Come già sottolineato, Hitchcock amava molto l’ironia e ciò traspare chiaramente dall’arguzia di tanti dialoghi inseriti qui e là nei suoi film, spesso riferentesi ad argomenti non strettamente attinenti alla trama, sembrano piuttosto vere e proprie critiche sociali o del modo di vivere di alcune persone. Inoltre, in quasi tutti i film a sfondo politico (includo quelli bellici, su terrorismo e intrighi internazionali) inserisce invece brevi discorsi in merito alla democrazia, alla libertà e alla legalità, approfittando anche per mettere in pessima luce prima i tedeschi e successivamente i russi.
Venendo alla parte più tecnica, è assolutamente indubbia la sua abilità nel gestire i tempi, indirizzando prima gli spettatori a concentrarsi su determinati elementi per poi tenerli con il fiato sospeso finché non si saprà se il personaggio in scena scamperà il pericolo o si salverà. A tal fine, nei momenti topici, utilizza di solito un montaggio rapido, contando soprattutto su dettagli, primi piani e semplici trucchi per attirare l’attenzione, come quello di far brillare qualunque lama o quello, più ingegnoso e originale, di illuminare il bicchiere di latte dall’interno (Suspicion, 1941, video in basso).
In quest'altro ben montato video (prodotto da IMDb) potrete invece apprezzare vari elementi ricorrenti, ben noti agli appassionati, dalle notizie che si diffondono con i giornali alle note scritte, dalle scale alle ombre, dagli incontri in treno al voyeurismo, dagli innocenti accusati ingiustamente agli assassinii premeditati, dai luoghi famosi ai suoi cameo.
Nell’arco della sua lunga carriera ha avuto modo di mettere in mostra la sua grande versatilità, con vari prodotti per lui unici nel genere, poche commedie pure (fra le quali The Farmer’s Wife, The Trouble with Harry, ma sono pochi i film che non includano almeno qualche scena satirica) e tante variazioni di film crime, spy, thriller nei quali ha indubbiamente dato il meglio di sé. Ufficialmente si sa che ha collaborato alla sceneggiatura di una dozzina dei suoi film (ma nella metà dei casi uncredited) e sua moglie, Alma Reville, ad un’altra dozzina; per concludere con le collaborazioni famigliari, c’è da segnalare che per tre volte Pat(ricia) Hitchcock, la figlia, ebbe un ruolo nei suoi film.
Infine, una considerazione che vale tutt’oggi per molti talentuosi registi: una volta che giungono ad una certa fama diventano spesso “schiavi” delle case di produzione, specialmente se il cast comprende grandi star. Per questo motivo preferisco tanti film del periodo inglese (qualcuno anche muto) a molti del periodo americano. Per esempio sia Pshyco che The Birds non contano su grandi nomi, il successo fu dovuto solo ed esclusivamente alla qualità del film. Fra gli attori famosi, sembra che James Stewart sia stato quello con il quale si trovò più in sintonia e quindi fra i migliori film del regista troviamo Rear Window, Rope e Vertigo. Come già scritto, Cary Grant riuscì meglio nei ruoli drammatici (p.e. Notorius) che nelle commedie e degli altri attori famosi scritturati occasionalmente solo Henry Fonda finì in un buon film (The Wrong Man), mentre le apparizioni uniche di Gregory Peck (The Paradine Case, 1947), Sean Connery (Marnie, 1964) e Paul Newman (Torn Curtain, 1966) non si rivelano fruttuose.
Comunque sia, fra i 53 film oggi disponibili c’è tanto da guardare … con attenzione!
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