Le leggende sui vampiri in genere risalgono alla
notte dei tempi ... l’irlandese Sheridan
Le Fanu (1814-1873) fu uno dei primi
a scriverne, il suo compatriota Bram
Stoker (1847-1912) con il suo romanzo Dracula (1897) le immortalò. Anche se
ormai sono pochi quelli che (lo) leggono, da buon cinefilo ho scoperto che il
personaggio compare o viene citato in oltre 600 film, secondo solo a Sherlock Holmes in questa
particolarissima classifica.
Il primo film su Dracula potrebbe essere il sovietico Drakula del 1920 (notizie vaghe), o
l’ungherese Dracula’s death (La morte
di Dracula), ma quello che lanciò definitivamente il personaggio sul grande schermo fu Nosferatu:
eine Symphonie des Grauens (1922, F.W.
Murnau), capolavoro universalmente conosciuto semplicemente come Nosferatu.
In questo film (la cui trama è molto fedele al romanzo di Stoker) non viene
citato il nome Dracula in quanto gli
eredi dello scrittore non ne permisero l’uso e vinsero anche la causa per
l’utilizzo del soggetto con la conseguenza che venne ordinata la distruzione di
tutte le copie del film, cosa che per fortuna non avvenne. Dalle varie pizze
che scamparono allo “scempio” sono state ricavate le versioni restaurate che
oggi possiamo ancora ammirare. Del film di Murnau
fu realizzato uno splendido e molto fedele remake da Werner Herzog nel 1979, con Klaus
Kinski nel ruolo del conte Dracula
e non Orlok (come nel ’22), in
quanto i diritti d’autore erano nel frattempo scaduti.
Il primo Dracula sonoro fu, ovviamente,
hollywoodiano e fu diretto da Tod
Browning il quale avrebbe voluto avere Lon
Chaney come protagonista, ma questo grande trasformista, specializzato in
personaggi horror, però morì nel 1930. Anche se Browning è conosciuto soprattutto per il suo famoso Freaks
(1932), in passato aveva già diretto Lon
Chaney in molti muti. L’improvvisa morte di quest’ultimo fece la fortuna di
Bela Lugosi (1882-1956, ungherese,
ma oggi sarebbe stato rumeno, quindi un “vampiro originale”) il quale, grazie a
questo ruolo, divenne famoso nel mondo di Hollywood. La scelta cadde su di lui
non solo in quanto già aveva partecipato a vari film in ruoli minori e aveva un
passato di attore di muti in Ungheria prima degli anni ’20, ma soprattutto
perché dal 1927 era stato protagonista a Broadway del Dracula di Deane e Balderston. Questo lavoro teatrale (non fedelissimo al romanzo di Bram Stoker) ebbe grande successo,
tanto da restare in cartellone per ben 268 repliche prima di andare in tour per
gli Stati Uniti e la sceneggiatura del film del 1931 si basava proprio sulla suddetta
opera teatrale.
Subito dopo Lugosi
si lasciò sfuggire un’altra grande occasione che (forse) lo avrebbe reso
veramente "immortale" e per di più spianò la strada a colui che sarebbe divenuto
un suo rivale. Infatti avrebbe dovuto interpretare “la creatura” in Frankenstein
(1931, James Whale) ma per dissidi
con la produzione abbandonò il progetto e gli subentrò Boris Karloff. Questi tuttavia rimase più legato al personaggio
creato da Mary Shelley e agli
horror-terror in genere ma non ai vampiri.
Chi subentrò a Lugosi
come vampiro per antonomasia fu invece l’inglese Christopher Lee il quale, dopo aver interpretato vari ruoli di
cattivo, nel 1957 cominciò a lavorare per la Hammer (casa di produzione specializzata in horror) guarda caso
come “mostro” del Barone Frankenstein, nell’occasione interpretato da Peter Cushing. L’anno successivo fu
consacrato nel ruolo in Dracula
(1958, Terence Fisher) dopo aver interpretato Corridors
of Blood al fianco di Boris
Karloff. Sono oltre una dozzina i film nei quali Lee interpretò il più famoso conte della Transilvania.
Un altro famoso attore “horror” del secolo scorso
fu Vincent Price (1911-1993),
protagonista di tanti film di Roger
Corman, tuttavia non ha mai impersonato Dracula.
Venendo ai film, oltre alle già citate pietre
miliari del 1922 (Murnau - Shreck), 1931 (Browning - Lugosi) , 1958 (Fisher -
Lee) e 1979 (Herzog - Kinski), sono senz’altro da menzionare:
- Dracula (John Badham, 1979, con Frank Langella),
- Dracula di Bram Stoker (Francis Ford Coppola, 1982, con Gary Oldman)
le parodie
- Dance of the Vampires (Roman Polanski, 1967, aka The Fearless Vampire Killers, tit. it. Per favore non mordermi sul collo)
- Dracula: Dead and Loving It (Mel Brooks, 1995, Dracula morto e contento) con Leslie Nielsen
e il misconosciuto
- Dracula cerca sangue di vergine... e morì di sete!!! (Paul Morrissey, 1974, Blood for Dracula) prodotto in Italia, ma ideato da Andy Wharol, con Joe Dallesandro
Personalmente preferisco la trama originale ed in
particolare quella proposta in Nosferatu
(F.W. Murnau, 1922), secondo me il migliore di tutti con protagonista Dracula,
forse eguagliato solo dal suo remake del 1979 di Werner Herzog.
Chiudo con una curiosità sul tema. La prima volta
nella quale Christopher Lee interpretò
Dracula dopo la serie per la Hammer, fu in Spagna nel 1969 (Dracula,
di Jesse Franco) e in quell’occasione
Renfield fu impersonato da Klaus Kinski.
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