Lo ricordo a tutti (escursionisti, guide, tour operator,
alberghi, ecc.) in modo che sappiano i rischi che corrono e anche perché mi
secca ripetere a tutti quelli che ancora mi chiedono di guidarli (anche se ho
abbandonato l’attività da ormai 3 anni) che il Sentiero degli Dei è ufficialmente chiuso, che possono scegliere
altri itinerari e che devono diffidare da chi propone di andare lo stesso.
Ho voluto virgolettare “Guide” nel titolo in quanto, purtroppo, il settore è sempre più
terra di nessuno. Ci sono guide e (pseudo)guide, abusivi e
avventurieri, e ovviamente c’è chi rispetta l’ordinanza e chi se ne
strainfischia e non se ne vergogna neanche, anzi mette in mostra i suoi
stemmini di qualche associazione che secondo lui lo rendono “GUIDA” insieme con l'ormai immancabile GPS (anche se non lo sa usare) in bella vista, ma non è così. Basti leggere le descrizioni e i numeri al lotto che con grande indifferenza pubblicano nelle loro pagine in merito a distanze e, soprattutto, a dislivelli.
Oltre all’infrangere il divieto, questi sconsiderati
non si rendono conto di correre grossi rischi per non essere neanche coperti
dall’assicurazione, ammesso che ce l’abbiano. Quindi, oltre ad essere stupidi, dimostrano anche di
essere tanto ignoranti (in quanto al rete sentieristica dell’area) da non
riuscire a concepire e proporre escursioni alternative che includano la parte
praticabile del Sentiero degli Dei,
nonostante ce ne siano svariate e tutte piacevoli. Ma si sa che le conoscenze
di molti che si atteggiano a guida
non vanno oltre pochi sentieri standard e ultrainflazionati come il suddetto Path
of the Gods e il Termini - Punta
Campanella. Eppure ci sono Monte
Comune, Monte Tre Calli, l’interessantissimo
Faito, Valle delle Ferriere alta, e tanto altro.
Ovviamente si sta creando un clima pesante fra chi -
deontologicamente - mette a conoscenza i clienti della chiusura del sentiero e
propone passeggiate alternative e quelli che superano il tratto di sentiero
crollato e addirittura propongono impunemente queste passeggiate sui propri
siti o via Facebook, Twitter e simili, praticando di fatto una concorrenza
sleale.
Certo anche le Amministrazioni
hanno contribuito a questa lamentevole situazione visto che in quasi 6 mesi non
sono intervenute per ripristinare la percorribilità in sicurezza e che continuano
a non controllare che il divieto stabilito dall’ordinanza, riportata qui in basso, venga rispettato.
Pecunia non olet, Giovanni.
RispondiEliminaL'incapacità professionale di guardarsi intorno, studiare alternative e adattarsi insieme al magna magna/scarica barile istituzionale a me pare il solito cane che si morde la coda ( la solita coda).
Sono mesi che espongo il problema alla agenzia turistiche con cui collaboro e nessuno ha insisitito affinchè violassi i divieti e mettessi a rischio lincolumità dei clienti, anzi si fidano ciecamente delle soluzioni proposte.
RispondiEliminaIeri ho accompagnato un tour operator dai colli di San Pietro a Positano salendo dai monti Vico Alvano e Conune scendendp per le Tese, questi è rimasto letteralmente estasiato dalla vedute, dai colori, dalla totale assenza di altri escursionisti sul sentiero.
Ho cercato più volte di affiggere l’ordinanza di divieto ma è stata prontamente rimossa,’cosi come alcuni cartelli che informavano del tratto chiuso, dopo nemmeno un’ora sono stati rimossi. Per smuovere qualcosa bisogna aspettare il prossimo infortunio o decesso sul sentiero e forse si smuoverà qualcosa, in un senso o in un’altro...
Buona giornata
Luigi
Ciao Luigi....per favore non far sapere a "troppe persone" che ci sono sentieri più belli del "famoso" e, poco lontano...lasciamo le cose come stanno. Andiamoci solo quei pochi più in alto, e, lasciamo ai "soliti" lisciare le pietre degli Dei. Quelle più in alto resteranno le zone per i pochi che amano il silenzio naturale dei boschi...godiamoci questa possibilità...speriamo per tanto tempo ancora...ciao, Matt Almond
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