5 auto, 13 tizi, innumerevoli energy drinks e 4.600 km di
asfalto:
benvenuti alla C2C Express
(rielaborazione di notizie tratte dall’articolo
apparso su The Washington Post il 28/10/16
testo di Rick Maese, foto di Katherine Frey - misure
convertite e arrotondate)
La genialità di questo viaggio-corsa consiste nel non avere regole (differenziandolo così da una gara) a parte il requisito
iniziale relativo all’origine del veicolo: deve essere stato acquistato per non
più di 3.000$. Chiaramente ogni equipaggio ne spende molti altri per rimetterlo
a posto, essere sicuro che resista a quasi due giorni di moto continuo e per
renderlo confortevole e funzionale per “la vita a bordo”.
Ci sono solo alcune disposizioni da
rispettare, ma non si possono certo chiamare regole:
- partenza dal Red Ball Garage di Manhattan, New York
- arrivo al Portofino Hotel di Redondo Beach, California
- ognuno può scegliere il suo orario di partenza nell’arco delle 24 ore del giorno stabilito dagli organizzatori.
Quest’anno hanno partecipato i “Blues
Brothers”, ovviamente con la loro “Bluesmobile”, perfetta replica dell’omonima
Dodge Monaco 1974 del film-cult del
1980 di John Landis e vestiti come “Joliet”
Jake e Elmore Blues (John Belushi e Dan Aykroyd, foto in basso). Non mancava neanche la scritta “We are on a mission from God” sul lunotto posteriore.
In effetti sull’auto
erano in tre: Arne Toman, Forrest Sibley and Ed Bolian. Quest’ultimo è il detentore del record della corsa con
28h50min (2013, molti ritengono impossibile abbassare questo tempo per i
maggiori e più sofisticati controlli e per il traffico sempre in aumento), Sibley è un ingegnere che sta preparando
un’apparecchiatura che neutralizza gli autovelox (per dirla all’italiana) e Toman
ha costruito il più veloce carro funebre
(220km/h)!!!
Questo team, a dispetto dell’apparenza, era
quindi superpreparato e l’auto superattrezzata. Un concorrente ha dichiarato
che era “un’arma nucleare in una sfida al coltello” e che il cruscotto era più
complesso della Starship Enterprise (l’astonave di Star Trek). Ogni dettaglio era stato curato con mesi di
anticipo: stabilizzatore, binocolo per il passeggero e uno di riserva, telefono
sul cruscotto, radar detector su entrambe i lati, 2 “telepass”, cronometro, un
Ipad fisso ed un altro telefono, radio spia sulle frequenze della polizia, 2
GPS e un’apparecchiatura per il rilevamento di aerei o elicotteri di controllo
al traffico, serbatoio supplementare di 120 litri.
Anche la logistica è stata dettagliatamente
pianificata scegliendo le stazioni di servizio dove due di loro, alternandosi, avrebbero
riempito contemporaneamente i serbatoi avendo comunque il tempo di andare in
bagno, pulire il parabrezza gettare la spazzatura e ricevevano aggiornamenti da
amici dislocati lungo tutto il percorso. A proposito delle soluzioni-bagno ce ne sono
un paio di altre degne di nota adottate dagli altri team.
Tuttavia, nonostante tutta la tecnologia
applicata e l’organizzazione logistica, e pur avendo toccato una massima
velocità di 214km/h, Bolian si è beccato una multa per aver viaggiato a 90 mph
in un tratto con limite a 55.
Anche in questo i poliziotti americani si
distinguono ... o troppo zelanti, o troppo violenti, o assolutamente imperturbabili
come quello che ha elevato la contravvenzione senza fare alcun commento né sull’auto,
né su come erano vestiti ... neanche uno sguardo meravigliato o incuriosito e
tantomeno una domanda.
(fra un paio di giorni il terzo post su C2C
Express)
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