gli 8 finalisti: Saverio furnaro, Enrico Petagna,
Sandro 'e Osvaldo, Giannino manicomio,
Cataldo gnègne, Giuseppe Persico (Campione Mondiale), Marco Giarratana, Rafele Galano.
Cataldo gnègne, Giuseppe Persico (Campione Mondiale), Marco Giarratana, Rafele Galano.
Specialmente
nel corso delle qualificazioni il clima è stato rumorosamente allegro, molti
ri-giocavano dopo anni di pausa, antiche rivalità sono state scherzosamente tirate
in ballo e fra una pizzicata e l’altra non sono certo mancate le prese in giro
e con gli sfottò sono stati ricordati i bei tempi andati quando la socialità
significava stare insieme agli altri all’aperto e non seduti a bere o
mangiucchiare senza quasi parlarsi essendo troppo impegnati sui “social”,
ognuno con gli occhi fissi sul proprio smartphone.
Il
gioco, come nei tempi andati, ha visto gareggiare fianco a fianco - e senza
differenze - persone di età, background e mestieri molto diversi. Fra gli
iscritti c’erano il sindaco (giunto fino alle semifinali), medici,
commercialisti, parzunari
(agricoltori), vigili urbani, artigiani, artisti, elettricisti, geometri,
professori, commercianti, dipendenti PA, pensionati, qualche signora e pochi “giovani”,
fra i quali il nuovo Campione del Mondo.
Veniamo
alla cronaca: vari arzilli giovincelli hanno dominato la scena nelle prime
fasi, con Tatore Cappiello nettamente
primo (con miglior risultato in assoluto, 36 punti in Q1), seguito da altri vecchi marpioni come Giannino manicomio e Cataldo gnègnè (29 punti). Ma i veri colpi di scena sono iniziati con le semifinali, con l’esclusione di Tatore Cappiello in un girone dominato
da Enrico Petagna, con 13 punti più
di Saverio ‘o furnaro, che è balzato dal settimo al secondo posto proprio all’ultimo
lancio, con un en plein (8 su 8). Sul
campo C altra sorpresa con Gigino “Zito” (il soprannome dà un’idea dell’età,
il calciatore Zito fu Campione del
Mondo con il Brasile nel 1958 e nel 1962), quattro volte finalista nelle prime
5 edizioni, vincitore del titolo nel
1996, che nonostante un en plein all’ottavo
turno è stato letteralmente “buttato” fuori dalla finale proprio all’ultimo
turno da Sandro ‘e Osvaldo (quarto in finale, foto sotto a dx) il quale, pizzicando
7 monete nel rutunniello, è balzato
dal terzo al primo posto(accedevano alla finale i primi due di ciascun gruppo).
Nella finale è successa una cosa simile con Giuseppe Persico che, con la sua regolarità (marcando 9 volte su 13), si è presentato in vantaggio all’ultima tornata a 18 punti con il secondo che inseguiva a 14 e altri 4 ancora in grado di raggiungerlo. E sì, perché oltre all’aspetto ludico-sociale il bello di questo gioco consiste nel fatto che fino all’ultimo la situazione può cambiare radicalmente. Così è quasi stato con Rafele Galano (terzo, foto sopra sx) che, dopo un ottimo lancio verso il rutunniello, avrebbe potuto realizzare l’en plein e portarsi a 19 vincendo di fatto il Campionato, ma dopo i primi 3 centri ha sbagliato un tiro abbastanza facile (cosiddetto rigore) lasciando il gioco a Enrico Petagna (a questo punto fuori dai giochi) il quale, sconfortato, ha imbucato una sola moneta lasciando sul campo le ultime 4. Così, in modo assolutamente insperato, Giannino manicomio ha avuto la sua occasione e, con assoluta freddezza, le ha mandate tutte nel rutunniello, portandosi in parità con il leader e rendendo quindi necessario lo spareggio.
Visto il successo della manifestazione, già molti
premono per una nuova edizione, mentre altri vorrebbero riproporre anche altri
giochi di strada, fra i quali il Giro d’Italia
cu 'e tapparielli, gioco
praticato in tutta Italia che, da qualche anno, ha anche una propria
Federazione (Federazione Italiana Giuoco Ciclo Tappo) ... noi ci accontentiamo
più modestamente della fantomatica F.I.B.O.R.
(Fed. It. Barracca ‘O Rutunniello).
Per sapere di più in merito alla Barracca ‘O Rutunniello leggi il post:
Buone notizie per gli “sportivi” nostalgici dei giochi di strada
Altre foto e risultati sono qui www.giovis.com/barrut/VIcampMondBarrut.htm
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