venerdì 9 agosto 2019

Inseguendo Hipparchia ... ma quale? + problemi vari

Resta il mistero, ma purtroppo ho visto anche altro ...

Già dalla settimana scorsa avevo notato la presenza di tante farfalle scure e stamattina sono tornato su Monte Santa Croce (Termini, Massa Lubrense) per cercare di scattare foto sufficienti per appurare quale fosse la specie. Se l'identificazione fatta a prima vista della famiglia (Satiridae) e del genus (Hipparchia) mi è risultata abbastanza facile (non penso di aver preso una cantonata), resta il dubbio in merito alla specie. Infatti le Hipparchia sono numerose e alcune molto simili (specialmente per chi non è un entomologo) e, in base alle mie ricerche in rete sembra essere H. neapolitana, specie endemica della Campania. Sui libri in mio possesso, probabilmente a causa dell’areale molto limitato, non viene descritta, né ho trovato alcuna comparazione con altre farfalle simili che evidenziassero le differenze con le altre specie. Probabilmente è lei, ma resta l’interrogativo.
   

   

Purtroppo, lungo il crinale fra la cima del Monte Santa Croce e Vetavole ho notato anche varie aree di vegetazione bruciata, a dir poco sospette (vedi foto sotto). Infatti, pur comprendendo specie simili a quelle che le circondavano, erano chiaramente più scure, dando l’idea di un tentativo di incendio andato (per fortuna) male.

   
E ciò, unito alla notizia della settimana scorsa del ritrovamento di inneschi nella pineta di San Costanzo, mi ha fatto preoccupare ancor di più per l’ammasso di rovi abbandonati sul sentiero fra la rotabile e il belvedere Mitigliano. Infatti, nonostante varie segnalazioni, tutto il materiale è ancora lì, non sono stati ancora rimossi né i rovi secchi, né la rete arrugginita, né i paletti di ferro, né quelli di castagno. 

Si spera che qualcuno provveda al più presto a sgombrare l’area in quanto il sentiero (ora coperto) è fra quelli suggeriti e segnalati in giallo sulla cartina turistico-escursionistica del Comune di Massa Lubrense (mappa sotto) e, ancor più importante, sarebbe combustibile facilmente accessibile per i delinquenti piromani.

Per chiudere con una nota positiva, in questo breve giro ho avuto anche occasione di fotografare un grillo (o comunque un ortottero) e una lucertola (Podarcis sicula) che banchettava con un insetto appena catturato.
   

1 commento:

  1. Grazie Giovanni per i sempre interessanti e utili contributi divulgativi. Riguardo quanto riscontrato lungo il sentiero tra la rotabile ed il belvedere Mitigliano si tratta indubbiamente di una situazione decisamente pericolosa, soprattutto la rete metallica divelta ed abbandonata sul posto è particolarmente insidiosa in quanto essendo arrugginita si confonde con i rovi e le sterpaglie e, soprattutto in una stagione in cui quasi tutti gli escursionisti sono muniti di calzoni corti e scarpe e calze più leggere, ci si può ferire agli arti inferiori in modo anche serio... Quindi, anche per una questione di decoro, rispetto del territorio e coerenza con l'attività, parzialmente già espletata, di sistemazione della sentieristica lubrense, sarebbe opportuno un immediato intervento risolutivo.

    RispondiElimina