A inizio anno non ebbi l’occasione di andare a verificare la via di
accesso a Montaña Guajara alternativa alla classica, l’ho fatto sabato
29 dicembre. Appena un anno fa fu proposto tale collegamento fra la cima di Montaña
Guajara (2.718m) e la Degollada de Ucanca, già toccata dal percorso 31 segnalato dal Parque Nacional del Teide.
Certamente non è comparabile con il percorso classico (ruta 5 + ruta 15) né come impegno, né come
panoramicità, né come sicurezza, ma c’è da dire che è stato creato per
dissuadere gli escursionisti a utilizzare l’ancor più rischioso camino de los alemanes (sentiero dei
tedeschi), per lunghi tratti su stretta cengia esposta a NNO, spesso ghiacciata
in inverno. Comunque, al già esistente ripido tratto del 31 si aggiunge ora il prolungamento del 15 che include l’impressionante passaggio nella gola rocciosa della Bocáina,
una vertiginosa discesa fra rocce e pietre per niente stabili, né quelle del
tracciato, né quelle ai lati o della parete ai piedi della quale corre il “sentiero”
(infatti all’inizio c’è un chiaro cartello che avverte del pericolo caduta massi).
Dando un semplice sguardo alla mappa si notano i due tratti estremamente ripidi del collegamento occidentale, molto più scoscesi dei due (tutto il 5 e la prima parte della salita del 15) del versante opposto che non raggiungono mai tali pendenze.
In linea di massima è fattibile anche da chi non utilizza mezzi propri
visto che il Parador è raggiungibile in guagua
(bus) tutti i giorni dell’anno sia dalla costa nord (348 da Puerto de
la Cruz) sia da quella sud (342 da Los Cristianos). Tuttavia
bisogna tener presente che per entrambe le linee c’è una sola corsa che lascia
circa 4 ore e mezza per completare il percorso e non perdere il bus di ritorno. Le viste sono varie ed interessanti, quelle dalla vetta spettacolare. Qui ib basso, nell'ordine: Parador e Roques de García - Llano de Ucanca (il fondo della caldera) - il Pico del Teide (3.718m) con al lato Montaña Blanca (2.748m) - parte del sentiero 31 (meno comoda di quanto appaia) con El Capricho a sx nella foto.
Se deciderete di andare in cima a Guajara, siate pronti ad affrontare venti abbastanza forti, sia per la quota sia per i passi attraversati (Degollada de Guajara e Degollada de Guajara), dove le raffiche acquisiscono ulteriore velocità. Fra vento e altitudine è possibile che faccia "freschetto".
Fra le varietà geologiche che si possono ammirare lungo il percorso, spiccano alcune pareti di pomici (foto a sx - una zona simile più a valle, molto più varia e vasta, è nota come paisaje lunar) e il singolare affioramento di El Capricho (foto a dx), oggi una delle più frequentate palestre naturali di climbing.
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