venerdì 14 ottobre 2016

Siete “selfisti”, “posisti” o ...

... di quelli che pazientemente aspettano di poter scattare una foto “pulita” dell’opera d’arte o del panorama?
Non scatto selfie, ma non ho niente in contrario nei confronti di questa mania a meno che il selfista di turno non si metta a scattarne 10 davanti ad un quadro, monumento o panorama ostruendo la visuale a tutti gli altri e anche se, in linea di massima, la preparazione ed esecuzione dello scatto si esaurisce in pochi secondi è pur vero che, in luoghi particolari o di fronte ad un’opera, spesso si forma una fila di altri aspiranti autoritrattisti, in ansiosa attesa.
   
"io a te e tu a me", questi due si scattarono varie decine di foto ...
sarà il "fascino della divisa"? scena monopolizzata per un quarto d'ora!
Peggio di loro sono le coppie di “innamorati” che si scattano infinite foto a vicenda con la conseguente dilatazione dei tempi che si moltiplicano per 4, 5 o 10 volte. In questi casi, infatti, c’è la consolidata prassi di controllare lo scatto insieme - incontrandosi a metà strada e quindi restando in campo - e commentarlo senza mai “uscire di scena”, di scambiarsi i ruoli più volte e, visto che notoriamente al peggio non c’è mai fine, il problema si aggrava in presenza di “registi”. 
   
Questi, in particolare quelli che sono convinti di poter scattare una foto creativa o artistica, pretendono di dirigere i modelli fornendo istruzioni come “più di profilo”, “sposta gli occhiali”, “piega la gamba”, “testa all’indietro” e via discorrendo, scattare, osservare e non essere mai veramente soddisfatti. 
Un paio di coppie così riescono a monopolizzare uno sfondo (di qualunque tipo) per minuti interi.
    
quale visione preferite? quella di sinistra o quella di destra? 
Al di là della questione del buon gusto c’è anche quella della mancata considerazione per il resto dei turisti o semplici fotografi e, nel caso di opere d’arte ancor più grave, è il mancato rispetto della scultura o quadro che quindi, seppur involontariamente, rischia di essere danneggiata, spesso irrimediabilmente.
Negli ultimi anni si è letto spesso, ma meno frequentemente di quanto in effetti accade, di parti di statue spezzate o monumenti naturali distrutti da stupidi climbers, il tutto sempre ben documentato da foto e talvolta video.
alla fine sono riuscito a scattare qualche foto ... evviva! 
   
Quale esempio basato su esperienza personale, propongo alcune foto scattate ad Amsterdam, in una piazza alberata, nella quale sono stati replicati tridimensionalmente i personaggi del famoso dipinto di Rembrandt “Ronda di notte”. Per fortuna il progettista aveva considerato il pericolo e quindi ha optato per statue di ottima fattura e a grandezza naturale in bronzo, lega molto resistente in grado di sopportare l’assalto di selfisti e modelli.
a tutto il resto, spesso si aggiunge il cattivo gusto

Nessun commento:

Posta un commento