mercoledì 24 aprile 2024

Religioni e tanto altro ... dove andremo a finire? (riedizione)

A chi a tempo da perdere (ma siete sicuri che sia tempo perso?) ripropongo la riedizione (con link aggiornati) di un mio post di una decina di anni fa, scritto dopo aver letto sul 
Corriere l'articolo Con lo scolapasta in testa: così giura il primo politico pastafariano, ripreso da quello originale, più dettagliato e quindi ancor più divertente, apparso sul Dunkirk Observer.
Chiaramente, data la sua bizzarria, ho voluto approfondire l’argomento e ho aperto il sito ufficiale della Chiesa Pastafariana Italiana, non i Rastafariani di Bob Marley, del reggae e della marijuana, ma proprio i Pastafariani della Church of the Flying Spaghetti Monster (FSM, tradotto come Prodigioso - o Mostruoso - Spaghetto Volante, il cui Libro Sacro è stato tradotto anche in italiano e pubblicato dalla Mondadori).
La pagina di wikipedia.it ci informa che il Pastafarianesimo è un movimento religioso fondato nel 2005 da Bobby Henderson, un laureato in fisica presso l'Oregon State University, per protestare contro la decisione del consiglio per l'istruzione del Kansas di insegnare il creazionismo nei corsi di scienze come alternativa alla teoria dell'evoluzione e fornisce alcune informazioni, ma del tutto insufficienti a comprendere il fenomeno sociale e l’essenza del messaggio che va al di là delle religioni, delle libertà di culto e della comunicazione. Molti suggeriscono che The Flying Spaghetti Monster sia l’evoluzione della ben più seria metafora della Teiera di Russel (Bertrand Russel, 1872–1970, filosofo, logico, matematico e saggista gallese, autorevole esponente del movimento pacifista e divulgatore della filosofia).
Sulla pagina Wikipedia in inglese (molto più dettagliata) si legge che vari Pastafariani in Austria, Rep. Ceca e Stati Uniti hanno ottenuto di poter avere la loro foto su documenti ufficiali con il colapasta in testa in quanto considerato copricapo religioso. 
L’ironica teoria del FSM si basa su rigorosi procedimenti logici prossimi alla demenzialità e mina alla base evoluzionismo, scienza, creazionismo e religioni in genere. Eppure, questa evidente provocazione non ha impedito a numerosi “veri geni” di inviare non semplici brevi testi di minacce o insulti, ma lunghe discettazioni tentando di discutere “logicamente” con uno che è molto più bravo di loro in materia e probabilmente è capace di dimostrare tutto e il contrario di tutto e non per proprio tornaconto, ma giusto per puro gusto dialettico. Agli anglofoni suggerisco di leggere una raccolta di hate-mail (messaggi di odio, insulti,  minacce, …) postate sul sito ufficiale dei PastafarianiLa maggior parte sono veramente deliranti e ricevono puntuali geniali risposte.
Addirittura il Consiglio Europeo si è occupato del Pastafarianesimo già nel 2007 definendolo "a parody on religion” e conclude il paragrafo affermando “Full of irony, this pseudo-religion is setting a trend and the cult is spreading” nel documento The dangers of creationism in education (vedi par.52) dell'Assemblea parlamentare del Consiglio d'Europa.
Ma secondo voi dovremmo essere più preoccupati di una possibile grande diffusione del Pastafarianesimo o di quello di cui sono senz'altro capaci i fondamentalisti di qualunque credo che perdono il loro tempo a insultare o a tentare di riportare alla “ragione”(?) il profeta Bobby Henderson, trentenne laureato in fisica, probabile genio della comunicazione che sostiene idee che rasentano assurdo?
Meditate gente, meditate, ma con il colapasta in testa … favorisce la concentrazione.

martedì 5 marzo 2024

14.000 alberi in 14 ha, altro progetto impossibile ... almeno per come è redatto

Stimolato dall’articolo apparso sul Il Mattino, stamane scrivo del Progetto di riforestazione del Monte San Costanzo (proposto dal Comune di Massa Lubrense) del quale già avevo notato alcune illogicità nei vincoli imposti dal bando e le avevo fatte presente a vari tecnici, laureati e politici interessati che, già a prima lettura, avrebbero dovuto accorgersi dell’irrealizzabilità del programma in questione, a maggior ragione chi fra loro conoscesse l’area dell’intervento.

Non disquisisco in merito alla legittima e opportuna idea di piantare alberi, ma semplicemente della impossibilità di soddisfare le condizioni imposte dal bando in base alle quantità e misure stabilite ... ai miei tempi compitino proponibile anche ai discenti delle scuole medie.

I 14.000 alberi (in realtà 10.000 alberi e 4.000 arbusti) dovrebbero essere piantati su un’area di 14 ha (ha = ettaro = 10.000 mq), ad una distanza fra loro di 7 – 10 metri (gli arbusti potrebbero stare anche a soli 3 metri).

Dividendo la superficie di 140.000 mq (14 x 10.000) fra i soli 10.000 alberi, si evince che ciascuno avrebbe a disposizione 14 mq, che corrispondono ad un quadrato di 3,74 m di lato, quindi appena poco più della metà della distanza minima richiesta ...

Con procedimento inverso, ipotizzando di piantumare a una distanza di 7 o 10 metri, per ciascun albero avremo bisogno di 49 mq (7 x 7) nel primo caso e di 100 mq (10 x 10) nel secondo il che evidenzia l’impossibilità di realizzazione del progetto. Infatti, quanti alberi si potranno piantare in ciascun ettaro? Nel primo caso (arrotondando la superficie necessaria a 50 mq) se ne potranno sistemare 200 e nel secondo appena 100, per un totale rispettivamente di 2.800 e 1.400 alberi nei 14 ha complessivi.


Risulta quindi più che evidente che le condizioni sancite nel bando non possono essere numericamente soddisfatte, se non con sostanziali deroghe e/o creativi escamotage. Si deve oltretutto considerare che nei suddetti calcoli non ho inserito i 4.000 arbusti e che, in effetti, per la riforestazione si prevede di “... rimboschire, nei tratti privi da copertura arborea o ricoperti da rovi, ...” che stimo in non più di 3 o 4 ettari, ma certamente meno della metà dei 14 dell’intera pineta. (valuta le proporzioni nella mappa)

In ultimo, ma non di minor importanza, gli apparati radicali di varie delle 10 essenze previste nel progetto avrebbero bisogno di un tipo di terreno ben differente da quello pietroso della pineta di San Costanzo che presenta anche tante rocce affioranti. Ne deriva che risulterebbe abbastanza difficile piantare "in zolla (alberi) con circonferenza del tronco a 1 m di 16-18 cm e altezza 2,5/3 m” come stabilito.

Qualcuno ha anche inopinatamente proposto di sfruttare il declivio a valle della pineta senza rendersi conto dell’impossibilità di piantumare alberi in quella zona, non solo per la tipologia di terreno (ancor più pietroso e roccioso di quello dell’area alberata) ma soprattutto per la fortissima pendenza. In questo caso, per fortuna, un giovane agronomo coinvolto nel progetto ha apertamente condiviso le mie perplessità visto che aveva già calcolato che tale china presenta l’80% di pendenza media ed è quindi difficile lavorare lì in sicurezza, a meno di voler trovare operai, attrezzi e alberi da piantumare affastellati sulla spiaggia grande di Jeranto.

Pur apprezzando le intenzioni, mi chiedo quali esperti abbiano redatto il bando (mi dicono europeo), quali dirigenti di quale ministero o ufficio abbiano copiato le loro corbellerie senza porsi alcun problema e sarebbe anche interessante conoscere chi ha approvato questo specifico progetto ... è possibile che NESSUNO dei suddetti si sia accorto di niente?

Sono tutti semplici passacarte ai quali basta accontentare i politici o i loro superiori a buttare fumo negli occhi ai cittadini, si deve intravedere una certa malafede perseguendo interessi puramente economici o sono realmente incompetenti?