Lunedì
ho portato a termine l’ultima ricognizione programmata nella parte nord della
caldera e del Parque Nacional del Teide, in una giornata di visibilità
eccezionale grazie alla ridottissima umidità relativa e alla totale assenza di
nubi. Oltre a vari aggiornamenti nell'area a ovest del Centro Visite, ho "scoperto" (nel senso che non sono
incluse fra i sentieri ufficiali del Parco) due brevi bretelle in disuso ma ancora
in eccellenti condizioni che permettono un facile, piacevole e panoramico collegamento
fra Centro Visite e Portillo
Alto.
Ovviamente
ho approfittato della passeggiata (sentieri 1-33-22-7-27-6-24-1* 24km, 800m
disl.) e della luce eccezionale per scattare molte foto, una trentina delle quali (con didascalie esplicative) sono già online da un paio di giorni.
Chi
volesse percorre il mio itinerario, sappia senza le mie varie deviazioni lo sviluppo è di solo una ventina di km, che la parte nord del 33 (dall’1 a Montaña Negra) è un
po’ disagevole, che tutti gli altri sentieri percorsi sono essenzialmente
facili, ma non sottovaluti il dislivello; infatti oltre ai 500 metri di
differenza di quota fra parte bassa (Portillo) e parte alta (sentiero 7), si affrontano numerosi saliscendi
che portano il dislivello totale a oltre 800m ... e si cammina ad oltre 2.000
metri di quota.
Riportati
i dati e le osservazioni sulla mappa (come ogni cartina sempre in fase di
elaborazione e aggiornamento), ho provveduto a reimpaginarla dividendola
differentemente e ottimizzandola in modo da poter essere stampata in 4 fogli verticali (A3 per una facile lettura, A4 - più maneggevole - per chi ha una buona vista) come si vede nel quadro d'unione sottostante. Anche stampando in bianco e nero tutto risulta leggibile.
Ogni mappa ha una sufficiente fascia di sovrapposizione con le
contigue, in particolare il passaggio da est a ovest risulta di facile lettura in
quanto la strada principale funge da evidente riferimento essendo riportata su
entrambe. Come risulta chiaro dal quadro d'unione, il piccolo riquadro a sud-est (2a, che restava esterno a tale divisione) è riportato in un angolo
della 2, con la quale ha una fascia
in comune.
Rispetto
alla versione precedente ho aggiunto molte curve di livello anche se nelle aree
prive di sentieri e a pendenza più o meno costante, mi sono limitato a
riportare solo direttrici (alias maestre) a 100m. Ho anche aggiunto le fermate
(paradas) dei bus di linea della TITSA e i principali mirador.
SICUREZZA
o SOLITUDINE?
Questo
è un annoso dilemma ... senza soluzione. Penso che si debba trovare la giusta via
di mezzo, senza esporsi a inutili rischi ma non per questo si deve rinunciare
al piacere di non vedere e non sentire nessuno se non il rumore del vento, i
rapidi spostamenti dei lagarto tizon (grosse lucertole
endemiche) e il canto degli uccelli.
Visto
che ho affrontato il tema, ripeto le solite raccomandazioni. Non
dovreste mai camminare da soli, ma se volete o dovete andare in escursione
solitaria è importante che:
- conosciate il percorso e l’area circostante (per eventuali vie di fuga),
- sappiate quali sono i possibili rischi e difficoltà;
- siate forniti di mappa (la sapete interpretare?), gps (lo sapete usare?) e cellulare (ci sarà copertura?);
- abbiate con voi acqua e cibo sufficienti (in base alle vostre esigenze e alla situazione meteo della giornata);
- indossiate abbigliamento adatto e abbiate un ricambio di base;
- informiate qualcuno del vostro itinerario e dell’orario di ritorno previsto.
Se
siete persone consce dei propri mezzi e rispettate tutte le suddette
indicazioni dettate dal buon senso, andando in escursione da soli certo non
correrete più rischi che andando in giro da soli in città dove, ovviamente, i
pericoli saranno di tutt’altro tipo.
In
conclusione, se “rischiamo”
ogni giorno - e non per nostro piacere - perché non dovremmo affrontare
qualche altro piccolo rischio (minore rispetto a quelli quotidiani) per goderci la solitudine di un ambiente aperto e
naturale come quello del Parque Nacional del Teide?
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