Ormai si sa che uno degli
argomenti più dibattuti in questi ultimi mesi è quello delle molestie sessuali, da quelle lievi agli
stupri e femminicidi. Salvando (ma punendo) i colpevoli di quelle "minime", per quanto mi riguarda, tutti gli altri possono essere impalati, evirati, scorticati vivi, squartati a
mezzo di tiro di buoi o qualunque altro supplizio vi venga in mente. Ciò
premesso, vengo al motivo di questo post, l’ipocrisia e lo spunto me lo ha fornito la molto
discussa cena di beneficenza londinese "smascherata" dal Financial Times.
Per chi si fosse perso la notizia, riassumo che già da un paio
di giorni sulla stampa inglese, e da ieri reperibile quasi ovunque, si parla dell’annuale Presidents Club Charity Dinner al quale vengono invitati
imprenditori, miliardari, politici, star dello spettacolo ecc. che, con un
metodo simile ad un'asta, nell’occasione comprano "servizi" a
prezzi esorbitanti sapendo che il ricavato "ufficialmente" è
destinato in beneficenza per gli ospedali pediatrici.
Due inviate del FT si sono infiltrate fra le 130 hostess che per essere ingaggiate (per 150£ +25 per il taxi = 175£) dovevano essere "alte, magre e carine"
(la cosa puzza). La cena era
annunciata rigorosamente per "soli
uomini" (mmmhhh, come mai?). Alle
ragazze veniva imposto un dress code: camicia nera attillata,
minigonna cortissima e tacchi a spillo, tutto nero, compresa biancheria intima
... (i sospetti aumentano). Prima di accedere alla sala, le ragazze erano
"obbligate" a firmare un
"contratto" ma, badate
bene, senza poterlo leggere e senza
riceverne una copia ... forse c'è qualcosa che non va ... e avvisate che i
loro cellulari (presumibilmente tutti con fotocamera) sarebbero stati temporaneamente
sequestrati ... cosa si celerà mai dietro tutto ciò?
Le due "inviate/infiltrate"
hanno descritto ciò che era immaginabile: degli oltre 350 invitati, qualcuno ha
messo le mani addosso alle ragazze, qualcuno le ha invitate a un
"dopocena" in una stanza del prestigioso Dorchester Hotel che ospitava l'evento, uno (a quanto scrivono) ha
invitato una delle due a liberarsi della biancheria intima e danzare sul suo
tavolo, uno addirittura ha aperto la patta dei pantaloni mostrando il
“contenuto” ...
Il Financial Times
ha fatto il suo scoop, ma l’articolo solleva anche molte legittime domande.
Molti dei partecipanti hanno dichiarato di non essersi
accorti di niente, il che è anche plausibile in quanto voglio credere che non tutti
siano come i suddescritti “galantuomini”. Caroline
Dandridge, la fondatrice dell’agenzia Artista
che si è occupata di procurare le hostess, ha detto di non saperne niente e che
le ragazze erano state avvertite che qualcuno avrebbe potuto fare avances e che, nel caso, avrebbero dovuto
immediatamente avvisare i loro superiori in sala i quali tuttavia, almeno a
quanto scrive il FT, si davano da fare per spingere le ragazze ad essere
“gentili e socievoli”.
Rimanendo nel campo della pura logica, c’è qualcuno che
onestamente pensa che:
- fra i partecipanti ci possa essere stato almeno uno che non avesse denaro e/o potere sufficiente per godere delle attenzioni di vere “professioniste”?
- nessuna delle 130 hostess sospettava o immaginava cosa potesse succedere? (oltretutto pare che alcune abbiano candidamente dichiarato che speravano in un lavoro o in “un’amicizia” - mantenuta con regali - con qualcuno dei riccastri)
- nessuna delle suddette abbia pensato di andarsene, casomai fingendo un malore?
Questa è ipocrisia pura, e non si può parlare di molestie sessuali!
Le ragazze sapevano esattamente cosa andavano
a fare ed erano liberissime di farlo o meno, ma non possono essere poi presentate
come ingenue santarelline, vittime innocenti!
Gli organizzatori della cena avevano richiesto a Caroline Dandridge di procurare 130 ragazze,
giovani e bellocce, per il party. Queste avevano accettato di buon grado o per
le 175 sterline ufficiali o sperando in qualcosa di più (incontri e/o regali,
anche se era espressamente vietato accettare mance).
Stavolta direi proprio che il maschilismo non c’entra ... la
parte dei presenti “porcelloni” è stata forse truffata, le brave persone
ingenuamente si sono fatte trovare in mezzo a loro e, visto che è stata
pubblicata la lista completa dei nomi e delle attività dei convenuti, sono
stati ridicolizzati in blocco, qualche giornale ha parlato di “baccanale”
giusto per invitare a leggere l’articolo ma come spesso accade i giornalisti
esagerano e non conoscono il vero senso delle parola, le ragazze - adulte e
vaccinate che non possono poi atteggiarsi a educande - dovrebbero essere bollate come
complici conniventi della maitresse e qualcuna dovrà anche spiegare alla
famiglia o al fidanzato (che l’agenzia Artista
consigliava di tenere all’oscuro della cena) cosa sia andata a fare e cosa sia
realmente successo.
Oso dire che la peggiore di tutti è quella buona donna di Caroline Dandridge, che qualcuno potrebbe vedere come colpevole di
truffa, induzione alla prostituzione e coercizione in merito al modo nel quale
ha fatto firmare i misteriosi contratti (non c’è nessuna autorità che la può
costringere a mostrarli?) nei quali è facile immaginare che è stabilito, con una marea di cavilli giuridici, che le ragazze non
possono citare per nessun motivo né l’agenzia, né nessuno degli invitati, non
possono rivelare i loro nomi, né cosa sia successo nella sala del Dorchester Hotel.
Certo è che, comunque sia andata, pochi si azzarderanno ad
affidarsi in futuro all’agenzia Artista, ma non vi preoccupate, la maîtresse la liquiderà, ne fonderà una nuova con un nuovo nome, avrà gli stessi clienti, chiamerà le stesse ragazze - che
accoglieranno l’invito con piacere - e tutto continuerà come prima!
Sono state vere “molestie
sessuali”?
Sono sicuro che le vittime di vere molestie si stiano rivoltando nella
tomba o siano oggi molto più arrabbiate del solito, se ancora vive.
Voglio sperare che nei prossimi giorni non si
faccia avanti, con incredibile sfrontatezza, qualche ragazza dicendo: “Non
sapevo”, “Non credevo” o “Non immaginavo”, casomai aggiungendo una qualunque
storia (peraltro non verificabile) pur di avere una temporanea notorietà sui giornali. Qualcuno
dovrebbe ironicamente (anche se sul tema c’è poco da scherzare) rispondere:
“Ma quella sciagurata di tua madre non ti ha insegnato
niente??”
foto da internet, testo in rosso aggiunto da me
commenti e impressioni basati su quanto letto sui giornali online
Concordo con quanto scritto sopra. Per quanto possa essere stato spregevole il comportamento di alcuni (e dico alcuni) dei 350 uomini presenti, colpevoli degli avvanzi non graditi, in un ambiente del genere e con tutti i presupposti dei requisiti delle hostess, non c'era da meravigliarsi. Le ragazze o sono state delle ingenue totali (dubito) o sapevano bene a cosa potevano andare incontro e quindi sono da considerare complici e non vittime. Potevano sempre andarsene. Il problema e' che ormai siamo entrati in un clima di moralismo e sensazionalismo facile (chiamiamolo anche ipocrisia), grazie soprattutto alle dichiarazioni tardive di tante signore rinominate dello spettacolo, che sinceramente per la maggiore parte, se non erano state cosi' attaccate al desiderio di successo e guadagno, avrebbero potuto troncare gia' dall'inizio le carriere di soggetti tipo Weinstein.
RispondiEliminaMagari saro' criticata dalle femministe tra di noi, ma sinceramente credo che una buona parte di tutti questi casi apparsi sui giornali e in TV ultimamente sono anche colpa di noi donne. Come ha detto Visetti, le vere vittime degli stupri e delle violenze, donne che spesso non fanno alcuna notizia se non ridotte in fin di vita o adirittura uccise, hanno ogni diritto di essere molto arrabbiate con tutte le finte santarelle che fanno la prima pagina.
Assolutamente non condono il comportamento di questo genere di uomo, ma come si dice "l'occasione fa il ladro".