In rete ci sono
ormai tante versioni, in varie lingue, del famoso libello già citato nel
precedente post. Non è del tutto chiaro quale
sia il testo originale né se la versione italiana sia fedele all'originale e scritta
dallo stesso Cipolla o qualcun altro abbia tradotto la versione inglese del
1976, ma questo è un problema molto secondario visto che sono tutte abbastanza
simili.
Per un certo
periodo il titolare dei diritti d’autore intimò a chiunque pubblicava il breve
testo in internet di rimuoverlo immediatamente, pena un’azione legale. Quindi molti
lo cancellarono (me compreso, anche se mi sembrava una richiesta “stupida”
visto che era già di dominio pubblico e che è impossibile controllare la rete
…) altri hanno lasciato link a pagine a quel punto diventate “pirata”, altri
ancora hanno fatto sunti più o meno esaurienti o hanno liberamente tradotto il
testo contribuendo alla confusione.
Visto che la
stupidità umana è uno dei miei argomenti preferiti, in particolar modo
affrontato così come fece il Cipolla, rendendolo un divertissement, trattandolo
con grande ironia ed eleganza pur dicendo verità incontestabili ben evidenti
agli arguti osservatori delle azioni umane, ho pensato di “condividere” la sua teoria
postando e commentando le cinque leggi, ma non nell'ordine originale.
Comincio con la
terza, già anticipata, in quanto è la più importante dato che stabilisce come
attribuire ad ogni azione due diversi valori numerici, associandola quindi ad un preciso punto
di un piano cartesiano.
Nessuno si faccia spaventare da questo approccio
matematico, è tutto molto semplice e lineare.
Una persona stupida è una persona che causa un danno ad un'altra persona o gruppo di persone senza nel contempo realizzare alcun vantaggio per sé od addirittura subendo una perdita.
Questa legge (detta
anche aurea) pur essendo alla base di tutte le successive considerazioni è, secondo me,
anche il suo limite almeno per come è esposta ed in particolare se la si prende in
termini assoluti.
Non è stabilito chiaramente
se per guadagnarsi il titolo di “stupido” basti una singola azione, ne siano necessarie
alcune o la totalità, né sono precisi i criteri di valutazione dei danni e dei vantaggi.
Tuttavia, visto che nessuno può sostenere di aver mai fatto
stupidaggini così come chiunque è a conoscenza di azioni o idee brillanti
realizzate da persone comunemente giudicate stupide, per un giudizio complessivo è logico considerare il quadrante del piano cartesiano nel quale ricadono la maggior parte dei punti/azioni.
I quattro quadranti
rappresentano le categorie principali (stupido, intelligente, bandito o
sprovveduto), ma con tante differenze e sfumature che saranno oggetto dei
prossimi post sul tema.
... si potrebbe dire ci sono azioni stupide e, di conseguenza, persone che commettono azioni stupide. Dunque Tizio ha fatto molte cose stupide, Caio fa poche stupidaggini.
RispondiEliminaAnche se l'esagerazione di Tizio potrebbe portarlo verso il cretinismo più che stupidità.
A.M.