Domande
di questo tipo erano ricorrenti e fra le più frequenti che gli escursionisti (in
particolare gli americani) che facevano parte dei gruppi che guidavo lungo i
sentieri mi ponevano.
“Qual è il/la migliore xxx?” riferendosi a pizzerie,
gelaterie, vini, pasticcerie, ristoranti, caffè, sentieri, alberghi, e via
discorrendo. Ho sempre trovato domande di questo tipo assolutamente oziose, futili,
inutili, e potrei continuare con quasi-sinonimi che ai più suscettibili
potrebbero apparire offensivi. Per
tutti gli esempi appena proposti il metro di giudizio è estremamente soggettivo
e quindi dare un consiglio-valutazione di quel tipo ad una persona che non si
conosce per niente diventa ancora più campato in aria, senza senso e inopportuno.
Per
fare qualche esempio, la pizza napoletana (originale) è morbida e sottile, ma
molti la preferiscono croccante o spessa quanto una focaccia. Come si fa ad
indicare la migliore ammesso che si abbia avuto l’occasione di mangiare in “tutte”
le pizzerie dell’area?
Discorso
simile vale per i gelati e ancor di più per i vini non sapendo se l’interlocutore
preferisce i secchi, corposi, rossi o bianchi, ad alta o bassa gradazione per
non parlare dell’accoppiamento con i cibi.
Per
gli alberghi dipende da ciò che si richiede: tranquillità, panorama, piscina,
centralità ... e tuttavia si dovrebbe presupporre che chi risponde dovrebbe conoscere
un numero spropositato di alberghi.
Qualunque
sia l’argomento neanche gli “esperti”, veri o presunti che siano, riescono a concordare su alcuna decisione
tant’è vero che nemmeno sui più famosi e semplici dualismi sportivi si contrappongono
opinioni contrastanti: Coppi vs Bartali, Mazzola vs Rivera, Messi vs CR7 ...
Penso
sia chiaro che è inutile pormi questo tipo di domande e nei casi nei quali non
posso fare a meno di rispondere non fornisco risposte nette ed univoche ma una
lunga e articolata discettazione
composta di tanti “se” (ipotesi iniziali) seguiti dalle relative conclusioni.
Al contrario,
trovo molto utili le liste di “suggerimenti” (brevi o lunghe che siano) in
quanto comprendono una buona varietà di proposte fra le quali ognuno potrà
scegliere quelle che più si addicono ai propri gusti, capacità e possibilità
economiche. Per esempio in una lista di dieci o più buoni film o libri (senza
alcun ordine di merito) senz’altro ognuno potrà trovarne alcuni che fanno al
caso proprio.
Tutto
quanto detto finora è perfettamente applicabile anche ai sentieri in quanto,
come ho già scritto tante volte, non può esistere il migliore poiché si
dovrebbero considerare una marea di fattori che vanno al di là dei pochi
elementi oggettivi quali lunghezza, dislivello e pendenze, includendo periodo
dell’anno, condizioni meteo e capacità e forma dell’escursionista.
Sulla
scorta di queste premesse nei prossimi post suggerirò una serie di sentieri che,
a mio parere, sono fra i più interessanti e spettacolari. Descriverò concisamente
i meriti quanto più oggettivi possibile di alcuni tratti, ma non escursioni
complete, aggiungendo qualche suggerimento per includerli in un percorso più
lungo che ciascuno organizzerà liberamente.
Nell’intento
di evitare che qualcuno possa interpretare la lista in calce come una classifica,
ho elencato i sentieri in base alla loro posizione procedendo da est verso ovest,
in direzione di Punta Campanella e Capri. Ripeto,
a scanso di equivoci, che io stesso non saprei comporre una classifica fra essi poiché potenzialmente
sono tutti egualmente affascinanti se affrontati nei giorni adatti,
con tempo, visibilità e temperatura giusti, per le persone che siano in
grado di goderseli senza “farsi uscire gli occhi di fuori” ...
- Tre
Calli - Capo Muro (+Monte Catiello)
- Crinale
Conocchia (+Molare)
- Caserma
Forestale - frana 4 gennaio 2002
- Punta
Bandera - Casa del Monaco (+Cerasuolo)
- Capodacqua
- Monte Comune - cancello di Arola
- Campanella
- San Costanzo (+Vuallariello)
- Migliera
- Cocuzzo - Solaro - Cetrella
Il migliore in assoluto non esiste, ma probabilmente ognuno potrà trovare il suo personale preferito nelle "liste dei migliori".