Continuando
sul tema di simboli magici preistorici più o meno misteriosi sono andato a
cercare nuove notizie dell'Indalo, le cui origini risalgono
almeno a 4500 anni fa. Lo vidi per la prima volta l’anno scorso nella
provincia andalusa di Almeria, della quale è simbolo.
Esistono
un paio di interpretazioni dominanti in merito a cosa materialmente rappresenti
il disegno (un uomo che regge un arcobaleno - prevalente - o uno che tende un
arco) e molte di più al suo significato simbolico.
Varie teorie legano il suo nome a Andalus
che molti sostengono essere la versione araba di Atlantis, a ulteriore sostegno
del posizionamento di Atlantide nei pressi delle Colonne d'Ercole (stretto di
Gibilterra).
Ma
non finisce qui in quanto, parlando dell'esatta posizione di Atlantide, mi sono
imbattuto in un curioso libro le cui descrizioni sono prese per vangelo da
alcuni e considerate assolute baggianate da altri e ciò anche perché nessuno ne
ha potuto stabilire l'effettiva origine.
Sto
parlando del libro di Oera Linda.
Reso pubblico nel 1876 a
Londra come una trascrizione di un manoscritto del XIII secolo è stato
considerato dalla maggior parte degli esperti un falso, uno scherzo, una presa
in giro …
Approfondisci qui:
http://www.misterieleggende.com/misteri/oera_linda.php
Se
molto di quanto descritto può sembrare inverosimile è pur vero che, come fa
notare il sudafricano Alewyn Raubenheimer che lo ha analizzato a fondo, quasi
tutte le date sono molto precise e sono state riconosciute come esatte solo in
tempi moderni con metodi scientifici di
datazione. Come avrebbe fatto questo “buontempone” a “indovinare” tutte le date
già nel XIX secolo?
In
questo blog http://www.unexplained-mysteries.com/forum/index.php?showtopic=184645&st=0 Raubenheimer contesta le semplicistiche conclusioni dei tanti detrattori del libro Oera Linda e del suo saggio.
Nel
primo degli otto punti scrive:
L’Oera Linda Book (OLB)(1867)
sostiene che la loro civiltà in Europa fu distrutta nel 2193 a .C. da un potente
disastro naturale. Il libro cita terremoti, attività vulcanica, incendi,
tsunami, etc. che durarono tre anni. Gli archeologi e gli storici concordano
sul fatto che l’Antico Regno di Egitto terminò circa nel 2200 a .C.; la civiltà
Harrapan (Valle dell’Indo) terminò circa nel 2200 a .C.; la Cultura Hongsan
in China terminò circa nel 2200
a .C. e il Professor Harvey Weiss ha stabilito chel’Impero
Akkadian in Siria fu distruuto nel 2193 a .C.. Per di più, gli ultimi mammut
sull’isola Wrangler nell’Artico si estinsero nello stesso periodo. Niente di
tutto ciò (tranne forse la fine dell’Antico Regno di Egitto) era conosciuto 140
anni fa quando apparve The Oera Linda Book.
E conclude: Ho “testato” l’OLB con la genetica,
la linguistica, la teologia, vulcanologia, climatologia e molte altre scoperte
e conoscenze moderne che non erano disponibili conosciute nel XIX secolo e in
ogni caso l’OLB era nel giusto.
… la teoria della “Tettonica delle
placche” è stata ridicolizzata per 70 anni prima di essere accettata e ci sono
voluti 10 anni prima che gli scienziati accettassero la possibilità che i
dinosauri si siano estinti a seguito della caduta di un asteroide. Ci fu un tempo in cui la gente
pensava di fare un favore al mondo mettendo al rogo chiunque dicesse che la
terra non era piatta.
E
su questo sono più che d’accordo … fino a “prova” contraria, ogni teoria è
degna di essere considerata.
Il
libro include una carta della scomparsa Frisland che Raubenheimer compara con
una foto satellitare della NASA nella quale è evidente un rilievo molto simile sul
fondo marino fra Irlanda e Islanda.
Similitudine
sconcertante in quanto mappe accurate dei fondali oceanici furono redatte solo un secolo più tardi. Lo sprofondamento, forse dovuto alla caduta di un
grande asteroide sulla terra che avrebbe causato un repentino spostamento
dell'asse terrestre, è quindi legato anche alle inondazioni che hanno dato
adito alla legenda del Diluvio Universale.
Nel caso il libro fosse effettivamente un falso, si dovrebbe comunque riconoscere che l’autore possedeva non solo una gran fantasia e ma anche ottime conoscenze storiche e scientifiche.
Ricordate:
“tutti i miti hanno un fondo di verità”.
Nel caso il libro fosse effettivamente un falso, si dovrebbe comunque riconoscere che l’autore possedeva non solo una gran fantasia e ma anche ottime conoscenze storiche e scientifiche.
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