lunedì 18 aprile 2016

Sensazionale scoperta botanica? poco probabile ...

... eppure notare qualcosa di inusuale in specie normalmente presenti in un determinato ambiente è sempre evento che causa una certa soddisfazione.
Ciò non solo per la “scoperta” in sé e per sé, ma anche per la successiva indagine per determinare quale sia la causa dell’anomalia se di questo si tratta o quale sia la specie diversa da quella solita, da quella che uno si aspetta. Tutto questo ovviamente vale per le persone che abbiano un certo “occhio” e abbiano nozioni basilari di botanica e sappiano distinguere un fiore dall’altro anche se non ne conoscono il nome, insomma basta avere un po’ di spirito di osservazione.
Veniamo ora ai fatti nei quali entra anche, come quasi sempre accade la serendipity. Procedendo velocemente lungo un sentiero a me ben noto, con il preciso scopo di andare a scattare alcune foto panoramiche, sulla via del ritorno l’occhio mi è caduto su una orobanche di una conformazione estremamente particolare e chiaramente mi sono fermato a scattare qualche foto. In quella a sinistra vedete una “normale“ Orobanche e a destra quella strana, con la cima piatta e con un numero incredibile di fiori ammassati, invece dei pochi disposti piramidalmente (descrizione assolutamente senza alcuna pretesa scientifica, ma semplicemente divulgativa, attinente alla realtà osservata).
   
Allertati vari amici botanici, le prime risposte hanno confermato l’originalità dell’infiorescenza ma, essendo seri professionisti, nessuno si è pronunciato a titolo definitivo basandosi solo sulle foto inviate e per ora si sono limitati a suggerirmi varie ipotesi. Dovrebbe trattarsi di una O. lavandulacea , nome italiano Succiamele della psoralea (P. bituminosa). 
Per cercare di venire a capo della situazione, a distanza di 3 giorni sono tornato sul luogo e ovviamente non ho trovato la stessa Orobanche ma ne ho trovate numerose altre non esattamente uguali alla prima, ma comunque diverse dalla loro struttura normale così come descritta nei testi di botanica. 
Di conseguenza, dopo una attenta osservazione di numerose Orobanche, mi sono convinto di aver trovato non solo una O. lavandulacea con infiorescenza particolare, ma anche altre di colore e dimensioni simili però con portamento diverso, probabilmente un'altra varietà. 
Mi hanno colpito vari esemplari stranamente ramificati, in particolare alcuni anomali in quanto assolutamente asimmetrici.
Continuerò ad indagare, a sottoporre quesiti ai miei amici botanici e ad avere una ennesima scusa per andare in giro, anche lungo gli stessi sentieri, al fine di venire a capo di questi "misteri". 
E molto probabilmente, anche concentrandomi sull'osservazione delle Orobanchaceae, mi capiterà di trovare qualche altro elementi che susciti curiosità e dia inizio ad una nuova indagine ... serendipity.

Precisazione per i più curiosi: 
“L’orobanche è una fanerogama annuale parassita obbligata in quanto priva di clorofilla, il cui ciclo vitale dipende totalmente dal suo ospite. Non potendo svolgere la fotosintesi clorofilliana e mancando di un vero e proprio apparato radicale deve assumere necessariamente sostanze elaborate e acqua dalla pianta ospite che parassitizza.” (V. Testi)

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