Come già anticipato nel precedente post relativo alla segnatura delle nuove varianti e allo stato dei sentieri, anche per
questa edizione 2018 ci sono varie novità, non solo rispetto a quella del 2013
(distribuita fino a poche settimane fa e probabilmente ancora disponibile
presso varie strutture ricettive) ma anche rispetto alla versione del 2016 rappresentata sui tabelloni.
Di seguito i
principali aggiornamenti.
Varianti
- Giro di Santa Croce (mappa sopra) - le vicinali Selve e Vuallariello (già presenti sui tabelloni 2016, ma non sulla mappa 2013) sono state inserite in mappa e, insieme con il precedente percorso Termini - San Costanzo, costituisco il suddetto circuito, incluso fra gli itinerari suggeriti ma ancora carente di segnaletica. In sostanza, precedentemente si consigliava il giro alto via del Monte - Belvedere Mitigliano - Vetavole - CAI300, con salita e discesa per via San Costanzo. Adesso si suggerisce di salire per Cercito - Selve - Vuallariello e, giunti a Vetavole, tornare via Belvedere Mitigliano, completando un circuito ed evitando tratti uguali a/r. Ovviamente, ognuno è libero di andare a San Costanzo anche via CAI 300 (direttamente verso la pineta) o via vecchio CAI 00 risalendo il crinale e poi passando a valle della recinzione VOR (erroneamente detto "radar").
- Casa Perella - Olivella - Acquacarbone - Lamia sostituisce Li Schisani, variante già citata nel precedente post. Eccone i dettagli: l'itinerario fra Sant'Agata e Sorrento varia solo fra Pagliaio di Santolo (ingresso superiore hotel Iaccarino, dove è stato posizionato il cartello artigianale della foto in basso, si spera provvisorio) e via Crocevia (incrocio Li Schisani, a poche decine di metri dalla chiesa di Santa Maria del Toro); le parti rimanenti restano le stesse.
- Spina - il pericoloso e sgarrupatissimo tratto del CAI 300 - Alta Via dei Monti Lattari fra la pineta del Monte di Monticchio e Recommone è stato rappresentato con una serie di xxx rosse, simbolo che nella legenda viene tradotto come “sentiero in pessime condizioni” - “trail in very poor condition”. L'alternativa proposta (e fatta propria dal CAI) è la vic. Monti, che collega la suddetta pineta con la rotabile via Spina. Il sentiero rappresenta la parte iniziale del nuovo percorso CAI 355 - Variante Spina, ed è quindi evidenziato come sentiero CAI.
Smottamenti
Quelli principali sono evidenziati con reticolo diagonale rosso e sono riportati o meno tenendo conto di quanto detto/promesso da politici e/o tecnici comunali, quindi non garantito. Fra questi ci sono:
Quelli principali sono evidenziati con reticolo diagonale rosso e sono riportati o meno tenendo conto di quanto detto/promesso da politici e/o tecnici comunali, quindi non garantito. Fra questi ci sono:
- Li Schisani (itinerario S. Agata - Sorrento) - visto che si è persa quasi ogni speranza e che un paio di anni fa si è provveduto al ripristino della comunale Acquarbone, (vedi varianti in basso)
- Fontanella - la più consistente, nonostante le promesse di pronto ripristino, si prevedono tempi lunghi. Tuttavia, sappiate che in pratica si passa in tutta sicurezza, almeno quando asciutto.
- Sant’Anna - un paio di anni fa fu progettato e affidato l’intervento ma poi, riscontrando che la situazione era più complicata del previsto, sono state reputate necessarie ulteriori indagini geologiche e quindi non si prevedono tempi brevi ... peccato. Si tratta di percorso estremamente interessante, sia per il tracciato parallelo all’unico corso d’acqua perenne di Massa Lubrense, sia per la presenza di un mulino (teoricamente visitabile).
NB - similmente a quello di via Fontana di Nerano (aggirabile con una minima deviazione) non ho riportato lo crollo di via Pantano in quanto, essendo di piccola entità e vicino alla ss145 (quindi facilmente accessibile per lavori), pare che debba essere sistemato a breve ... si spera prima dell’esaurimento delle mappe.
PS - la settimana scorsa ho trovato "riaperta" (più o meno) la II
trav. Gradoni (Monticchio). Spero che prima o poi siano rese di nuovo transitabili anche la der. B della com. da Raglione a Sorrento (per Montecorbo), la com. da San Francesco a San Giuseppe, la com. da Montecorbo all'Acquara, Festola (tratto della com. da Mortora all'Arorella), via Sant'Anna, com. Petrera, ecc., tutti sentieri storici oggi abbandonati e caduti nell'oblio, pur essendo censiti come "strade comunali". Essendo effettivamente "patrimonio comune", e rappresentando un potenziale valore aggiunto per il turismo rurale ed escursionistico, meriterebbero maggior attenzione e miglior cura.