Cinquina con due film francesi e tre americani,
due quali per caso interpretati da Spencer Tracy (ma di genere e qualità completamente) e un western relativamente più recente, a dir poco
deludente. Tutti recuperati senza un criterio preciso in modi e tempi diversi,
sono anche molto diversi per epoca, meriti e stile. L’unico già visto (ma oltre
40 anno fa) è quello di Truffaut.
114 La nuit américaine (François Truffaut, Fra, 1973) tit. it “La
porta dell'universo” * con Jacqueline Bisset, Jean-Pierre
Léaud, François Truffaut * IMDb 8,0 RT
88% * Oscar miglior film straniero e 3
Nomination (regia, sceneggiatura e Valentina Cortese non protagonista)
Questa commedia drammatica di Truffaut, oltre a
narrare le vicende delle produzione di un film, trasuda cinefilia da tutti i
pori ... dedicato alle dive del muto Lillian
e Dorothy Gish, la prima
protagonista fra l’altro di Intolerance
(1916, Griffith) ) e The Night of the Hunter (1955, Charles Laughton, ... imperdibile), dal
pacco che il regista riceve sbucano in rapida sequenza monografie su Buñuel, Dreyer, Lubitsch, Bergman, Godard, Hitchcock, Rossellini, Hawks, Bresson (era la
sua classifica di preferenze?), si ascoltano quiz cinematografici radiofonici,
un bambino si impossessa di una serie di foto di scena di Citizen Kane (1944, Orson
Welles) e tanti altri riferimenti e registi di qualità.
Brillante il modo in cui Truffaut mette
insieme storie, personaggi ed eventi (molti dei quali probabilmente aneddoti reali)
in un film quasi corale, dagli attori (navigati ed emergenti) con i loro
problemi esistenziali, ai tecnici e ad alcuni personaggi esterni. Inoltre si
esibisce in una serie di movimentati e rapidi piani sequenza di ottima fattura.
Il film nel film mostra trucchi, scenografie posticce, intoppi
giornalieri ai quali si deve far fronte, in un modo o nell’altro.
Un’arguta commedia particolarmente apprezzabile dai cinefili, molto ben
strutturata e realizzata, da guardare senz’altro godendosi tutti i particolari.
112 Bad Day
at Black Rock (John Sturges, USA, 1955) tit. it “Giorno maledetto” *
con Spencer Tracy, Robert Ryan, Anne Francis, Lee Marvin, Ernest
Borgnine * IMDb 7,8 RT 97% * 3 Nomination Oscar per miglior regia, Spencer Tracy
protagonista e sceneggiatura
Ennesimo film degli anni ’50 del quale non avevo mai sentito parlare;
mette insieme un eccezionale regista come Sturges e un versatile
attore quale fu Tracy in un ambiente
quasi western, poche case in mezzo ad una delle tante aree desertiche dell’Arizona.
Uno sconosciuto (monco) scende dal treno a Black Rock (fermata a richiesta, la
prima dopo molti anni) e viene “accolto” con estrema diffidenza e
preoccupazione dai locali. Un film “di attesa” ... non è chiaro cosa sia venuto
a fare in quel posto dimenticato da Dio e dagli uomini, ne chi sia veramente. Oltre
Spencer Tracy, il cast include altri
attori di rango quali Robert Ryan, Lee
Marvin, Ernest Borgnine. La tensione cala un poco solo nel finale,
quando vengomo rivelati i motivi della visita dell’uomo e delle preoccupazioni
degli abitanti di Black Rock.
Mi ha ricordato molto l’ottimo film ungherese 1945 (2017, Ferenc
Török, consigliato), nel quale l’arrivo di due misteriosi personaggi in un
piccolo paesino crea uno scompiglio totale e porta a tragiche conseguenze.
Senza dubbio ne suggerisco la visione.
115 Les choristes (Christophe Barratier, Fra, 2007) tit.
it “I ragazzi del coro” * con Gérard Jugnot, François
Berléand, Jean-Baptiste Maunier * IMDb
7,9 RT 69% * 2
Nomination (miglior film non in lingua inglese e musiche originali)
Da non
confondere con l’omonimo (ma solo in italiano) I ragazzi del coro di Aldrich (tit. or. The Choirboys, 1977), di tutt’altro genere e qualità. Questo francese, esaltato dalla
critica oltre i suoi meriti (almeno secondo me), è solo un film ben realizzato,
con buone interpretazioni e un’ambientazione degna di nota. La storia,
purtroppo, è abbastanza banale e il suo sviuppo è pressoché identico a quello
di tanti altri film ... il direttore quasi aguzzino, i piccoli delinquenti che vengono riportati sulla retta via da un
buono, nonostante scetticismo e qualche ostacolo creato dai colleghi, la parte
lacrimevole, e via discorrendo.
Certamente sopra
la media per come è girato, ma il suo punto debole è la sceneggiatura più che
scontata.
111 Adam's Rib (George Cukor, USA, 1946) tit. it “La
costola di Adamo” * con Spencer Tracy, Katharine
Hepburn, Judy Holliday * IMDb 7,6 RT 100%
* Nomination Oscar per la sceneggiatura
Ruolo ben differente (rispetto al precedentemente menzionato Bad Day ...) per Spencer Tracy in questa
banale commedia abbastanza insulsa, pur partendo dal tema serio della parità di
punti di vista e trattamento di uomini e donne di fronte alla legge. La sua
antagonista è Katharine Hepburn (sua moglie nel
film) ma gli scontri più animati fra i due non saranno familiari, bensì quelli
in tribunale dove si affronteranno nei rispettivi ruoli di pubblica accusa e
avvocato difensore.
Trama per gran parte scontata, i due attori protagonisti (che hanno
fatto molto meglio in altre occasioni) non bastano a tenere in piedi i film. Si
trascina stancamente fra improbabili scene in tribunale e banali ripicche fra
coniugi.
Evitabile ... evidente prodotto popolare di cassetta, regista e
interpreti principali hanno fatto molto di meglio.
113 Silverado (Lawrence Kasdan, USA, 1985) * con Kevin Kline, Scott Glenn, Kevin
Costner * IMDb 7,2 RT 77%
* 2 Nomination Oscar per sonoro e musica originale
Uno dei peggiori western moderni di sempre, totale
delusione ... ero diffidente ma alla fine ho ceduto visti i rating e qualche qualche
nome non disprezzabile. Suggerisco di evitarlo.Le oltre 1.400 precedenti micro-recensioni dei film visti a partire da gennaio 2016 sono sul mio sito www.giovis.com; le nuove continueranno ad essere pubblicate, in gruppi di 5, su questo blog.
Nessun commento:
Posta un commento