Chi è stato in Turchia, avrà certamente notato i folkloristici
gelatai delle aree turistiche, con il loro bravo gilet con ricami dorati e fez, che
richiamano a gran voce i clienti e con la loro lunga speciale paletta metallica
battono in modo ritmato sul bordo dei contenitori dei gelati e sulle campanelle
che pendono dall’alto.
Più che gelatai sono dei veri e propri giocolieri,
ognuno con la sua routine che può durare anche oltre 2 minuti, alternando varie
“figure” classiche, porgendo allo stupito cliente il cono senza gelato, il
gelato sena cono, dandogli il cono e riprendendosi il gelato, lasciandolo con
il solo tovagliolino di carta in mano, e altro. Riescono a gestire alla perfezione piccole quantità così come a tirare fuori dal contenitore l'intera massa di dondurma. Qui di seguito trovate un paio
di video che vi possono dare un’idea delle pene che deve patire chi vuole un
gelato!
Chiaramente, non si tratta di un gelato “normale”
(come viene inteso in quasi tutto il mondo) ma della versione moderna di uno già popolare alla
corte ottomana, prodotto secondo una ricetta rimasta segreta per vari secoli. La
differenza principale, che è quella che permette ai gelatai turchi di
effettuare le loro evoluzioni, consiste in un ingrediente in cui nome non è
molto allettante: il mastice di Chio. Questo si ricava dalla resina del lentisco (Pistacia lentiscus, comunissima pianta mediterranea, in inglese
nota proprio con il nome di mastic tree) ed è un prodotto usato
già da millenni e non solo per fini alimentari.
Come tante altre resine, si raccoglie facendo piccole incisioni sul tronco delle piante dalle quali sgorgano le gocce di "mastice". Anticamente (secoli a. C.) si utilizzava, sia in Oriente che nel mondo romano, anche per produrre delle "gomme da masticare ante litteram". Sia in Grecia che Turchia, ma anche in altri paesi dell'area mediorientale ed in tutto in mondo arabo, il mastice di Chio viene utilizzato per dare aroma e/o consistenza a formaggi, vini, liquori, dolci (inclusi i famosi of Turkish delight), tipi di pane tradizionali e, non da ultimo, l'olio santo per il Natale ortodosso.
Nella medicina antica era apprezzato per le sue caratteristiche digestive e da recenti ricerche sembra che sia ottimo per limitare il colesterolo. Non mancano le applicazioni industriali in quanto viene aggiunto a particolari tipi di vernici.
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