Man mano che procedo in ordine cronologico nella
visione dei Blu-ray facenti parte delle cofanetti che comprai tempo fa, mi
sembra (e non è solo una mia sensazione visti anche rating e riconoscimenti)
che il livello sia sempre più basso ... e certamente il peggio deve ancora
venire.
Di conseguenza, il quasi demenziale Snatch (con i suoi semplici relativi meriti) riesce a prevalere senza problemi sugli
altri 4 di questa cinquina, della quale fanno parte film con budget e promozioni ben più consistenti. Ecco le micro-recensioni ordinate secondo il mio gradimento.
229 Snatch
(Guy Ritchie, UK, 2000) tit. it. “Lo Strappo” * con Jason Statham, Brad Pitt, Benicio Del
Toro * IMDb 8,3 RT 73%
* Oscar fotografia e 2 Nomination
(scenografia e sonoro) * al 105° posto nella classifica IMDb
Un cult che lanciò
definitivamente sulla scena mondiale Guy
Ritchie, alla sua seconda regia, dopo aver esordito due anni prima con Lock,
Stock and Two Smoking Barrels (Lock
& Stock - Pazzi scatenati), altro gran successo al botteghino,
attualmente al 144° posto nella classifica IMDb. Lo stile e i contenuti dei due
film si somigliano, con una miriade di personaggi dalle origini più svariate
(ma tutti più o meno fuori di testa) che parlano uno slang difficilmente
comprensibile senza sottotitoli (ma vale senz'altro la pena di guardarlo con
audio originale), montaggio rapido, scene che si spostano rapidamente da un
luogo all’altro, anche quando non tende allo splatter la violenza abbonda ma in
chiaro stile dark humor, con alcune situazioni e sorprese veramente geniali.
Cast molto vario, ma ben scelto ... tanti bravi attori che si calano perfettamente nei panni dei personaggi interpretati.
Se non si ha assoluta
idiosincrasia per tutto ciò, vale assolutamente la visione.
226 As
Good as It Gets (James L. Brooks, USA, 1997) tit. it. “Qualcosa è
cambiato” * con Jack Nicholson, Helen
Hunt e Greg Kinnear * IMDb 7,7 RT 85%
* 2 Oscar (Jack Nicholson protagonista e Helen Hunt non protagonista) e 5
Nomination (miglior film, Greg Kinnear non protagonista, sceneggiatura,
montaggio e commento musicale)
Non mi attirava molto
ma, facendo parte del cofanetto di 25 film Sony, l’ho guardato comunque e devo
dire che non è tanto male. La sceneggiatura è in gran parte socialmente
scorretta, ma ciò è ampiamente giustificato dal fatto che si tratta di una dark
comedy che tira in ballo (oserei dire quasi con garbo) omosessualità, manie
quasi da psicopatico, malattie, misantropia, rapporto/dipendenza da animali da
compagnia (in questo caso un cane).
Jack Nicholson (Oscar) riesce ad essere quasi
perfetto anche in questo film tutt’altro che drammatico ed è ben coadiuvato da Helen Hunt (Oscar) e Greg Kinnear (Nomination).
Tutto
sommato abbastanza divertente e a tratti arguto da farsi guardare
piacevolmente.
228 The
Patriot (Roland Emmerich, USA, 2000) tit. it. “Il patriota” * con Mel Gibson, Heath Ledger, Joely
Richardson * IMDb 7,2 RT 61%
* 3 Nomination (scenografia,
musica e sonoro)
Kolossal incentrato
su un alcuni avvenimenti della guerra d’indipendenza (o rivoluzione, 1775-1783)
americana, che portò alla costituzione degli Stati Uniti. Belli gli scenari,
soprattutto gli esterni, esagerati e quindi poco credibili gli scontri fra i
patrioti e i regolari britannici, vari buoni attori nel cast (a cominciare dal
sempre bravo Tom Wilkinson) ma Mel Gibson si distingue per essere uno
dei meno convincenti. Roland Emmerich conferma di essere regista non del
tutto malvagio, ma certamente mediocre.
Da guardare solo
se piace il genere.
227 Seven
Years in Tibet (Jean-Jacques Annaud, USA, 1997) tit. it. “Sette anni in
Tibet” * con Brad Pitt, David Thewlis,
BD Wong * IMDb 7,1 RT 60%
Non fra i migliori
film di Jean-Jacques Annaud, si fa
guardare soprattutto per gli scenari naturali solo in minima parte tibetani,
gli altri - e anche l’ambiente sociale e la popolazione - sanno troppo di artificioso.
Delle riprese (non autorizzate) in Tibet Annaud
parlò solo un paio di anni dopo l’uscita del film, che fu girato per lo più in
Argentina, Canada e Nepal.
Basata sul libro
di memorie del protagonista, la sceneggiatura non è fedelissima e la rappresentazione
dei tibetani buoni e dei cinesi cattivi non fu per niente gradita da Pechino
che, nell’immediato, proibì l’ingresso di Annaud, Brad Pitt e David Thewlis vita
natural durante, ma in effetti il bando durò solo una quindicina di anni.
Senza infamia e
senza lode.
230 Spider-Man (Sam Raimi, USA, 2002) * con
Tobey Maguire, Kirsten Dunst, Willem Dafoe * IMDb 7,3 RT
90% *
2 Nomination (effetti speciali e sonoro)
Una storia trita e
ritrita, fra supereroe di turno, identità misteriosa, un amore impossibile, il
cattivo cattivissimo, eccetera eccetera. Apprezzabili solo alcuni effetti
speciali.
Valutazione
da prendere con le pinze, qualcuno potrà dirmi che sono un po’ prevenuto nei confronti dei fantasy in genere e di quelli derivanti da comics, ma certamente non mi è
piaciuto e trovo che altri film del genere siano nettamente migliori.
Snatch un capolavoro nel suo genere. Godibilissimo.Lo adoro.
RispondiEliminaCome si fa a non detestare /amare Melvin che ha la fobìa delle fughe dei pavè sul marciapiedi? Il solito Nicholson istrionico diverte e coinvolge.
Nah, sempre riserve sul caro Mel in the Patriot ! Ci sta, ci sta invece.
Non è che voglia giustificare le censure cinesi , per carità, ma 7 anni in Tibet è così lagnoso che una punizione ci stava, sù. 😁
Spider-man 1 fu uno "scambio di favori" fra me ed un amico. Lo subii più che sceglierlo. Meno peggio di quel che temessi. Certo il più trascurabile della cinquina.
Belle visioni questa volta, Giovanni!
Grazie per i commenti, più o meno in linea con le mie brevissime recensioni, ma non sono d'accordo con la velata critica "Belle visioni questa volta, ...".
EliminaResto dell'opinione che molte delle precedenti cinquine sono nell'insieme molto superiori a questa, in ogni senso.
P.e. la 44^ con Taxi Driver, One Flew on Cuckoo's Nest, Lawrence of Arabia, Gandhi e Easy Rider o la 43^ con Casablanca, On the Waterfront, Ben Hur, Gone with the Wind e An American in Paris.
Anticipazione: a partire dal 241° film tornerò a guardare film più da cinefilo: 3 muti di Josef von Sternberg di fine anni ‘20, per poi passare a 7 film francesi girati fra il 1955 e il 1987, 3 di Agnès Varda e 4 di Louis Malle.
Nessuna critica! Questione di gusti. Questo gruppo è più vicino ai miei gusti di altri.
Elimina