martedì 16 giugno 2020

Nina Paley e i suoi singolari approcci ai miti religiosi

Torno a parlare di questa artista contemporanea, ma soprattutto estemporanea, che si diverte (proprio così, visto che inserisce i suoi lavori fra quelli di pubblico dominio) a produrre film a tecnica mista di soggetto epico-religioso, fra il divulgativo e l’ironico, assolutamente non offensivo per i rispettivi credenti.
Il suo primo lungometraggio è stato Sita Sings the Blues (2008, al quale nel 2014 dedicai post specifico)  nel quale Nina Paley raccontava, seppur per sommi capi, la storia fittissima di avvenimenti e personaggi mitici del Ramayana, fondamentale poema epico dell'induismo, le cui origini sono databili far il VI e il III sec. a.C., scritto in sanscrito. Similmente a quanto poi fatto in Seder-Masochism (2018), la narrazione si sviluppa a partire da dialoghi fra persone che ricordavano (o non ricordavano) gli sviluppi della lotta di Rāma,
principe spodestato, per riconquistare trono e soprattutto sua moglie Sita.
I disegni si rifanno a quelli classici del ‘700 come questi riprodotti in basso.

 

Il film è disponibile in HD fino a 1080p, sia per lo streaming che per il download. Consiglio i sottotitoli anche a chi ha dimestichezza con l’inglese in quanto i narratori parlano volutamente in Indian English (aka Hinglish) con
un fortissimo accento.
Per quanto riguarda Seder-Masochism (2018), riporto l’adattamento della
microrecensione pubblicata pochi giorni fa:
Secondo lungometraggio di Nina Paley, di nuovo a sfondo religioso e anche in questo caso in senso critico e ironico. Si tratta del seder, la cena rituale che gli ebrei tengono in occasione della cosiddetta Pasqua ebraica. Il film viene presentato come un’intervista della regista (sotto forma di una capretta) con suo padre (rappresentato come Dio) parlando sia di religione che della vita personale e dei loro rapporti familiari. Per la maggior parte del tempo, però, rivisitano in maniera critica e sincera la narrazione dell’esodo dall’Egitto come proposto dalla Haggādāh, versione rabbinica dell’Esodo sostanzialmente
simile a quella del libro dell’Antico Testamento. Se una seppur minima
conoscenza di Mosè e del suo bastone, delle piaghe d’Egitto, dell’apertura
delle acque, delle tavole del Decalogo, la manna, eccetera consente di
apprezzarlo meglio, in ogni caso è possibile seguire facilmente l'azione la
narrazione. Questa è proposta in stile musical sia con semplici disegni, spesso
replicati e che si muovono a ritmo, sia con altre tecniche che vanno dalla stop-motion con ricami, al collage di foto, a breve inserti di filmati di cronaca reale, L’ultima cena (di Juan de Juanes, metà XVI sec., esposta al Prado) con personaggi animati e parlanti, tante diverse rappresentazioni della Grande Madre che ballano con animazione semplice ma fluida.

Colonna sonora molto ricca e varia, con particolare attenzione ai testi il che giustifica che di alcuni brani si ascolta una sola frase; si va dal Gospel al Rhythm and Blues, dal Rock al Pop e, in quanto a interpreti, da Louis Armstrong ai Beatles, da Gene Kelly ai Led Zeppelin, da Gloria Gaynor a Herp Albert, da cori bulgari a musica tradizionale ebrea.
Tanto per dare un'idea, ecco il trailer:
La poliedrica artista scrive, disegna e monta i suoi film riuscendo così a
produrre ottimi lavori con cifre ridicole ... per questo film IMDb riporta un
budget di 20.000 dollari! C’è da aggiungere, ed è cosa non da poco,
che Nina Paley è fautrice della Free Culture e pubblica i suoi lavori in rete già alla prima uscita sottolineando che cede i diritti e invita a guardare e diffondere liberamente i suoi filmati, per ognunoo dei quali esiste specifico sito. Da questa pagina è possibile scaricare Seder-Masochism in qualità fino a 4K e accedere a tante altre informazioni.

 

1 commento:

  1. Riporto anche qui sul blog il mio commento: Grazie per gli interessanti suggerimenti. Appena finito di vedere Seder-Masochism, molto interessante sia la tecnica mista che il punto di vista del "femminile".

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