Complessivamente una buona cinquina, ma senza eccellenze. Ognuno dei cinque risulta meritevole per aspetti diversi, ma nessuno mi ha completamente convinto ... nonostante gli Oscar, i riconoscimenti ottenuti e la fama di alcuni di essi.
Avendo tutti notevoli pro e contro, che spesso quasi si bilanciano, stavolta elenco i 5 film in ordine di visione (cronologica) ed essendo tutti ben noti mi limito a sottolineare brevemente aspetti positivi e negativi.
Avendo tutti notevoli pro e contro, che spesso quasi si bilanciano, stavolta elenco i 5 film in ordine di visione (cronologica) ed essendo tutti ben noti mi limito a sottolineare brevemente aspetti positivi e negativi.
221 Amadeus (Milos Forman, USA, 1984) * con
F. Murray Abraham, Tom Hulce, Elizabeth Berridge * IMDb 8,3 RT
95% *
8 Oscar (miglior film, regia, F. Murray Abraham protagonista,
sceneggiatura, scenografia, costumi, sonoro e trucco) e 3 Nomination (Tom Hulce
protagonista, fotografia e montaggio) * 81°
nella classifica IMDb dei migliori film di tutti i tempi
Quasi un biopic kolossal, ma troppo
tendente alla commedia; senza dubbio ricchi i costumi, gli ambienti e gli
arredi, ma ho trovato il trucco di Salieri anziano (interpretato da F. Murray Abraham sia da adulto che da
vecchio) veramente pessimo; il cast lo definirei scadente, almeno per le prove
offerte, in contrasto con la colonna sonora, ovviamente ottima; interessante il
soggetto, molto meno la sceneggiatura e i dialoghi. Certamente la regia di Milos Forman non è di livello pari a
quella di Qualcuno volò sul nido del cuculo che aveva diretto con grande
successo 9 anni prima, nel 1975.
Già visto all'epoca dell'uscita, resta
in sostanza abbastanza deludente rispetto alle aspettative, alle recensioni e
ai rating.
222 Unforgiven
(Clint Eastwood, USA, 1992) tit. it. “Gli spietati” * con Clint Eastwood,
Morgan Freeman, Gene Hackman, Richard Harris
* IMDb 8,3 RT 97%
* 4 Oscar (miglior film, regia, Gene Hackman non protagonista e montaggio) e
5 Nomination (Clint Eastwood protagonista, sceneggiatura, fotografia,
scenografia e sonoro) * 122° nella classifica IMDb dei migliori film
di tutti i tempi
Pur essendo un estimatore di Clint Eastwood, questo Unforgiven
è secondo me molto sopravvalutato, nonostante il cast di alto livello. La palla
al piede è secondo me la sceneggiatura, mal trattata e con dialoghi scadenti.
Il personaggio interpretato da Richard
Harris (English Bob) resta avulso dal contesto e non mi sembra fosse
strettamente necessario per introdurne un altro (quello del biografo/cronista),
egualmente abbastanza insulso e inutile per le vicende narrate. Ridicola la
presentazione del di Bill Munny (Clint
Eastwood) che cade continuamente, sia nel letame dei maiali, sia tentando
di salire a cavallo.
Western revisionista dove trovano posto
un afroamericano indipendente, le prostitute quasi santificate, un cronista
incapace, un fanfarone aspirante mito del west, un pistolero/vendicatore
solitario estremamente miope, insomma troppe falle in una sceneggiatura raffazzonata.
Secondo me è un passo falso del buon Clint, veramente non comprendo
l'entusiasmo di tanti.
223 A Few Good Men (Rob Reiner, USA, 1992) tit. it. “Codice d'Onore” * con Tom Cruise, Jack Nicholson, Demi Moore * IMDb 7,7 RT 82% * 4 Nomination (miglior film, Jack Nicholson non protagonista, montaggio e sonoro)
La regia è quasi televisiva con troppi primi piani dell’incapace Tom Cruise e della belloccia di turno Demi Moore, anche lei non una grande attrice; per fortuna ci hanno risparmiato una love story fra i due.
Si tratta di courtroom movie (in ambito militare) che segue uno schema troppo semplice e prevedibile, visto e rivisto in tutte le salse. Nel cast si distingue ovviamente Jack Nicholson, certamente oltre una spanna al di sopra dei protagonisti, e vari altri interpreti di personaggi secondari.
224 Dracula (Francis Ford Coppola, USA, 1992) * con Gary Oldman, Winona Ryder, Anthony Hopkins * IMDb 7,5 RT 72% * 3 Oscar (costumi, effetti speciali e trucco) e Nomination per la scenografia
Se per gli effetti speciali probabilmente ha meritato l’Oscar, e forse anche per i costumi, il trucco mi è sembrati esagerato in questa versione di Dracula fra il romantico e l’erotico.
Pur vantando uno delle sceneggiature più attinenti al romanzo originale di Bram Stoker, il film resta di gran lunga inferiore ai più essenziali (e liberamente adattati) Nosferatu - Il Vampiro di Murnau (1922) e Nosferatu - Il principe della notte di Herzog (1979, praticamente un remake del film di Murnau), giustamente molto più famosi.
225 Legends of the Fall (Edward Zwick, USA, 1994) tit. it. “Vento di Passioni” * con Brad Pitt, Anthony Hopkins, Aidan Quinn * IMDb 7,5 RT 57% * Oscar fotografia e 2 Nomination (scenografia e sonoro)
Una vera pappolata ... gli splendidi scenari del Montana e vari nomi di richiamo (come Brad Pitt e Anthony Hopkins) non bastano a fare un buon film.
Storia quasi melodrammatica, nella quale sono stati inseriti argomenti tipici dei western revisionisti come la il nativo (che funge anche da narratore) e la sua famiglia mezzosangue. Trama debole seppur non tutta scontata; ma ogni nuova situazione ha sempre una conclusione abbastanza prevedibile.
Le oltre 1.400 precedenti micro-recensioni dei film visti a partire dal 2016 sono sul mio sito www.giovis.com; le nuove continueranno ad essere pubblicate su questo blog.
Grazie innanzitutto per aver precisato che il Dracula di Coppola vanta la sceneggiatura più fedele al romanzo di Stoker. Sfugge a troppi cinefili l'ottimo lavoro di Coppola che rende giustizia ad un romanzo del tutto "moderno" ed eversivo per i tempi.
RispondiEliminaIspirato a Stoker ma é farina di un altro sacco, il film di Herzog é un capolavoro estetico e decadente da festival cinefilo : un capolavoro. Glisserei Murnau, é altra epoca e altro cinema ormai improponibile ed indigesto.
Senza il Dracula di Murnau, Herzog (che pure stimo moltissimo) non avrebbe potuto realizzare il remake "capolavoro".
EliminaFra i muti ci sono film che hanno lasciato il segno, a cominciare da quelli brevissimi (mediamente meno di un minuto) dei Lumière.
Recupera se puoi Lumière (2016) nel quale Thierry Frémaux (delegato generale del Festival di Cannes e direttore dell'Istituto Lumière di Lione) ha messo insieme un centinaio di questi cortissimi, sottolineando tutte le tecniche dei geniali fratelli, allora in nuce, spesso sviluppate da altri solo a distanza di decenni.
Ho in programma di ri-guardarlo fra un paio di settimane.
Troppo severo su Codice d'onore e su Amadeus. A me piacquero molto.
RispondiEliminaSai, mi manca Gli Spietati ! Vado a recuperarlo su Sky e poi ti dico.