Sono convinto che per poter cogliere l’essenza, la storia e la vita di qualunque città la si debba percorrere in lungo e in largo, a piedi. La capitale olandese non fa eccezione e consiglio
di non fare l’errore di girare in bici poiché ciò significherebbe vedersi
sfrecciare ciclisti locali da ogni lato, rimanere intruppati in masse di
turisti che non sanno dove andare, avere problemi di parcheggio (è proprio
così), dover portare a mano la bici in varie strade del centro in quanto il
transito in sella è vietato, non potersi fermare facilmente quando si vede
qualcosa di interessante.
Passeggiando invece a piedi, in particolare lungo le
sponde alberate dei canali, è molto più piacevole e rilassante, pur dovendo
prestare una certa attenzione alle bici che quasi tutti i locali utilizzano.
Dai ragazzi ai professionisti vestiti elegantemente, dagli anziani alle mamme con bici dotate di un grosso contenitore di legno (una specie di barchetta) davanti nel quale sistemano figli e/o spesa.
Dai ragazzi ai professionisti vestiti elegantemente, dagli anziani alle mamme con bici dotate di un grosso contenitore di legno (una specie di barchetta) davanti nel quale sistemano figli e/o spesa.
Appena fuori del centro storico, tuttavia ancora al
centro, ci sono vari parchi con vasti prati che si affollano appena esce un po’
di sole e proprio per essere molto frequentati sono necessarie alcune
limitazioni per garantire il quieto vivere. Ecco due divieti che ho aggiunto
alla mia collezione di segnali “strani”, di quelli che non si trovano nel Codice della Strada.
Anche per i musei (cari ... 17,50 per il Rijksmuseum,
17,00 per il Van Gogh, 15,00 per il Marittimo o 12,50 per il
nuovissimo MOCO con opere di Banksy e Warhol) ci sono particolarità
alcune delle quali mi sono sembrate eccellenti idee. Per esempio, nel Museo Van
Gogh è vietato fotografare ma insieme ai relativi avvisi si fa presente che le immagini
di tutte le opere esposte sono liberamente consultabili e scaricabili dal sito ufficiale del Museo (il catalogo completo è disponibile solo nelle versioni inglese e olandese). Quali esempi vi propongo le immagini di un paio delle sue opere più famose (oltre a quella inserita in apertura) che
ho scaricato in alta definizione, ma che ho ridotto per praticità. Nei file originali (circa 5MB, 3840 pixel di larghezza) è possibile apprezzare le singole pennellate come si si usasse una lente di ingrandimento, ma ovviamente i colori non potranno mai essere uguali agli originali
Altro esempio di libera circolazione di opere esposte
viene dal Museo Marittimo, che tuttavia mi è sembrato un po’ disorganizzato e
con oggetti male esposti pur avendo un edificio enorme a disposizione. Nella
sala degli atlanti (1500-1700) questi sono esposti in varie vetrine che si
illuminano premendo un interruttore ma, ovviamente si vedono - male - solo un
paio di pagine o solo il frontespizio. Ma ecco la trovata geniale e
lodevolissima: nella sala ci sono anche due schermi touch screen di circa 50” usando i quali è possibile sfogliare
molti interi atlanti, alcuni dei quali anche di 500 pagine che appaiono appaiate
come in un libro aperto (cosa necessaria in quanto molte tavole sono così disposte).
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