Negli ultimi due film che ho visto (“A
Monster calls” di Bayona e “Little
Men” di Sachs), entrambi
appena arrivati nelle sale ma non ancora in quelle italiane, ci sono ragazzi
che in futuro potrebbero avere un notevole successo nel mondo del cinema seppur,
almeno a prima vista, in campi diversi.
Lewis MacDougall, inglese
è il protagonista dell'ottimo film di Bayona
Un
monstruo viene a verme (tit. or. spagnolo) che fra qualche mese
dovrebbe giungere anche in Italia, distribuito dalla Lucky Red.
Come ho già scritto nella mia micro-recensione pubblicata al n. 320 della raccolta 2016, un film al giorno, il quattordicenne MacDougall,
appena alla sua seconda prova dopo Pan (2015) sembra già essere sicuro
di sé e straordinariamente bravo per la sua età.
Ai ragazzi della sua età spesso si affidano ruoli minori e raramente tragici nel vero senso della parola, come in questo caso. Nonostante si tratti ufficialmente di film del genere “fantastico” c’è veramente molto dramma e penso che tanti navigati attori non sarebbero riusciti ad essere così credibili.
Nel 2017 lo potremo valutare di nuovo in un altro film drammatico (almeno così sembra a leggere la trama) che lo vedrà protagonista: “Boundaries” di Shana Feste. Spero per lui che non rimanga troppo legato a ruoli tragici ... staremo a vedere.
In “Little Men” di Ira Sachs (micro-recensione pubblicata al n. 319 della raccolta 2016, un film al giorno), il i giovani protagonisti sono due: Michael Barbieri (classe 2002) e Theo Taplitz (2003). Nettamente più bravo il primo che si
avvantaggia anche di una fisionomia particolare, incisiva. Il secondo, invece,
pur bravo, soffre del confronto con il giovane collega, ma sembra avere le carte
in regola per avere successo in altro settore cinematografico.
Curiosamente, ma
probabilmente non tanto, i due interpretano personaggi molto simili a loro stessi,
Barbieri (Tony) aspira a diventare
attore e spera di essere ammesso alla scuola di recitazione, Taplitz (Jake) disegna e crea storie.
Entrambi sono alla loro prima esperienza cinematografica vera e propria, Barbieri (a destra nella foto) solo con uno short alle spalle ma con due film in post-produzione (“The Dark Tower” e “Spider-Man: Homecoming” della Marvel/Columbia, roba non da poco), mentre Taplitz a soli 13 anni ha già all’attivo sette apprezzati short dei quali è stato regista e spesso interprete curandone anche riprese, sceneggiatura e montaggio, ma è l’unico dei tre a non aver girato altro e non sembra esserci niente in vista al momento.
A giudicare da questi loro primi passi,
sembra più che probabile che Lewis
MacDougall e Michael Barbieri proseguiranno
brillantemente nella loro carriera di attori, mentre Theo Taplitz cercherà affermazioni come sceneggiatore e/o regista.
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