Fra pseudo giornalisti (vedi post del 13 gennaio), fuffoguide, associazioni
fantasma, ciarlatani e cialtroni, 1 ne fanno e 100 ne pensano!
Pur essendo ben lontano dai sentieri nostrani, mi piace essere
informato ed informare in merito a problemi di transitabilità, escursioni di
amici ed altri gruppi e quindi vado a leggere avvisi e proposte varie. Stamane
mi sono imbattuto su un avviso di una “misteriosa” escursione da Ravello. Non
si sa chi sarà la guida, non c’è l’itinerario ma semplicemente punto di
partenza e una meta intermedia, non c’è una faccia, né una sede, né un cognome …
solo tale Antonio da contattare per la prenotazione (obbligatoria). Non è
chiaro se Trekkingreen (si trova solo una pagina FB) sia un’associazione, bacheca per avvisi
escursioni o altro. Ma ciò che mi ha colpito è stata la smisurata lunghezza del
Regolamento che (dopo molti punti con tanti obblighi e qualche consiglio) si
conclude così:
Ma dove vive questa gente? Associazioni e persone qualificate pubblicano
da anni tracce e cartine disponibili per il download gratuito … per tutti.
Quali percorsi misteriosi si percorreranno con Antonio (o altra guida) tanto segreti
da non poter essere divulgati?
Perfino il più smemorato e distratto degli
escursionisti "seri" della Costiera (anche senza essere GUIDA) conosce a
memoria tutti i sentieri e soprattutto le scale fra Ravello, Amalfi, Atrani e
Minori.
Sul sito www.caimontilattari.it si trovano informazioni e file scaricabili (*.gpx, *.kml e *.pdf)
dei numerosi sentieri della zona; la cartina dettagliata dei sentieri fra Pontone
e Torre dello Ziro (al lato) è sul mio sito dal 2003, vale a dire già da
17 anni!
Pensano che il gravoso compito della guida sia solo quello di indicare
un percorso che solo lui o loro conoscono e quindi vogliono proteggere i
loro importantissimi “segreti professionali” con un © copyright?
Non pensano che invece una vera guida debba conoscere tradizioni,
essenze locali e loro uso culinario e officinale, storia, fauna, geologia, ecc.
e che i sentieri sono bene comune da condividere?
O si tratta di GRANDI GUIDE
dell'ultima ora che conoscono solo due o tre percorsi (Sentiero degli Dei, Valle delle Ferriere e Punta Campanella ... dove è pressoché impossibile perdersi) e ora pensano di essere al top per aver "scoperto" una scalinata poco transitata che vorrebbero mantenere sconosciuta ai più?
Mi dovrò affrettare a procurami il copyright i percorsi che ho ideato in passato, dal quello di Athena a quello delle Sirenuse, dal Giro di Santa Croce (Vuallariello) al Circuito dell'Isca, le passeggiate come la Camminata dei 23 Casali, i trekking come Vagrant Trail e varie MaraTrail, anche se sono online da anni, con cartine dettagliate, a disposizione di TUTTI (e gratis).
Avrà forse avuto ragione Umberto Eco quando affermò:
E per “visitare alcuni monumenti di Ravello” non sarebbe meglio considerare anche l'intervento di una guida turistica
autorizzata, ammesso che ci sia quella escursionistica?
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