In Portogallo si stanno preparando per celebrare
quest’ultimo evento anche se Fernão de
Magalhães (nome originale lusitano, Fernando
o Hernando de Magallanes in spagnolo) non completò quel viaggio in quanto fu
ucciso in un'isola nella battaglia di Mactán
(Filippine, 27 aprile 1521), per mano di indigeni, mentre il comandante
dell'unica nave che tornò in Spagna quasi 3 anni dopo fu lo spagnolo Juan Sebastián Elcano.
Cosa abbiano da commemorare i portoghesi non è chiaro ... forse il
progetto di Magellano, che tuttavia
fu rigettato dalla corte e successivamente, nell’ultima parte del viaggio,
ostacolato in ogni possibile modo? Gli spagnoli, ovviamente, hanno cominciato a
mettere i puntini sulle i.
Ma c’è un ulteriore dilemma “filosofico” ... cosa si
intende per “giro del mondo”? Ci
sono sostanzialmente due punti di vista: c’è chi intende tornare al punto di
partenza procedendo sempre nella stessa direzione (verso est o verso ovest non
importa) e chi semplicemente attraversare tutti i
meridiani, anche in viaggi diversi.Nel primo caso Elcano e i pochi sopravvissuti furono senz'altro i primi, nel secondo Magellano "potrebbe" essere stato il primo in quanto una decina di anni prima aveva navigato vari anni fra India e isole della Sonda, dove ritornò nel ’21 poi provenendo da est. Ho evidenziato "potrebbe" poiché, proprio in uno dei precedenti viaggi, nel porto malese di Malacca aveva comprato un giovane schiavo, poi detto Enrique de Malaca (o el Negro) che poi portò sempre con sé utilizzandolo anche come interprete. Questi era di probabile origine filippina e quindi, in tal caso, sarebbe stato lui il primo ad aver attraversato tutti i meridiani nel momento in cui la spedizione giunge nei pressi dei suoi luoghi natali, a est delle acque più orientali precedentemente solcate da Magellano.
Pur essendo stato per quanto possibile conciso, penso di
aver chiarito che, pur avendo tante certezze e prove inconfutabili di date ed
eventi, la questione non è di facile soluzione.
Da appassionato geografo, lascio la suddetta diatriba e
passo discettare dei risultati più concreti ed interessanti del viaggio:
- La scoperta del passaggio navigabile fra Atlantico e Pacifico sud della Patagonia che ancora oggi porta il nome di Magellano. Per individuarlo nel labirinto di isole che costituisco la parte estrema dell’America meridionale fu necessario un lungo e complesso lavoro esplorativo lungo oltre un mese (21ott - 27nov 1520)
- Dimostrazione pratica e definitiva della sfericità del globo terrestre
- La questione del cambio di data, cioè il guadagnare o perdere un giorno al completare un giro del mondo viaggiando rispettivamente verso est o verso ovest. Questo fatto fu molto dibattuto e utilizzato perfino in speculazioni filosofiche metafisiche ma, curiosamente, divenne di effettivo dominio pubblico, a tutti i livelli, solo grazie al Verne che lo utilizzò per il colpo di scena finale nel suo famoso romanzo Il giro del mondo in 80 giorni.
- la temporanea ripartizione di rotte commerciali, oggetto dei secolari contrasti ispano-lusitani. Nel XVI secolo i portoghesi dominavano nel sudest asiatico avendo importanti colonie (Goa, Ceylon, Malacca, Timor, Macao, ...) mentre gli spagnoli che fino a quel momento dominavano nelle Americhe, giungendo da est, si impossessarono di numerose isole (Caroline, Marianne, Salomone, Guam, Palau, ...) ma soprattutto delle Filippine.
Victoria (85t) - unica giunta a destinazione, con 18 persone a bordo. Altri 12 membri dell’equipaggio, fatti prigionieri nelle Isole di Capo Verde, tornarono qualche settimana più tardi dopo essere stati trasferiti a Lisbona e quindi liberati. Fra i 18 sopravvissuti a tante peripezie c'era anche il vicentino Pigafetta, il quale era giunto alla corte spagnola al seguito del vescovo e nunzio pontificio Francesco Chiericati. Entusiasmato dai resoconti dei viaggi di esplorazione e conquista, ottenne di potersi aggregare alla spedizione di Magellano come soprannumerario (chi fa parte dell’equipaggio, ma senza compiti relativi alla navigazione) e in questo suo ruolo redasse una dettagliata relazione del viaggio, dal nome Relazione del primo viaggio intorno al mondo. A sinistra, il pannello maiolicato realizzato a
Trinidad (110t ) - inizialmente
l’ammiraglia, sotto il comando di Magellano; catturata dai portoghesi alle
Molucche, mentre tenta di ritornare via Pacifico
San Antonio (120t) - la più grande; l’equipaggio
si ammutinò durante le esplorazioni in Patagonia
(nov ’20) e tornò indietro approdando in Spagna nel maggio 1521
Concepción (90t) -
abbandonata e bruciata alle Filippine, per mancanza di equipaggio
Santiago (75t) -
naufragata nel 1520
In Spagna e Portogallo, ormai da varie settimane, compaiono sui giornali ed in rete frequenti articoli sul tema, con interventi di storici, geografi ed accademie varie.
Pratica e definitiva non per tutti però, i terrapiattisti ancora non son convinti he he he...
RispondiEliminaDavvero una rivelazione curiosa quella del colpo di scena finale del "Giro del mondo in 80 giorni", i colpi di scena che rivelano curiosità reali sono squisiti.
Non ne sono convinti, ma non possono dimostrare la loro teoria ... molto "teorica".
RispondiEliminaSono certamente liberi di continuare a pensare come vogliono.
A me fa comodo approfittare della sfericità della terra, l'eventuale piattezza mi creerebbe problemi.
Veramente non conoscevi il finale del romanzo di Verne?
Lo conoscevo, non però avevo però mai realizzato che sia stato un romanzo il tramite per la diffusione di quella curiosità. ☺
EliminaDopo il romanzo (1873), certamente ebbe un ruolo ancor maggiore il film del 1956 (5 Oscar, con David Niven, Cantinflas e Shirley MacLaine) in conseguenza alla enorme diffusione.
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