...pochi sono quelli che praticano i sentieri, a volte per evitare di fare 200/300 m a piedi, si preferisce farne in macchina chilometri...in questo modo la viabilità minore non ha speranza...poco tempo fa ho raccontato di pezzi di strade dove funzionano ancora le luci della pubblica illuminazione, e, che sono impraticabili. La sera si vedono accese le luci, ma non ci puoi andare...Neanche il "fantomatico sentiero" che produce fiumi di soldi riesce ad essere attenzionato della giusta manutenzione...anche e forse perché si aspetta e si spera in fondi fantascientifici, che servono il più delle volte a "rimpinguare le tasche di pochi"...quando invece con molto poco si potrebbe creare un indotto, e proprio con la manutenzione di tutti i sentieri...basta cosi, si no nunn'a fnisc cchiù !!!! Speriamo bene.....MatteoFREE

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  2. Al momento pare che nessuno si accorga dell'indotto generato dai sentieri. Se non le poche guide serie (che corrispondono a volte coi volontari pulitori).

    Per quanto riguarda il sentiero degli Dei, a quanto mi è dato sapere, il Comune di Positano si offrì di ripristinare il tratto ma ottenne un diniego da parte del Parco.

    Per il resto, Giovanni, se i volontari ci sono, per quanto demoralizzante sia non avere l'aiuto della cosa pubblica, va ancora bene.

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  3. Spesso ci si riempia la bocca, infatti la parola ESCURSIONISMO è bella lunga per cui riempie bene.
    Un mesetto fa accompagnavo un gruppo di escursionisti americani i quali mi chiesero espressamente di portarli su un percorso poco affollato e saliti da Paipo alla Frana scendemmo a Montepertuso per una meravigliosa scala in pietra ormai quasi totalmente ricoperta dalla vegetazione, spiegavo a questi clienti che quei sentieri dovrebbero essere il nostro petrolio, i comuni, il parco dovrebbero investire su questi percorsi alternativi invece va tutto in rovina, tranne ciò che i, pochi, volontari riescono a preservare o a riscoprire.
    Luigi Esposito
    Guida ESCURSIONISTICA

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  4. Caro Giovanni, è sempre preciso ed importante il tuo contributo alla promozione dell'escursionismo nei Monti Lattari e Penisola Sorrentina. Speriamo che le Autorità Locali siano sempre più sensibili alle tue e nostre segnalazioni. Cari saluti. Liborio Liguori, socio del Club Alpino Italiano di C.mare di Stabia.

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