281 From
Here to Eternity (Fred Zinnemann,
USA, 1953) tit. it. “Da qui all’eternità” * con Burt Lancaster,
Montgomery Clift, Deborah Kerr, Frank Sinatra, Donna Reed * IMDb
7,6 RT 92% * 8 Oscar (miglior film, regia, Frank Sinatra
e Donna Reed non protagonisti, sceneggiatura, fotografia, montaggio e sonoro) e
5 Nomination (Burt Lancaster, Montgomery Clift e Deborah Kerr protagonisti,
costumi e commento musicale)
Fred Zinneman, regista a dir poco versatile vincitore di 4
Oscar, reduce dal grande successo ottenuto con High Noon, uno dei più
famosi western di sempre (it. Mezzogiorno
di fuoco, 1952), dirige alla perfezione questo dramma tratto dall’omonimo romanzo
di James Jones (1951). Al margine di
un ambiente militare confluiscono numerose storie personali assolutamente
diverse. Dal pugile (Montgomery Clift)
che si rifiuta di combattere per la sua compagnia, nonostante le minacce
esplicite dei superiori e il bullismo da caserma, al suo commilitone ritrovato ma
ribelle e alcolizzato (Frank Sinatra),
dal loro diretto superiore (Burt Lancaster)
che instaura una relazione con la moglie del colonnello (Deborah Kerr) al sergente violento e razzista (Ernest Borgnine), fino alla ragazza (Donna Reed) arrivata alle Hawaii con la
speranza di mettere un po’ di soldi da parte lavorando in un club frequentato
per lo più dai militari di stanza a Oahu (Hawaii) che finisce per innamorarsi
del pugile, ricambiata.
Un’ottima sceneggiatura, nelle mani di
un regista come Zinneman, con un
cast comprendente gli attori appena elencanti, non poteva che trasformarsi in
un film di grande livello.
Da non perdere, come tutti i buoni film di quell'epoca, con bravi attori ben diretti, senza bisogno di effetti speciali e/o trucchi di sorta.
283 Inazuma (Mikio Naruse, Jap, 1952) tit.
int. “Lightning” * con Hideko Takamine, Mitsuko Miura, Kyôko Kagawa * IMDb 7,6
Una settimana dopo aver guardato Older
Brother Younger Sister mi sono messo alla ricera di altri film di Naruse, visto che avevo anche aprezzato
altre sue direzioni in passato. Come già ebbi modo di dire, pur non essendo
forse di pari livello con i suoi contemporanei - e per alcuni versi simili - Ozu o Mizoguchi, è un ottimo interprete del realismo, un ottimo narratore
essenziale, preciso, avvincente nella semplicità delle trame. Inazuma
è senz’altro il migliore di questo trio, grazie anche all’impeccabile
interpretazione della sua musa Hideko
Takamine e al soggetto, fornito da un romanzo di Fumiko Hayashi. Dramma familiare che vede protagonisti una madre e
i suoi 4 figli (tutti adulti), avuti da 4 uomini diversi. Un fratello dedito
più all’alcol che al lavoro, e tre sorelle: una appena diventata vedova, una
adultera e la più giovane che tenta di prendere le distanze dal resto della
famiglia.
Come altri registi asiatici, Naruse è stato a lungo trascurato, essendo
poco conosciuto. Negli ultimi anni, grazie anche a vari restauri e alla
promozione della Criterion, molti cinefili e critici lo stanno rivalutando e lo
pongo alla pari dei suoi più famosi colleghi della metà del secolo scorso.
Ne
consiglio la visione, può essere una buona introduzione ai suoi lavori e un incoraggiamento
a recuperare anche altri suoi film come Floating Clouds (1955) e When
a Woman Ascends the Stairs (1963), entrambi con Hideko Takamine nel ruolo di protagonista.
284 Anzukko (Mikio Naruse, Jap, 1958) tit. int. “Little Peach” *
con Sô Yamamura, Kyôko Kagawa, Isao Kimura *
IMDb 6,9
Terzo e ultimo di questo trio di film
di Naruse, altro dramma familiare, più
che altro di coppia, con una brava moglie dall’incredibile limite di
sopportazione, prossimo alla santità (o alla stupidità). Suo marito è un
aspirante scrittore che soffre di una condizione di ammirazione / odio viscerale
per il padre di lei, famoso scrittore. Storia ben narrata e protagonisti ben
delineati, non solo i due, ma anche i genitori di lei (disponibilissimi nei
confronti della figlia, ma dell’idea che qualunque decisione debba essere la
sua), l’editore e qualche altro personaggio
significativo. Per l’ennesima volta, Naruse
resta nell’ambito del realismo e in particolare del ceto medio, con qualche
problema economico (ma non sono certo poveri), di cultura medio-alta e con
qualcuno con i soliti problemi di alcool.
Film drammatico ben costruito, che certamente
merita la visione.
282 Hideko,
the Bus Conductress (Mikio Naruse, Jap,
1941) tit. or. “Hideko no shashô-san” * con
Hideko Takamine, Kamatari Fujiwara, Daijirô Natsukawa * IMDb 7,0
Altro film di Naruse con Hideko Takamine,
una delle più famose (e brave) attrici del secolo scorso, 180 film nell’arco di
una cinquantina d’anni, dopo aver debuttato all’età di 5 anni.
Piacevole
commedia che propone uno spaccato della vita dei dipendenti di un’azienda di
trasporto pubblico. In effetti si tratta di un mediometraggio, durando appena
53 minuti, ma resta comunque un buon passatempo ben realizzato ed interpretato.
Visione non indispensabile, ma certamente
non criticabile sotto alcun aspetto.
285 L'avventura è l'avventura (Claude
Lelouche, Fra, 1972) * con Lino Ventura, Jacques
Brel, Aldo Maccione * IMDb 7,0 RT 95%p
Come scritto nel cappello, L'avventura
è l'avventura è stato un po’ una delusione. Visto da ragazzo con
compagni di studio (e nei primi anni ’70) fu divertente, ma non regge assolutamente
il peso degli anni. Per la verità, lo abbiamo riesumato e l’ho guardato senza
grandi aspettative, ma solo per prendere un po’ in giro uno che pur essendo più
piccoletto rispetto a Maccione e non
avendo mai visto questo film, cammina esattamente come lui! Per chi non sapesse
di cosa parlo, ecco la scena degli aspiranti tombeur de femmes sulla spiaggia.
Commedia grottesca, quasi surreale, che vede un quintetto di piccoli delinquenti male assortiti che si lancia nel mondo delle grandi truffe, fra rapimenti, guerriglia e traffico di armi.
Più che altro per i nostalgici, per chi vuole vedere Ventura al di fuori dei noir e polizieschi, chi vuole passare un paio d’ore assolutamente non impegnative, con “comicità d’epoca”.
Le oltre 1.400 precedenti micro-recensioni dei film visti a partire dal 2016 sono sul mio sito www.giovis.com; le nuove continueranno ad essere pubblicate su questo blog.
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