Passeggiata rurale Sant'Agata - Priora - Massa Lubrense
Quelli che hanno letto i due
precedenti post, già sapevano che stavo lavorando alla definizione del suddetto percorso del quale avevo già anticipato alcune
informazioni e la la cartina. Adesso è completo di nome -
Passeggiata rurale - e di specifica videoguida "sperimentale"
consistente in una serie di oltre 150 foto che, passo dopo passo, illustrano l’ambiente
nel quale si svolge questa originale escursione quasi “bucolica”.
NB - Questa miniatura del Cerriglio è la più significativa fra le 3 proposte in automatico da YouTube. La fonte, tuttavia, non si trova lungo il percorso, ma è raggiungibile con una breve deviazione, suggerita nel video.
Le immagini che rappresentano bivi e incroci hanno in sovrimpressione l'indicazione del percorso da seguire e quelle panoramiche i nomi dei monti e isole raffigurate. Il video, una volta scaricato sul proprio smartphone o tablet, potrà quindi fungere da guida visuale facendolo avanzare un poco per volta.
Tornando al nome, l’ho scelto per sottolineare che non si tratta di un’altra escursione fra le essenze della macchia mediterranea (e con tanti saliscendi, imposti dalla conformazione del territorio), ma di una facile passeggiata in ambiente agreste che per le persone attente può diventare quasi un itinerario didattico. Infatti, nel percorrerlo si ha modo di vedere e apprezzare castagneti cedui per la produzione di pali da pergola, boschi misti di querce, carpini e lauri, erbacee e felci, fichi, noci e noccioli in quantità, vigneti sia a terra che in cima ai pergolati di copertura degli agrumeti, orti, alberi da frutta e, ovviamente, limoneti.
Già scorrendo le immagini del video si nota che, insieme con tanto verde, si potranno apprezzare sentieri sterrati e stradine selciate che si sviluppano fra i classici muri e muretti di tufo, di pietra calcarea o di caratteristica arenaria.
La mia idea era proprio quella di proporre un percorso facile e fisicamente poco impegnativo, non in concorrenza con le quelli riservati ad escursionisti allenati bensì rivolto ad un’altra fascia di utenti anche se, chiaramente, gli amanti delle lunghe scarpinate potranno utilizzarlo proficuamente per portarsi in quota senza alcuno sforzo eccessivo (non ci sono tratti ripidi) e oltretutto godendo dei tanti tratti più o meno ombrosi.
Non mancano certo i panorami su Capri e sulle altre isole del golfo di Napoli,
oltre che sul Vesuvio, Faito, Sant'Angelo a Tre Pizzi e via discorrendo
Pur essendo piacevole anche in salita, il mio suggerimento è quello di percorrerlo in discesa ed utilizzare il servizio di trasporto pubblico per salire, o risalire, comodamente a Sant’Agata senza doversi scomodare più di tanto.
Aggiungo un’ultima nota a riguardo del sottofondo musicale del video, costituito da due classiche canzoni napoletane in qualche modo correlate con il percorso la prima metà del quale si sviluppa in territorio sorrentino (dopo qualche centinaio di metri santagatesi) e il resto in quello di Massa Lubrense. Non volendo utilizzare l’onnipresente “Torna a Surriento” (tradotta e cantata in tutto il mondo) per la prima parte ho ripiegato sulla relativamente più moderna “Surriento d’’e ‘nnammurate” (Bonagura - Benedetto, 1950) che, oltretutto, mi piace di più. L’altra canzone l’ho scelta fra quelle di musicate su testo di Salvatore Di Giacomo (nella foto a sinistra) in quanto questi per oltre 20 anni, fino al 1930, trascorse regolarmente le sue estati a Sant’Agata dove, a settembre di ogni anno dal 2001, è ricordato con un Premio a lui intitolato.
La mia preferenza è andata a “Serenata napoletana” (Di Giacomo - Costa, 1896).
Aggiungo un’ultima nota a riguardo del sottofondo musicale del video, costituito da due classiche canzoni napoletane in qualche modo correlate con il percorso la prima metà del quale si sviluppa in territorio sorrentino (dopo qualche centinaio di metri santagatesi) e il resto in quello di Massa Lubrense. Non volendo utilizzare l’onnipresente “Torna a Surriento” (tradotta e cantata in tutto il mondo) per la prima parte ho ripiegato sulla relativamente più moderna “Surriento d’’e ‘nnammurate” (Bonagura - Benedetto, 1950) che, oltretutto, mi piace di più. L’altra canzone l’ho scelta fra quelle di musicate su testo di Salvatore Di Giacomo (nella foto a sinistra) in quanto questi per oltre 20 anni, fino al 1930, trascorse regolarmente le sue estati a Sant’Agata dove, a settembre di ogni anno dal 2001, è ricordato con un Premio a lui intitolato.
La mia preferenza è andata a “Serenata napoletana” (Di Giacomo - Costa, 1896).
Entrambe sono interpretate da Sergio Bruni.
A breve è prevista una “inaugurazione ufficiale didattica” che sarà annunciata mediante i soliti canali ... tenetevi pronti!
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