Della
settantina di foto scattate (come al solito, molte volutamente simili per poi scegliere) ne ho
editate una ventina e le ho divise in due album. Uno l’ho titolato Gli "scheletri” del Vuallariello (photos.app.goo.gl/p5TiEisHurwcurfZ7), ovviamente riferendomi a ciò che resta (vere
opere d’arte naturali) di alberi bruciati qualche anno fa e al rudere della
localmente detta Barracca ‘e De Angelis,
poche pietre e struttura metallica arrugginita, anch’essa distrutta da
incendio, ma vari decenni orsono.
Prima di giungere nella zona del Vuallariello,
sono andato dalla pineta a Vetavole passando per Purrale, a valle
del sentiero, alla ricerca di inquadrature non proprio identiche a quelle che
scatti chiunque proceda lungo l’Alta Via dei Monti Lattari. A queste foto (un occhio attento nota l’angolo
di ripresa diverso) ne ho aggiunte un paio scattate sulla via del ritorno lungo
il versante opposto e un quasi tramonto con vista su Capri, questo approfittando della
sopraggiunta velatura del sole. Le trovate nell’album Purrale (soliti soggetti, ripresi da punti insoliti) e altro (photos.app.goo.gl/UuismCMb9jtfTcb76)
In attesa della prossima giornata "fotograficamente" invitante
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