Nei
giorni scorsi a Termini, ma anche a Massa Lubrense ed in altre frazioni, si
è parlato molto di un “enorme serpente” avvistato nella’area
di Monte san Costanzo. Qualcuno
affermava che date le sue dimensioni (oltre 2 metri e “doppio” quanto un palo di pergola, ma con le mani indicavano
circonferenze ancora maggiori) era in grado di ingoiare un cane intero. Altri
sostenevano che rappresentasse un pericolo imminente e quasi letale per tutti i
terminesi e per gli escursionisti che, oltretutto, sarebbero potuti morire di
spavento al solo incontrarlo.
Per
fortuna, il giovane Pitone reale (Python regius), di appena 110cm, è stato
trovato e accudito per quanto possibile dal personale della Technosky gruppo ENAV che poi si è
anche attivato per il suo recupero in sicurezza, senza arrecare il minimo danno
al serpente. Ieri 27 ottobre Gennarino (nome affibbiatogli dai
suoi “sostenitori” e strenui difensori terminesi, ovviamente tifosi del Napoli)
è stato preso in consegna dagli esperti dell’Ass. Erpetologica Erpisa, che collabora con il Corpo Forestale
dello stato, nucleo CITES di Salerno,
con l'Università Federico II di
Napoli e con la Regione Campania.
Quindi
avventura a lieto fine anche se ad un certo punto si prospettavano scenari
peggiori, simili a quelli visti tante volte nei film horror con una folla
inferocita armata di forconi, bastoni e torce che assedia il luogo dove si
nasconde il “mostro” di turno: vampiro, lupo mannaro, Frankenstein, ...,
sobillata da pochi individui forti di “ottime” - secondo loro - ragioni basate
unicamente su ignoranza, leggenda e superstizione. Nel nostro caso, per fortuna,
nonostante l’impegno di alcuni ad aizzare ed istigare i più facinorosi, nessuno
si è armato di roncole o più moderne motoseghe per andare a confrontarsi con
gli impavidi ed eroici tecnici della Technosky, che avrebbero dovuto
interpretare il ruolo degli strenui difensori dell’orribile creatura.
Tornando
alla realtà, gli esperti erpetologi della Erpisa
hanno confermato quanto avevo detto a chi mi aveva mostrato la foto del
serpente e cioè che si trattava di un pitone, che il pericolo maggiore e
imminente per l’animale era il freddo e non certo la fame e infine, ma cosa più
importante, che il Python regius “è
uno dei serpenti più timidi e mansueti in assoluto” di lunghezza media compresa
fra i 130 e i 150 cm, fra i più comuni e amati non solo in Italia ma in tutto
il mondo.
Ma urge spendere due parole per chi ha abbandonato, anzi peggio gettato, il serpente del quale voleva evidentemente disfarsi oltre la recinzione del cosiddetto "radar" di Monte San Costanzo. Questo gran *!?%^"/§ñ¿!! (noto insulto fumettistico che comprende tutti i peggiori epiteti conosciuti) visto che ha comprato il pitone, e quindi almeno un poco era interessato a lui, non poteva regalarlo a qualche altro erpetofilo, riportarlo al negozio, consegnarlo allo zoo o liberarsene in altri modi più semplici e per di più legali?
Senza ulteriori citazioni da parte mia, invito gli interessati a visitare il sito pitonereale.it nel quale ci sono tutte le informazioni scientifiche, legali, comportamentali e via discorrendo relative all’acquisto, detenzione e accudimento del pitone reale.
Senza ulteriori citazioni da parte mia, invito gli interessati a visitare il sito pitonereale.it nel quale ci sono tutte le informazioni scientifiche, legali, comportamentali e via discorrendo relative all’acquisto, detenzione e accudimento del pitone reale.
In
questo album altre foto del Pitone Gennarino.
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