En este pueblo no hay ladrones
(Alberto Isaac, Mex, 1964)
In questo film c’è
tanta cultura latina, cinematografica e letteraria, considerato che fu realizzato
da un nutrito gruppo di amici di varie nazionalità, che costituivano parte della
nuova intellighenzia messicana negli anni ’60.
Nel 1964 il Sindacato
del Cinema organizzò un concorso di cinema sperimentale e Alberto Isaac
e il critico cinematografico Emilio García Riera decisero di adattare un
racconto del loro amico Gabo (Gabriel García Márquez, all'epoca ancora sconosciuto al grande pubblico) e la scelta cadde su En este pueblo no hay
ladrones. Questo era stato pubblicato nella collezione Los funerales de
la Mamá Grande (1962) e i tre insieme (Gabo, Riera e Isaac) lo adattarono in
sceneggiatura cinematografica. Per la realizzazione riuscirono a coinvolgere (a
titolo gratuito) una quantità di amici artisti, scrittori e cineasti. Ve ne
cito alcuni, fra i più conosciuti, sicuramente nel mondo latino, ma alcuni anche
di livello internazionale:
- Luis Buñuel – non penso abbia bisogno di presentazione … spagnolo profugo in Messico lì diresse alcuni fra i suoi film più significativi (Los olvidados, 1950, e El angel exterminador, 1962, tanto per citarne un paio); anticlericale dichiarato, partecipò a condizione di avere il ruolo del prete e così fu. Appare solo nella scena in chiesa, nella quale è protagonista di un lungo sermone dal pulpito. (foto seguente)
- Gabriel García Márquez – detto Gabo, suppongo conosciate anche lui; scrittore colombiano, Premio Nobel per la letteratura nel 1982. Interpreta il bigliettaio del cinema, seduto all’esterno.
- Arturo Ripstein - uno dei più stimati registi messicani, già assistente di Buñuel, esordì alla regia nel 1965 con un adattamento Tiempo de morir (romanzo di Gabo). Tanti premi ai Festival internazionali fra i quali molti in Europa, dove è tanto stimato da essere spesso invitato come membro della giuria e in qualche caso come presidente. Premio speciale della Giuria a Venezia 2002.
- Alfonso Arau - regista di Como agua para chocolate (1992), ma è stato anche attore in oltre 40 film. Interpreta l’agente di commercio nella rissa finale.
- Emilio García Riera - critico cinematografico, co-sceneggiatore del film; interpreta l’esperto di biliardo
- Carlos Monsivais - attore, giornalista e scrittore, grande collezionista. Nel Museo del Estanquillo vengono esposte a rotazione e per temi centinaia di dipinti, fotografie, giochi, marionette, modelli, album, calendari, manifesti, libri e memorabilia provenienti dalla sua collezione personale.
- Leonora Carrington - pittrice surrealista inglese, naturalizzata messicana
- Juan Rulfo (scrittore, sceneggiatore e fotografo), insieme con Borges e lo stesso Gabo, fu caposaldo della corrente del Realismo magico; è l'autore del famoso romanzo Pedro Páramo (1955) , adattato a film nel 1967, Nomination Palma d’Oro a Cannes
- Abel Quezada (famoso caricaturista, fumettista e scrittore), tanti i suoi disegni esposti al Museo de la Caricatura di Ciudad de México. Creatore di molti personaggi caricaturali (in basso) interpreti di critica sociale. Proprio per queste prese in giro fu minacciato e censurato dal governo e si trasferì a lavorare a New York, dove collaborò con varie riviste.
- Ernesto García
Cabral (caricaturista
e pittore)
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