Negli ultimi giorni un paio di tragici avvenimenti inusuali (ma non tanto,
purtroppo) hanno attirato la mia attenzione:
* bambino di 2 anni uccide la madre
sparandole alla testa
* undicenne si spara alla tempia
con la pistola del padre
Le considerazioni che seguono si
basano ovviamente su quanto riportato dai media e quindi potrebbero essere
errate se i fatti non fossero esattamente quelli narrati. Non voglio certo discutere in
questa sede il diritto, la necessità o il piacere di possedere ed usare armi da fuoco, mi
interessa piuttosto parlare, come anticipato nel titolo, della stupidità umana
in una delle sue espressioni peggiori. Certamente i genitori dei due piccoli “pistoleri”,
l’americano veramente giovanissimo, amavano i propri figli e non avrebbero mai
voluto danneggiarli in alcun modo eppure sono stati la causa dei due incidenti.
Per chi non avesse letto le notizie riassumo brevemente i fatti, almeno da come
li ho appresi dai giornali online.
Nel primo caso una giovane madre,
ricercatrice “nucleare”, esperta e appassionata di armi, amante della caccia e
frequentatrice abituale dei poligoni di tiro, ha avuto la brillante idea di
“inaugurare” il dono appena ricevuta dal marito per Natale: una speciale borsa
con tasca separata per una pistola, chiusa da una zip. Quindi con il figlio di
2 anni e tre nipoti è andata a fare compere. Qui la storia è un po' confusa in
quanto le versioni non sono tutte concordanti e io (da scettico quale sono)
nutro seri dubbi sulla veridicità di quella più comunemente proposta. Il
bambino si sarebbe impossessato della borsa (lasciata incautamente
incustodita), avrebbe aperto borsa e zip, avrebbe impugnato la pistola
(chiaramente senza sicura e con il “colpo in canna”) e avrebbe centrato la
testa della madre al primo colpo!
Dalla mia minima esperienza a
proposito di armi, mi risulta difficile immaginare come una mano così piccola,
presumo che lo fosse, abbia potuto impugnare la pistola e premere il grilletto
(di solito non morbidissimo). Comunque sia, la madre (ir)responsabile è quella
che ha avuto la peggio e pertanto non dispiace più di tanto, o almeno c’è la
consolazione che a causa della sua scarsissima cautela non sia stato un
sventurato qualunque a farne le spese.
In America la diatriba in merito al
possesso delle armi e alla possibilità di portarle con sé anche in luoghi
pubblici è accanita e senza fine, specialmente negli stati del midwest e del
west. C’entrano ovviamente la politica e le potentissime lobby dei produttori e
rivenditori di armi, munizioni e accessori. In uno degli articoli ho letto che
da poco era stata approvata una legge che consentiva di portare armi anche
all’interno delle scuole e dei college, nonostante 7 presidi su 8 si fossero
dichiarati nettamente contrari …
In Italia, invece, una ragazzina
di 11 anni si è “suicidata” con la pistola di ordinanza del padre, poliziotto.
Anche in questo caso ci sono versioni contrastanti, c’è chi riporta uno sparo e
chi due, e in questo secondo caso il
“giornalista” ipotizza che, spaventata dal primo improvviso e non voluto sparo,
abbia fatto fuoco una seconda volta colpendosi alla tempia! (vi sembra
plausibile?) Penso che chiunque, e in particolare una ragazza giovane ma non
giovanissima, per giunta figlia di un poliziotto (e quindi abituata a veder
maneggiare una pistola), avrebbe lasciato cadere la pistola a terra o l’avrebbe
addirittura gettata lontano, ma non si sarebbe mai portato la canna alla
tempia.
Comunque siano andate le cose, e a
prescindere dalle fantasie dei “giornalisti”, il fatto inconfutabile è che in
entrambe i casi chi avrebbe dovuto avere in custodia l’arma l’ha lasciata
incautamente alla portata di minori. E ciò che è peggio è che si trattava di
due “professionisti” delle armi che quindi dovevano ben conoscere le possibili
conseguenze della loro irresponsabilità. La stessa legge (almeno quella italiana) che permette di poter tenere un’arma in casa stabilisce anche che "… non deve essere data a chi potrebbe abusarne, a chi è incapace anche di maneggiarla (bambini, malati ecc.), quando riposta non deve essere facilmente raggiungibile da persone incapaci di maneggiarla o estranei alla vita domestica nonché bambini. … il padre di famiglia con figli dovrà provvedere al che i bambini non si possano impossessare di armi o munizioni.
Quante volte si legge di pistole che sparano da sole, colpi partiti inavvertitamente mentre si puliva un’arma, pistole puntate per scherzo (idiota) ma che sparano veramente, e storie simili?Vi ricordo ancora una volta la Terza
Legge Fondamentale della Stupidità Umana, così come enunciata nel breve
trattato di C. M. Cipolla:
Una persona stupida è una persona che causa un danno ad un'altra persona o gruppo di persone senza nel contempo realizzare alcun vantaggio per sé od addirittura subendo una perdita.
Non fermandosi alle morti dei
singoli, pensate anche agli indubitabili danni collaterali e conseguenti per
tutta la famiglia delle vittime. Sfido chiunque a trovare qualcuno che abbia
avuto vantaggio a seguito di queste tragedie ... e nessuno può dire che "si è trattato solo di pura sfortuna".
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