Al contrario, per quanto mi concerne, trovo
che il film di Scorsese non solo era migliore dei succitati sotto tanti punti di vista (regia,
sceneggiatura, interpretazioni, fotografia, ...) ma lo metto al primo posto anche in questa cinquina, preferendolo al pur
ottimo Qualcuno volò sul nido del cuculo e allo spettacolare kolossal Lawrence of Arabia che, sebbene assolutamente diversi e non paragonabili in alcun modo, giudico alla pari fra loro.
Con questi concorrenti, Gandhi e Easy Rider inevitabilmente risultano inferiori, in particolare il secondo essendo un film troppo legato al suo tempo e, oggettivamente, non un granché pur essendo un cult hippie/pacifista/road movie.
219
Taxi Driver (Martin Scorsese, USA, 1976) * con Robert De Niro, Jodie Foster, Cybill
Shepherd, Harvey Keitel * IMDb 8,3 RT 98%
* 4 Nomination (miglior
film, Robert De Niro protagonista, Jodie
Foster non protagonista e commento musicale) *
96° nella classifica IMDb dei migliori film di tutti i tempi
Con questi concorrenti, Gandhi e Easy Rider inevitabilmente risultano inferiori, in particolare il secondo essendo un film troppo legato al suo tempo e, oggettivamente, non un granché pur essendo un cult hippie/pacifista/road movie.
Uno dei miei film
preferiti in assoluto, una delle migliori regie di Scorsese non ancora
preoccupato di dover produrre e dirigere il “film dell'anno”, il regista
realizza uno dei migliori film della sua carriera, con nomi non ancora
altisonanti e grande cura della regia. Tutto ciò con un budget ridotto, così
come aveva fatto con Mean Streets (mezzo milione di
dollari). Giusto per fare un paragone con gli altri capolavori di questo
gruppo, Taxi Driver costò
1,3 milioni contro i 4,4 di Qualcuno
volò ... dell’anno precedente e i 15 milioni di Lawrence d’Arabia (... nel 1962).
Le scene del taxi
che attraversa lentamente i vari quartieri di New York forniscono l'occasione
per descrivere, seppur sommariamente, il popolo della notte della Grande Mela.
Il commento musicale è perfettamente attinente, l'escalation della follia
paranoica di Travis Bickle è narrata in modo succinto, ma preciso, esauriente e
senza sbavature.
Gli angoli di
ripresa originali, sia quelli con la cinepresa fissata a rotazione in qualsiasi
punto del taxi, interno o esterno che sia, le lentissime carrellate, nonché le
scene conclusive nelle scale del bordello e le indimenticabili riprese dall'alto
della stanza con Robert De Niro sanguinante sul divano sono una vera e propria
lezione di cinema.
Non saprei dire quante volte ho già visto Taxi Driver, ma certamente questa non è stata l'ultima!
218 One Flew
Over the Cuckoo's Nest (Milos Forman, USA, 1975) * con Jack
Nicholson, Louise Fletcher, Michael Berryman * IMDb 8,7 RT
95% *
5 Oscar (miglior film, regia, Jack Nicholson e Louise Fletcher
protagonisti, sceneggiatura) e 4 Nomination (Brad Dourif non protagonista,
fotografia, montaggio e commento musicale) *
16° nella classifica IMDb dei migliori film di tutti i tempi
Certamente i
personaggi degli ospiti del sanatorio sono sensazionali (ognuno a modo suo) ed
interpretati alla perfezione. Fra vari illustri sconosciuti si notano Danny DeVito in una delle sue prime
apparizioni, Christopher Lloyd (al
suo esordio assoluto, poi divenuto famoso interpretando Dr. Emmett Brown in Back
to the Future e sequel), Will Sampson (il grande capo), Scatman Crothers (indimenticabile cuoco in Shining), ma si deve sottolineare la perfetta scelta degli attori visto che anche Louise Fletcher
(Oscar) e Brad Dourif (Nomination) erano all'inizio della loro carriera.
Il maggior pregio di
questo film quasi corale è una grande sceneggiatura che si dipana alla
perfezione fra dramma e commedia, sostenuta da un cast di grande valore, pur
contando sul solo Jack Nicholson
come star.
Certamente da guardare più di una volta.
216 Lawrence of
Arabia (David Lean, UK, 1962) * con Peter O'Toole,
Alec Guinness, Anthony Quinn, Omar Sharif * IMDb 8,3 RT
97% *
7 Oscar (miglior film, regia, fotografia, montaggio, scenografia, sonoro e commento musicale) e 3 Nomination (Peter
O'Toole protagonista, Omar Sharif non protagonista, sceneggiatura) * 90° nella classifica IMDb dei migliori film di tutti i tempi
Se Qualcuno volò
sul nido del cuculo si distingue per sceneggiatura e interpretazioni, Lawrence of Arabia ha dalla sua
scenografia e fotografia, senza sottovalutare le prove di Peter O'Toole nei panni
di Lawrence e di Anthony Quinn e Omar Sharif (al suo esordio
internazionale, ma già star in Egitto) quali suoi alleati/antagonisti.
I paesaggi dei
deserti (nel film arabi ed egiziani, in realtà location giordane, marocchine e
andaluse) sono esaltati da fotografia e riprese eccezionali che, aggiunte a
varie spettacolari scene di massa con centinaia e centinaia di uomini, cavalli
e cammelli, formano un film visualmente affascinante.
Anche questo, nonostante le 3 ore e mezza di durata, si lascia ri-guardare con molto piacere ... e consiglio di farlo appena se ne ha l'occasione.
220 Gandhi (Richard
Attenborough, USA, 1982) * con Ben Kingsley, John Gielgud, Candice Bergen *
IMDb 8,1
RT 86% * 8 Oscar (miglior film, regia, Ben Kingsley
protagonista, sceneggiatura, fotografia,
scenografia, montaggio e costumi) e 3 Nomination (sonoro, commento musicale e
trucco) * 231° nella classifica IMDb dei
migliori film di tutti i tempi
A mio modesto parere, sopravvalutato
pur essendo un film di ottimo livello. Risulta spesso ripetitivo e troppo
incentrato sul personaggio principale, mettendo in luce ben poco della reale
(complicatissima) situazione in India verso la fine del periodo coloniale
inglese. Si va avanti per singoli episodi distribuiti in luoghi e tempi
diversi, con personaggi che, seppur fondamentali, appaiono solo in occasione
dei loro incontri con Gandhi. Certamente molto bravo Ben Kingsley, non particolarmente convincente il resto del cast nel
suo complesso. Buona la messa in scena (costumi, scenografia, scene di massa),
ma appare molto edulcorata e legata ai soliti cliché.
Pur avendo molti punti in comune con Lawrence of Arabia (fine di domini inglesi in Asia, grandi
eventi storici che hanno cambiato la geopolitica del XX secolo, scontri fra masse
di persone e pochi soldati, politici che tramano più o meno nell’ombra) trovo
che Gandhi sia inferiore
sotto ogni punto di vista.
Interessante ma insufficiente storicamente,
in particolare in merito alla tragica e contestata decisione di dividere India
e Pakistan suggerisco di guardare Earth (1998), secondo film della
trilogia di Deepa Mehta, dopo Fire
(1996) e prima di Water (2005), tutti con temi scottanti e controversi.
217
Easy Rider (Dennis Hopper, USA, 1969) * con Peter Fonda, Dennis Hopper, Jack
Nicholson * IMDb 7,4 RT 89%
* 2 Nomination Oscar (Jack
Nicholson non protagonista e sceneggiatura)
Film
rappresentativo di un’epoca, quando negli States divampava la rivoluzione
giovanile, con le proteste contro la guerra in Vietnam e per i diritti civili, gli
hippies erano generalmente malvisti per la loro vita sregolata, i capelli
lunghi e l’uso di droghe. Gli stili di vita cambiavano rapidamente, così come
la musica e il modo di vestirsi, era quindi normale che i normali attriti fra chi
la pensava in modo diverso per questioni morali, politiche o semplicemente razziste fossero all’ordine
del giorno.
Easy Rider fornisce uno spaccato di quegli anni, con
un mix di comunità hippy, viaggi on the road con classici chopper, confronti
con personaggi dalla mentalità estremamente arretrata che portano all’incredibile
tragico epilogo.
In quanto all’originale
cast, Peter Fonda è assolutamente
incapace di recitare, Jack Nicholson
(nonostante già avesse interpretato già una ventina di film nei 10 anni precedenti)
è ancora “grezzo”, Dennis Hopper (al
suo esordio alla regia) si trova a suo agio nel ruolo di ribelle
anticonformista, come è più o meno sempre stato e non a caso il suo primo ruolo
sullo schermo fu quello di Goon in Rebel Without a Cause (Nicholas Ray,
1955, tit. it. Gioventù bruciata).
Interessante,
ma certamente non un gran film.
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