Dalla mia prima volta (41 anni fa) è ovviamente cambiata molto, si è rigenerata, il centro ha perso un po' del suo appeal diventando troppo turistico ma, in compenso, i servizi in genere sono diventati ottimi; metà dell'allora malfamata Alfama ora appare piena di piccoli ristoranti, cervejarias, negozi di artigianato e souvenir e varie case cadenti sono state trasformate in b&b quasi di lusso. I musei si sono moltiplicati (alcuni molto originali, vedi sotto) e riorganizzati, i retiros originali del fado si stanno perdendo e di conseguenza anche il genere resta vivo quasi solo per i turisti (almeno a Lisbona).
Di questa mia nuova visita (condizionata dal covid, mascherina x trasporti e locali pubblici, per fortuna non per strada) ripropongo alcune foto di luoghi ed elementi per fortuna ancora originali visto che purtroppo sono destinati a scomparire o ad essere profondamente modificati entro i prossimi anni. Comunque è sempre piacevole andare in giro e scoprire le novità di una città dinamica in continua evoluzione che tuttavia riesce a preservare molte delle sue tradizioni.
Preziosa insegna / pannello di azulejos (classiche mattonelle portoghesi monocromatiche, azul = azzurro) che purtroppo temo scomparirà a breve. Non pensate a male... Minhota (pron. Mignota) significa nativa della regione del Minho. A destra un piccolo pannello visto nella parte alta di Alfama mi è parso molto strano, certamente inusuale ... a voi non sembra una scimmia con occhiali?
Ieri sera ho trovato chiuso O Cantinho de São José (ma per fortuna riapre domani) dove speravo di trovare un ensopado de borrego o una chanfana, in compenso oggi sono tornato per l'ennesima volta al Tunel de Alfama del quale ho già scritto più volte. Conoscendo le dimensioni delle porzioni, ho saggiamente rinunciato alla sopa e
non ho toccato il pane... comunque ho dovuto fare una pausa dopo il coniglio (coelho à caçador) e
me ne sono andato più che sazio dopo aver concluso con una macedonia (uva, mela, kiwi, pesca e
arancia) e caffè ... il tutto per 7,50 euro!
Il locale è frequentatissimo dai locali (di solito di una certa età e da lavoratori in pausa) il che è già un ottimo segno, ma l'altra cosa simpatica è che fra le 14.30 e le 15.00 il signor Abel (proprietario-gestore-cameriere, foto sopra) si siede a tavola con Iris (cuoca) con due porzioni di quello che è rimasto e un litro di vino (nel menù è compreso 1/2 litro a persona) ... esattamente come tutti i clienti, molti dei quali stanno ancora finendo di mangiare.
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