mercoledì 7 ottobre 2020

E dopo Lisbona, di nuovo a Portimão (Algarve)

Come nella capitale, anche qui ho trovato tante novità … e non tutte buone. Varie chiusure di trattorie tipiche (fra le quali le mie preferite), qualche cambio di gestione (in peggio) ma per fortuna tutti i percorsi lungo i margini delle scogliere e falesie resistono e vari di essi sono stati migliorati. Le viste e i panorami sono rimasti eccellenti e qualunque camminatore, anche con un telefonino economico, non ha difficoltà a ottenere belle immagini ma ha il solo problema di non riempire la memoria, visto che ogni pochi metri lo scenario cambia e gli stessi soggetti sembra diversi.

Ho creato tre album diversi per le tre prime uscite di 12-15km, tutte in zona, senza necessità di alcun trasporto. Vi propongo poche foto ma sotto ciascuna coppia ho aggiunto il link alle altre scattate nelle relative passeggiate.

 

Lunedì pomeriggio: spiagge di Portimão, da Praia da Rocha a Praia de Boião

Come si vede, le spiagge sono ampie, sappiate però che è possibile percorrerle in continuità, senza bagnarsi, solo per meno di un’ora per ogni ciclo di marea. Alcune quasi scompaiono, l’ampiezza di altre varia di decine e decine di metri fra massima e minima. L’ultima foto è bacalhau com nata (baccalà con panna); a primo acchito la combinazione non suona bene ma una volta superati i preconcetti è senz’altro promosso. Provato più volte, anche al nord del Portogallo, sempre più che soddisfacente … ci sono anche tocchetti di patate.

 

Martedì mattina: da Ferragudo a Ponta do Altar

Ferragudo è una piccola e caratteristica cittadina, dirimpettaia di Portimão dalla quale è divisa dalla foce del fiume Arade. Dalla Ponta do Altar (faro) si può proseguire con vari saliscendi fino al paesino successivo lungo la costa: Carvoeiro. Fra Ferragudo e il promontorio con il faro ci sono varie spiagge accessibili e sorvegliate.

 

Martedì pomeriggio: algar, calanchi e scogli fra Praia do Vau a João de Arens

Gli algar sono degli sprofondamenti (più o meno di forma circolare) che si vengono a creare a seguito del crollo della volta di una delle tante grotte costiere. Il problema dell’erosione e della conseguente poca stabilità dei cigli dei costoni è da tener sempre ben presente, sia trovandosi in cima che alla base. Non è assolutamente opportuno stendersi ai piedi della parete (casomai per trovare un poco d’ombra) per rischio caduta pietre ed egualmente non ci si deve avvicinare troppo al bordo di scogliere e algar (molti dei quali sono protetti da solide staccionate.

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