Sono iniziati i lavori di ri-segnatura dei sentieri C.A.I. (Club Alpino Italiano) della Valle delle Ferriere e dintorni, eseguiti dal Comune di Amalfi con l'ausilio di volontari appartenenti ai gruppi escursionistici della zona, tra i quali i FREE (Free Ramblers, Escursionisti Epicurei).
Sono stati già completati i sentieri:
325 (Amalfi-Riserva Naturale-Tavernate)
359 (Amalfi-Pogerola-Tavernate)
Nei prossimi giorni saranno
"rinfrescati" i segnavia dei sentieri:
301 (cicuito Valle delle Ferriere),
323
(Amalfi-Pontone-innesto 357),
351 (Campidoglio-S. Maria ai Monti),
353 (S.
Caterina-S. Maria ai Monti),
357 (S. Pietro-innesto 301),
361 (via Maestra
dei Villaggi),
361a (Amalfi-Pogerola-Madonna dei Fondi)
Vipera (Vipera aspis)
domenica, nella parte terminale della
salita Pimonte - Porta di Faito, all'incirca a quota 1.000, ho incontrato
la mia prima vipera (certissima) viva e vegeta. Disegno distintivo sul dorso molto netto ed inequivocabile. Bell'esemplare di notevole
grandezza, fra i 50 e 60 cm di lunghezza (le vipere più lunghe molto raramente arrivano a 70 cm).
Ha lasciato lentamente il
sentiero emettendo potenti soffi ed è sparita fra le pietre.
Ricordo a tutti che la vipera non è pericolosa come si crede, non attacca mai gratuitamente (significa che potrebbe farlo nel caso qualcuno tenti di ucciderla o colpirla) e quindi è molto più saggio e sicuro per tutti che ognuno prosegua per la sua strada.
E' assolutamente inutile e stupido ammazzare i serpenti in genere ed in particolare nelle nostre zone. Quelli che avendone terrore li uccidono con la "scusa" del potenziale pericolo (veleno) sappiano che nel 99% dei casi hanno ucciso un biacco (Coluber viridiflavus) o una meno comune biscia (Natrix, varie specie) - tutti assolutamente innocui - e non una vipera!
E per concludere in merito al rischio vipera (quasi) zero sui Monti Lattari, Penisola Sorrentina e Costiera Amalfitana faccio presente che in circa 25 anni di escursioni in zona ne ho vista solo una (uccisa) su Monte Cerasuolo e quella di domenica scorsa, su un sentiero molto raramente frequentato, è stata la seconda.
In Italia l'ultimo decesso a seguito di un morso di vipera si è verificato nel 1954, quasi 60 anni fa.
Ciao Giovanni, fai bene a citare quanto ci è successo domenica...sicuramente è stata una cosa inusuale anche per me...troviamo tanti serpenti (neri) sui sentieri, inoffensivi e tranquilli, non hanno mai attaccato e fatto male a nessuno...ne incrociamo molte volte che si esce quando fà caldo...ma la vipera vista è stata una novità anche per me e per Pippo sicuramente...molti come tu affermi, sono convinti di aver eliminato una vipera ed invece si tratta d'altro...spero con questo mio parere poter tranquillizzare come te quanti si apprestano a percorrere i nostri sentieri, che "noi" conosciamo bene...alla prossima...saluto Matteo (FREE)
RispondiEliminaUna precisazione: tu dici che l'ultimo decesso per morso di vipera è avvenuto sessant'anni fa. Invece nella letteratura medica italiana non esiste neppure un solo caso di morte direttamente causata da un morso di vipera ad un adulto sano. E' talora (rarissimamente) accaduto che una persona cardiopatica sia morta a causa di problemi cardiovascolari dopo un morso di vipera, ma nessuna delle quattro famiglie di vipere presenti in Italia è normalmente mortale. Il veleno di vipera è "emotossico", e il veleno iniettato produce ovviamente gravi conseguenze, ma mai mortali. Un'ultima avvertenza: la miglior cosa da fare quando si è morsi è NON FARE NULLA: chiamare ovviamente i soccorsi senza agitarsi, senza correre; nel caso i soccorsi non possano raggiungerci, tornare indietro con le proprie gambe, lentamente in modo da non mettere in circolo il veleno troppo velocemente; NON INCIDERE LA FERITA, NON SUCCHIARE E SOPRATTUTTO NON FASCIARE CON STRETTI LEGACCI L'ARTO OFFESO per bloccarne la circolazione sanguigna poiché, quando poi li si dovrà rilasciare, partirà un blocco di sangue infetto che può essere, in questo solo caso, davvero pericoloso. La vipera comunque è un animale timido e pauroso, che scappa sempre ed attacca solo quando non ha vie di scampo. E' anche un animale utile sotto vari aspetti ed ucciderlo non ha alcun senso.
RispondiEliminabuongiorno a tutti
RispondiEliminala prima e ultima vipera della mia vita l'ho vista durante le escursioni per i rilievi della mia tesi di laurea sulla vegetazione della Penisola Sorrentina, mentre identificavo una pianta su un muretto sulle rupi presso Capo D'Orso, nel 1981:si è spaventata moltissimo perchè avevo sollevato la pietra sotto la quale si nascondeva ed è fuggita via, nemmeno tanto velocemente perchè stava risposando, l'ho quindi vista BENE ed è stata la prima e unica volta, pur vivendo in campagna a Massa Lubrense e facendo vita all'aria aperta.Prego tutti di non uccidere serpenti e altri piccoli animali che ci aiutano ad AUMENTARE LA BIODIVERSITA DEL nostro territorio
Vittoria Brancaccio
A me risulta un caso di un turista fiorentino morso sul polso a Longarone e ricoverato all'Ospedale di Belluno, dove dopo alcune ore la situazione si aggrava a tal punto da richiedere il ricovero in rianimazione e poi purtroppo l'esito fatale. Non ho con me la cartella clinica, ma è possibile che altri fattori abbiano agito in concomitanza al veleno della vipera...a proposito, come da procedure abituali, il siero antivipera (ormai non + reperibile da anni in commercio) viene iniettato solo dopo alcune ore di osservazione....
RispondiEliminain linea di massima dovrebbe essere questo l'ultimo caso, ciao
Sentiero n°6 Monti Lattari (quasi alla Foce di Tramonti) ieri 31/8/2014 la mia prima vipera, lentamente, silenziosamente e sinuosamente si è allontanata da me, io sono rimasto bloccato, incredulo e un po intimorito. alberto liguori alber_tri@hotmail.com
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