... e oggi pochi conoscono pur essendo, a mio parere, una
delle tante affascinanti parole del napoletano classico che, tuttavia, diventa
sempre più desueta e non certo per mancanza di strafalari. Come
spesso accade, c'è un motivo per questo post ed è il fatto che di recente mi
sono imbattuto un paio di volte nel termine spagnolo estrafalario concludendo,
forse frettolosamente, che il vocabolo napoletano derivasse da esso. Per mia,
solita, curiosità sono andato a leggere la definizione sul dizionario online
della RAE (Real Academia Española, l'equivalente della nostra Accademia della Crusca) e con mia
sorpresa la nota etimologica recitava: (Del
it. dialect. strafalario, persona
desaliñada) (!) quindi dall’italiano dialettale, pur segnalandone l’uso in
Spagna fin dal ‘700. E di seguito riporto la definizione che specifica l’uso colloquiale
del termine e lo classifica solo come aggettivo mentre in altri testi viene
proposto anche come nome. I significati sono assolutamente identici a quelli
classici napoletani e non per forza negativi.
1. adj. coloq. Desaliñado
en el vestido o en el porte.
2. adj. coloq. Extravagante
en el modo de pensar o en las acciones.
E
su altro testo, in chiaro: La palabra estrafalario procede
del italiano dialectal strafalario,
persona desaliñada.
Effettuando
poi una ricerca online fra i vocabolari e testi napoletani antichi ho trovato:
strafalario . uomo miserabile . È voce tutta degli Spagnoli, che
dicono estrafilario nello stesso
senso (Vocabolario delle parole del dialetto napoletano che più si
scostano dal dialetto toscano ... di
Ferdinando Galiani, Porcelli, 1789)
strafalari (che anche dicesi Strafusari). Avventato. Uomo
inconsiderato, precipitoso. - Gli Spag. hanno estrafilario per uomo mal in arnese,
meschino. (Vocabolario milanese-italiano Francesco Cherubini Stamperia
Reale, 1814)
strafalario: uomo trascurato e
sciatto, ... (Vocabolario napoletano-italiano, Raffaele Andreoli, 1887)
Ho
evidenziato in giallo due precisazioni (molto strano trovare la seconda in un
vocabolario milanese) che sembrano sostenere il contrario di quanto affermato
dalla RAE e mi hanno "illuminato" in merito alla possibile vera
origine del termine che nessuno cita con chiarezza per provenire da altro idioma. Ho ipotizzato che estrafilario potesse molto semplicemente derivare da extra
filario, fuori dell'allineamento, della norma, della consuetudine,
quindi originale, stravagante, ecc. e detta supposizione sarebbe assolutamente
congruente con il significato più comune della parola strafalario, almeno per
gran parte del ‘900. In questo periodo pare che in Italia fosse
utilizzato comunemente solo in napoletano e in siciliano (ma in Trinacria con
significati un po’ diversi e soprattutto dispregiativi simili a quelli proposti a inizio '800 come "uomo miserabile" e "meschino").
Estrafalario è identico in
spagnolo e in portoghese e, controllato il vocabolario lusitano, ho appreso che anche i portoghesi sostengono l’origine spagnola del lemma e concordano perfettamente con i significati più frequentemente associati sia in spagnolo che in napoletano:
(espanhol estrafalario)
adjectivo Que mostra falta de elegância ou de agilidade. = DESAJEITADO
Que é esquisito ou pouco convencional
Come
dicevo, esiste anche in siciliano diventando Strafalaria/u ma come primo
significato viene proposto “Cialtrone”, mentre per il femminile si intende
soprattutto “donna di facili costumi”. Può tuttavia essere attribuito a chi è “Stravagante.
Strampalato”. Anche
in napoletano il termine ha ampliato il suo campo di applicazione diventando
anche sinonimo di "scansafatiche
inveterato", "fannullone patentato", "scombinato". Resta, in line di massima, principale l'idea dell'originalità, assoluta mancanza di conformismo, in particolare per quanto riguarda l'abbigliamento.
estrafalario: desaliñado en el
vestido o en el porte. Extravagante en el modo de pensar o actuar. (Diccionario
Porrua Mexicano)
estrafalario, estrafalaria - adj.
Extravagante, ridículo: Ese hombre lleva un sombrero estrafalario.
Nel
forum Scioglilingua (di Giorgio De Rienzo e
Vittoria Haziel, Corriere della Sera) fu pubblicato questo post a firma di Vienna Adria
strafalario… extrafalário(a) è un sostantivo/aggettivo di uso corrente sia in portoghese che spagnolo più o meno con lo stesso significato del dialetto siciliano. Ci risiamo con i "residui" della dominazione spagnola in Italia, Tuttavia questa volta si tratta di residui della dominazione romana nella penisola iberica. Infatti la falarica (sp.e port.= falério) era un giavellotto usato dai romani in quelle lande. Se ne dovrebbe dedurre que "extra-falário" era qualcuno che non si adattava agli usi e costumi dei dominatori.
Per quanto simile a quella da me proposta, questa dei giavellotti mi sembra una etimologia un po’ più forzata e meno
attinente al significato della parola nelle varie regioni fra le quali, oltretutto, non
viene citata la Campania e tantomeno Napoli. Ma, fino a prova contraria, tutte
le teorie sono accettabili e rispettabili.
Per
sottolineare i modi molto diversi e non tutti assolutamente negativi, posso
affermare che posso pensare di essere senz'altro uno strafalario in quanto non
conformista nell'agire e nel vestire, ma certamente non sono un bighellone,
perditempo e nullafacente (anche se qualcuno lo può pensare) e tantomeno meschino.
Ogni
integrazione o ipotesi di diversa etimologia sarà chiaramente benvenuta.
Estrafalario è usato oggi per definire l'incontro Rajoy - Sanchez
RispondiEliminaV.El Pais, p.1
Grazie per la segnalazione.
EliminaStrafalario è un termine affascinante a partire dalla combinazione di lettere.
Giovanni
Estrafalario è usato oggi da El Pais - p.1 - per commentare l'incontro Rajoy -Sanchez.
RispondiEliminaDa noi in Sicilia e',usato
RispondiEliminaMoltissimo ancora oggi
Vivo in Svizzera mi piacciono
Tantissimo I significati
Per fortuna resiste anche in Campania ... trovo che sia un termine insostituibile per descrivere alcuni "personaggi".
EliminaGrazie per il commento
Usato al femminile questo termine nella Sicilia più profonda definisce una donna assai volgare nei modi nel portamento e nel ragionamento fino ad arrivare addirittura a sconfinare nella scostumatezza
RispondiEliminaIo a Licata (Ag) l'ho sempre usato per indicare una persona che parla usando dei toni alti, gridando.
RispondiEliminaGrazie anche per questo ulteriore commento.
EliminaResto con la curiosità di capire tutto l'interesse (chiaramente gradito) per questo post. Da anni si trova quasi sempre fra i 10 più letti della settimana e al momento è giunto all'incredibile quota di 5.009 letture!
Mi dispiace deluderLa: per la serie in Italia non proprio tutto è napoletano, strafalàia è uno stupendo ed antichissimo termine Ligure Provenzale (estremo ovest della Liguria) tutt'ora usato da chi, ligure docg, sa veramente parlare quel dialetto. Significa sbadato, poco accorto,approssimativo nei lavori. Pietro Vareae Mèe
RispondiEliminaNon sono per niente deluso, tutt'altro. Comincio a pensare che il termine (dovunque abbia avuto origine) si sia diffuso con la marineria, viaggiando fra Portogallo e Sicilia, passando per le coste spagnole, catalane, provenzali e poi tutte quelle che si affacciano sul Tirreno. Vorrei ora controllare solo il catalano ...
EliminaGrazie per la segnalazione.
L'ho cercato e l'ho trovato ... in catalano è "estrafolari - ària" con significati simili agli altri.
Eliminahttp://www.diccionari.cat/lexicx.jsp?GECART=0059600
Molto interessante la tua dissertazione a proposito del termine Strafalario. Il mio interesse è partito dall'incontro fortuito con questa parola in un testo che non rammento, il pensiero è andato ad una vicina di casa di mia nonna oramai vivente nei ricordi, tale Ngioletta Strafilarij, vengo da un paese del Gargano e come tale il significato del termine può avere 2 significati a mio parere. Il primo donna dai facili costumi o stravagante che dir si voglia ed in verità non so se gli si addice questo epiteto alla suddetta donna.
RispondiEliminaIl secondo significato ha una spiegazione un po più contorta e mi spiego. Mi sono imbattuto in una lettura a dir poco interessante dove al termine in questione viene attribuita un'etimologia differente, da Falaride, tiranno agrigentino del 500 A.C.
Si racconta la leggenda del toro, dove un artigiano dietro richiesta del tiranno di creare una macchina di morte crea questo toro in bronzo dove tramite una piccola porticina ci si entrava all'interno e si veniva cucinati a puntino per la gioia sadica del malefico burocrate.
ERGO
Dal nome di questo tiranno cattivo e malefico deriverebbe il significato della parola Strafalario/a che definirebbe una persona che discute i maniera sguaiata isterica e cafona.
Marco Piemontese
Questo termine mi è stato tramandato da mia nonna,lombarda doc ed è poi entrato nel lessico famigliare. Personalmente lo utilizzo molto ,perché mi imbatto spesso in " strafalari "e "strafalarie"...;ringrazio moltissimo tutti per le ricerche accurate,Cristina,Varese
RispondiEliminaChissà perché, non mi è stato permesso fare un commento col mio nome. Comunque sia, mi sono imbattuta in questo post dopo aver fatto una ricerca in internet per cercare di capire a quale dialetto italiano si riferisse la RAE quando attribuisce l'origine d'estrafalario all'Italia.
RispondiEliminaSono una linguista che raccoglie colloquialismi in un dizionario specializzato dello spagnolo non standard, e mi aveva colpito l'etichetta di "coloq." che la RAE dona alla parola in spagnolo. Interessantissimi i commenti degli altri lettori, grazie!
Grazie per il commento. Sappi che non sei la sola ad incontrare problemi nell'inserimento dei commenti. Comunque, se ti volessi firmare, ricorda che potresti semplicemente aggiungere il tuo nome in chiaro in calce al testo. Ciao
EliminaA Parma abbiamo il termine “strafaleri “, al singolare, che significa persona sciocca o perditempo.
RispondiEliminaGrazie per l'articolo. Dimostra come le parole possono essere "ponti" che veicolano saperi da una sponda all'altra del mare unendo popoli anche distanti tra loro. Nello specifico della Sicilia, dove sono nato e vivo, aggiungo soltanto, al significato di persona stravagante, bizzarra, eccentrica, alcune sfumature che rimandano ad una certa incoerenza, incostanza, mancanza di metodo, inaffidabilità.
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