Quando arrivarono gli
spagnoli a conquistare l’arcipelago, capre e pecore erano gli unici mammiferi
allevati, portati secoli prima dalle popolazioni provenienti dalle coste
africane.
Ancora oggi la maggior parte dei tanti prodotti caseari sono
interamente o parzialmente prodotti con latte caprino e/o ovino. Anche se ora le
carni più utilizzate sono certamente maiale, pollame e carne vaccina, andando
nei posti giusti si trova ancora qualche locale che propone il tipico stufato
di capra, localmente detto semplicemente carne cabra (senza il de
fra le due parole).
Come qualunque
altra vecchia ricetta tipica, nei secoli ha subito variazioni ma pur trovandosi
di fronte a tante ricette diverse, la sostanza è quasi identica.
La carne (tagliata
in pezzi con tutte le ossa ... in particolare il midollo dà sapore) affronta
praticamente 3 cotture differenti. Prima viene bollita per circa un quarto d’ora
con una cipolla tagliata a metà e pezzi di limone, poi viene soffritta per pochi minuti e infine viene stufata
per almeno un’ora e mezza.
Ma andiamo per
ordine. Nella prima fase, la cipolla è indispensabile, il limone quasi e si
possono aggiungere aromi a gusto come alloro, menta, finocchio e pepe o
peperoncino.
Qualcuno prima di
soffriggere i pezzi di carne, ma dopo averli sciacquati sotto acqua corrente fredda, li irrora con limone, altri procedono
semplicemente a dorarli velocemente.
Terminata questa operazione, nella stessa padella e con lo stesso olio si prepara la base con cipolle, carote a rondelle, peperoni dolci verdi e rossi a pezzetti, .. facoltativi i pomodori.
Terminata questa operazione, nella stessa padella e con lo stesso olio si prepara la base con cipolle, carote a rondelle, peperoni dolci verdi e rossi a pezzetti, .. facoltativi i pomodori.
Infine si unisce
tutto in una pentola e, a crudo, si aggiungono le spezie (timo, origano,
rosmarino, coriandolo, aglio, noce moscata) pestate insieme a mandorle. Si
copre con vino (molti utilizzano bianco e rosso insieme, ma anche uno solo dei
due va bene) allungato con poca acqua. Dopo una decina di minuti di bollitura
si corregge di sale ed eventualmente pepe o peperoncino, quindi si abbassa la
fiamma al minimo e si fa cuocere fin quando la carne non è tanto tenera da
potersi rompere con le dita.
Mediamente sono necessarie da un’ora e mezza a due ore.
Mediamente sono necessarie da un’ora e mezza a due ore.
Come tanti altri
piatti di questo tipo, gli intenditori preferiscono mangiare la carne cabra il
giorno seguente ... deve riposare. Quando so che Tata (la cocinera dell’omonima tasca di Punta Brava dove mangio quasi ogni giorno) sta
preparando la capra, mi affretto a prenotarne una porzione per il giorno dopo.
La prima foto mostra il
piatto come è arrivato sul mio tavolo (da tale quantità di carne in un “ristorante
stellato” ne avrebbero fatto dalle 4 alle 6 porzioni ...) insieme a una mezza
dozzina di papas arrugadas da tagliare (così come sono, con tutta la buccia) e
insaporirle con nel sugo dello stufato.
Si può apprezzare l'abbondanza della generosa porzione sia usando coltello e forchetta come metro di paragone che dalle dimensioni delle ossa vi convincerete che si tratta di capra e non di un capretto. Ulteriore nota: è consentito (anzi apprezzato) l'utilizzo delle mani per essere sicuri di spolpare bene le ossa e riuscire a succhiare il midollo.
Si può apprezzare l'abbondanza della generosa porzione sia usando coltello e forchetta come metro di paragone che dalle dimensioni delle ossa vi convincerete che si tratta di capra e non di un capretto. Ulteriore nota: è consentito (anzi apprezzato) l'utilizzo delle mani per essere sicuri di spolpare bene le ossa e riuscire a succhiare il midollo.
Vi assicuro che la
carne cabra è una vera delizia. Se vi trovate alle Canarie, mettete da parte i
preconcetti e provatela ... non ve ne pentirete!
Come potrete notare dall'ultima foto, io ho gradito.
Ciao G....guarda che ogni tanto la fanno pure a Tramonti...e buonissima...Impara a fare bene questa che tu dici, mi prenoto già da adesso x quando la farai...dalle ns parti !!!! Ciao M
RispondiEliminaEro certo che fossi d'accordo.
EliminaIl problema è che a Tramonti non sai quando la preparano ...
Fino a vari anni fa a Ticciano (Vico E.) c'era "La Pergola" che aveva sul menù "capra alla ticcianese" e lì la provai per la prima volta.
Si dovrebbe sperare che più esercizi prendano in considerazione queste antichi piatti tradizionali. A quanto ne so, oggi come oggi si deve andare in Irpinia o un Basilicata per avere una certa garanzia di poter mangiare capra.