Per fortuna di tutti gli amanti dell’arte (anche se sembra che molti non se ne rendano conto) la maggior parte dei migliori musei mettono a disposizione degli utenti perfette foto a buona/alta definizione di quasi tutte le collezioni. L’idea è quella di far visitare tali musei in modo virtuale stando comodamente a casa, di poter notare dettagli che perfino dal vivo non si riescono ad apprezzare, limitare il numero di “fotografi d’arte dilettanti” che si piazzano davanti al dipinto con smartphone e macchine fotografiche, indipendentemente dal fatto se sia ufficialmente consentito o meno.
Ieri è stato il
turno del ben noto Prado di Madrid dove ho potuto ammirare
ulteriori opere di pittori che apprezzo in modo particolare, come Hieronymus Bosch (1453-1516, in Spagna
noto col nome El Bosco), Pieter Bruegel il Vecchio, El Greco, insieme con altri dipinti che
hanno attirato la mia attenzione.
Ho potuto così apprezzare El jardin de las delicias (foto di apertura), uno dei dipinti più noti di Bosch, ma c'erano anche il Carro
di fieno, uno dei vari Tentazioni di
Sant'Antonio, il tavolino dei Peccati capitali (foto a sinistra).Di El Greco (1541-1614), si trovano molte opere fra le sue migliori o più note. Piaccia o non piaccia, il suo stile si distingue nettamente da quello dei suoi contemporanei per i colori vivi e contrastanti (gialli, verdi, arancio, blu, rossi) e i volti affilati delle persone come si può vedere nei seguenti dipinti: Adoracion pastores e Trinidad.
Al Prado mi sono anche imbattuto in dipinti singolari, di autori a me assolutamente sconosciuti. Fra essi hanno attirato la mia
attenzione il molto insolito Las ciencias y las artes, dipinto
nel quale Adriaen van Stalbent mette
a confronto chi verso la fine del XVI secolo si dedicava alla distruzione di
opere d'arte (iconoclastia della
Riforma protestante) e chi alla ricerca scientifica (vedi le due foto di dettaglio più in basso).
Sono anche venuto
a conoscenza dell'esistenza dello stile ispano-fiammingo, incuriosito da questo
originale San Michele arcangelo (Maestro
de Zafra, fine XV sec.), rappresentato mentre si appresta ad uccidere il dragone, contornato
da un nugolo di altri piccoli e molto fantasiosi draghetti e angeli. Divertente
nella sua creatività e semplicità (oserei dire ingenuità), ma niente a che vedere con i
maestri fiamminghi.
Ricordo a tutti
che a partire da questa pagina del sito ufficiale del Prado, si possono trovare quasi tutte le opere
esposte. Sono immediatamente proposti gli artisti più importanti, tutti gli altri si trovano elencati in ordine alfabetico e, cliccando sul loro nome, si accede alla pagina con i link alle foto.
Con questo sistema non solo si potrà esaminare accuratamente ogni singola opera guardandola nella sua interezza e ingrandendone i particolari, ma si potranno anche scaricare gratuitamente i file in alta definizione.
Tante volte neanche stando davanti ad un dipinto si riescono ad apprezzare i piccoli dettagli che invece si possono scoprire osservandone l'immagine digitale.
Questa è una delle cose che rendono preziosa la tecnologia! È vero, mi capita sempre più spesso di cercare un'opera e scoprire che il museo dove è esposto ha una galleria on line. E succede anche con collezioni non sempre facili da visitare, magari normalmente chiuse al pubblico.
RispondiEliminaÈ molto interessante poter vedere da casa cose lontane o difficilmente accessibili o poter rivedere quello che si è ammirato dal vivo.
Questo è senz'altro uno dei tanti vantaggi della tecnologia utilizzata con buon senso ed in modo costruttivo.
EliminaGodiamocela e sfruttiamola lasciando ad altri perdite di tempo e fini illeciti.
Grazie per aver letto e commentato.