il TREK Amalfi - Sorrento 2020, come tutte le altre edizioni precedenti, è
un’occasione di incontro tra camminatori indipendenti ed autosufficienti ... NON si tratta di una serie di escursioni guidate!
Questo percorso, così come pianificato, appare meno contorto dei
precedenti e solo nella parte alta, ma ciò è indispensabile per raggiungere i
punti più panoramici. In sostanza si tratta di salire sulla cima più alta di Monte Sant’Angelo a Tre Pizzi (Molare, 1.444m) e di tutta la Penisola
accedendovi dal versante nord e poi tornando a Bomerano attraversando i suoi
pendii meridionali.
La parte sentieristica inizia dall’ex-macello, circa 2km a monte
di Bomerano; sperando di organizzare
un trasporto che ci eviti tale tratto quasi tutto su rotabile, comincio da lì
la descrizione ed il conteggio dei chilometri, che saranno una ventina ma
facilmente riducibili o aumentabili, anche del 20%.
In poco più di un chilometro si sale dai 780m del punto di
partenza ai 1.003 della sella fra Crocella
e Colle Garofalo, dove ci si immette
sull’Alta Via dei Monti Lattari (CAI 300). Dopo circa 500m si
lascia a sinistra il sentiero per il Catiello
(329e, scelto per l’escursione
B) e si prosegue per il Palmentiello, procedendo per oltre 2km
ai piedi delle alte falesie del Sant’Angelo
a Tre Pizzi fino a giungere in vista del Santuario di San Michele. Si
lascia il 300 per affrontare le breve
e impegnativa salita della grotta di San
Catello (350b) e, superatala, ci si trova nella zona delle neviere di Castellone, al lato di
un interessante punto panoramico (1.277m).
Tempo permettendo, qui si potrebbe effettuare la pausa mangereccia, ma anche il successivo crinale della Conocchia è più che invitante.
queste 2 foto e quella di apertura, sono da Wim Patry (TREK 2010)
Si scende quindi alla sella a sud del Santuario e poi a Campo del Pero, da dove si affronta il
quasi-circuito di Monte Cerasuolo (1.213m,
con eccellenti panorami) lungo sentieri classici e relativamente ben battuti,
ma non segnati. Con un rapido fuori sentiero si attraversa la valletta a est
della cima e ci si riporta sui sentieri segnati per andare a Casa del Monaco e quindi alla sorgente dell’Acqua Santa (338a + 338 + 338c) dove si ritorna sul 300, nel tratto coincidente
con il 350 che termina in cima al Molare. Tempo permettendo, qui si potrebbe effettuare la pausa mangereccia, ma anche il successivo crinale della Conocchia è più che invitante.
Dal
bivio 300/350 poche centinaia di
metri a valle del Molare, si segue
di nuovo il tracciato dell'Alta via dei Monti Lattari (300) per
poco meno di 3km, ma si dovrà affrontare la lunga discesa, a tratti ripida, che
terminerà presso la Forestale (776m), da dove si ricomincia a salire più o meno costantemente fino ad attraversare la frana del 4 gennaio 2002 (foto a sx) e poi fino a Capo Muro (1.080m), per poi concludere
in modo simile al circuito del Catiello,
vale a dire rientrando a Bomerano
via Monte Tre Calli, un percorso sempre affascinante (foto in basso).
In quanto alle riduzioni di percorso citate all’inizio, chi vuole “risparmiarsi” potrà evitare, per esempio, il giro del 350b alle neviere e quello sul Cerasuolo (quasi 2km e 150m di
dislivello in meno), l’ascesa al Molare,
o anche saltare tutta la parte alta, andando da Casa del Monaco direttamente alla Conocchia.
TREK 2010: itinerari, mappe, profili, distanze e tante foto
post traversata D da Agerola a S. Agata sarà online fra qualche giorno
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