Dal titolo avrete probabilmente presagito che in questo caso mi riferisco invece alle solite descrizioni di incendi “devastanti” che "desertificano aree immense" e "riducono in cenere decine di ettari di macchia e boschi" ...
Badate bene, non giustifico assolutamente i piromani e non sarò certo io ad oppormi a qualsivoglia punizione esemplare gli si voglia infliggere ... ma perché chi ci fornisce opportunamente la notizia, che è bene che venga divulgata quanto più possibile, non si limita a descrivere cosa è veramente successo e quali sono le effettive conseguenze?
A lungo andare chi crederà più ai titoli e alle descrizioni catastrofiche?
In questo specifico caso, i tanti che nei giorni scorsi hanno percorso il Nastro Azzurro o la Meta-Amalfi in prossimità dei Colli di San Pietro si sono resi conto che i danni alla vegetazione di Monte Vico Alvano sono limitati ad uno spicchio del suo versante occidentale, esettamente il cuneo fra la seconda e terza Tesa come è possibile vedere da questa foto.
In questo album Google+ ho pubblicato 40 foto per far vedere parte di ciò che è realmente andato a fuoco (purtroppo), ma anche e sopratutto mostrare che tutta la parte alta è solo secca (come è normale che sia in questa stagione), che il sentiero è perfettamente transitabile e, con le foto panoramiche, che resta una delle più belle e facili escursioni della parte sorrentina dei Monti Lattari.
Come già ebbi modo di scrivere di recente, io sono come San Simone ... prefirisco controllare di persona. Come avrete notato, quando ho notizia di qualche "disastro" che interessa natura e/o sentieri alla prima occasione vado a verificare e poi cerco di descrivere la situazione nel modo più preciso (reale) possibile avvalendomi anche di foto e talvolta di cartine realizzate all'uopo (vedi mappa essenziale a sinistra. Vi rassicuro infine confermando che la passeggiata è tuttora fattibile, senza neanche il pericolo di sporcarsi. I vari (soliti) inneschi in sequenza sono stati piazzati al margine della seconda Tesa ed il fuoco non ha superato il muretto che delimita a valle la terza Tesa. Tutta la parte sommitale non ha subito il benché minimo danno.
Andate quindi a Monte Vico Alvano e chissà che non riusciate ad evitare qualche ulteriore incendio o ad avvisare chi di dovere prima che il fuoco si propaghi. So di persone che avevano in programma tale escursione ma, a causa delle notizie allarmistiche (Cui prodest?), hanno cambiato percorso.
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