Copacabana
(Bolivia), 30 febbraio (!!!) 1980
Nel
corso del mio primo viaggio oltreoceano, dall’Ecuador mi spinsi a sud
percorrendo tutto il Perù fino ad Arequipa ed al Lago Titicaca.
Da Puno, città
più importante sulle rive occidentali del lago, decisi poi di effettuare una
escursione in Bolivia, accedendo da Copacabana, cittadina di frontiera a sud
della parte più grande del bacino, ad oltre 3.800m di altitudine. Sappiate, per pura curiosità, che la estremamente più famosa Copacabana
brasiliana (quartiere e spiaggia di Rio de Janeiro) deve il suo nome proprio a questa
cittadina andina in quanto nel XVIII secolo venne costruita cappella dedicata
alla Virgen de la Candelaria de Copacabana, patrona della Bolivia, che ha uno
dei più importanti santuari a lei dedicati proprio vicino alle acque del Lago
Titicaca.
Tornando
alla mia escursione, sappiate che non sono mai riuscito a raggiungere la cattedrale
in quanto le disposizioni dell’epoca, emanate allo scopo di tentare di contrastare il contrabbando, prevedevano che chi attraversava la frontiera, prima di rientrare in Perù,
dovesse rimanere in Bolivia almeno 48 ore. Tutto ciò lo scoprii solo dopo che
mi ebbero timbrato il passaporto e, dopo aver spiegato che non potevo restare
in quanto senza alcun bagaglio, praticamente fui “espulso” dopo aver effettuato
un breve giro nella terra di nessuno fra le due frontiere.
Solo per questo
motivo sul timbro triangolare di ingresso in Bolivia fu annotato con pennarello
verde “Anulado” e non perché qualcuno si fosse reso conto della data
insistente. Comunque, avevano sforato di un solo giorno poiché il 1980 era
bisestile e quindi il 29 febbraio esisteva, ma certamente non il 30.
Nell’immagine delle due pagine intere del passaporto si può vedere chiaramente
il timbro dell’Ecuador con la data reale: 1 marzo 1980.
Altre
date “strane” sono state invece inventate di sana pianta e qualcuna è anche diventata abbastanza
famosa, come per esempio il “38 luglio” (video YouTube) titolo di una delle più
famose canzoni degli Squallor. Questo
gruppo musicale demenziale produceva testi fra l’assurdo e il surreale che
venivano più recitati che cantati e incredibilmente vari loro versi diventarono
una specie di tormentone che molti giovani dell’epoca usavano.
Dato che il loro linguaggio scivolava quasi sempre nello scurrile, o quanto meno nel
molto equivoco e allusivo, erano praticamente banditi dalle radio nazionali e
non si esibirono mai in pubblico. Penso che la foto a destra sia abbastanza significativa ...
Facevano parte del gruppo famosi parolieri come
Daniele Pace e Giancarlo Bigazzi, ma di tanto in tanto collaborarono con loro vari personaggi noti come Gianni Boncompagni e Gigi Sabani.
In
questo post del blog The voice of voiceless, troverete molte notizie sugli Squallor e potrete anche ascoltare
vari loro pezzi. I
nostalgici ed i curiosi troveranno facilmente tanto altro materiale in rete.
L’ultima
data citata nel titolo (ventordici ottembre) è ancora più
particolare in quanto non solo non esiste quel giorno sul calendario, ma
nemmeno il numero e il mese. Non penso si conoscano i geni che hanno creato
questi neologismi spacciati per numero e mese (probabilmente la stessa mente
scellerata) eppure hanno avuto grande successo, in particolare il primo.
In
effetti in questa pagina Nonciclopedia viene riportata una storia relativa
all’origine di ventordici (la grafia "corretta" è qui a sinistra), ma suggerirei di non prenderla troppo sul serio. Al contrario, alcune delle tante peculiarità del numero - elencate nella stessa pagina - sono molto interessanti e dimostrano che chi l'ha creato sa anche di matematica.
- È l'ultimo dei numeri primi e il primo dei numeri ultimi
- Non è divisibile nemmeno per se stesso
- Moltiplicato per 1 dà 0
Sembra che i due vocaboli qui brevemente presentati siano stati i primi e sono certamente i più conosciuti
della serie che conta tanti altri numeri e mesi.
I loro nomi sono stati scelti
per club, pagine FB, nickname e avatar.
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