Il
grito
charro (o Mexicano) è uno “strillo” molto alto e acuto, quasi in falsetto,
che varia da un urlo modulato a quasi un ululato, più o meno lungo, quasi
sempre seguito da un ... ay, ay, ay che varia dal suonare come uno sghignazzo o un
approssimativo singhiozzo, a seconda dei casi e del contesto.
Questa
tipica espressione vocale messicana, che praticamente tutti conoscono, può infatti essere di allegria,
incitamento, disperazione o anche un semplice intermezzo fra una strofa e
l’altra di una ranchera (stile musicale che dall’800 ad oggi non ha mai smesso
di stare in cima alle preferenze dei messicani) o accompagnamento di un
concerto di mariachi. Questo è uno (scarso) esempio proposto da un simpaticissimo sconosciuto sdentato ...
Anche
se nessuno è certo dell’origine, i più propendono per associarlo alle grida dei
vaqueros
(mandriani, cowboy) a cavallo le cui abitudini sono di chiara derivazione
spagnola in quanto sia i cavalli che i bovini da allevamento furono introdotti
nelle Americhe dai conquistadores. I primi cavalli che calcarolo la terra
messicana furono infatti i 16 che giunsero con Hernán
Cortés e costituirono elemento fondamentale per la Conquista sia per la
velocità con la quale si muovevano rispetto ai soldati (tutti appiedati) sia
per il timore che incutevano negli indigeni.
Anche
se il significato dell’appellativo è un po’ cambiato nel corso dei decenni, i charros
(spesso accomunati ai jinetes, cavalieri, di nome e di
fatto) sono una ben distinta categoria che si colloca fra i semplici mandriani a cavallo e i rancheros (proprietari di
allevamenti e haciendas). Hanno un
loro proprio stile al quale tengono molto, abiti costosi, giacche e pantaloni
attillati adornati con borchie metalliche (i ricchi ostentavano bottoni d’argento),
stivali lucidi (per quanto possibile), ampio sombrero, pistola e una
imprescindibile buona cavalcatura. L’aspetto è per loro fondamentale e nella
cultura popolare sono per lo più esibizionisti ed un po’ spacconi, ma certamente ammirati dal
popolo. In tempi recenti si è molto ecceduto nel caratterizzare questi
personaggi e i gruppi mariachi sono quasi il massimo dell’ostentazione, anche
se è quasi tutto troppo esagerato e, soprattutto, finto ... borchie, bottoni, pistola e sombreri
assolutamente fuori misura.
Tuttavia,
anche ricchi rancheros o importanti personaggi si sono vestiti e agivano da charros.
Nella storia della rivoluzione il charro per antonomasia fu Emiliano Zapata (foto in alto a sx); a metà secolo scorso il
cinema ha utilizzato questo tipo di personaggi in un ricchissimo filone di gran
successo (per taluni versi paragonabile ai western americani) sfruttando anche la fama di
grandi cantanti/attori come Luis Aguilar, Jorge Negrete (el charro cantor, sopra a sx), Pedro Infante (sopra al centro) e, ultimo in ordine di tempo, Vicente “Chente” Fernández (foto in alto a dx). Restando in ambito cinematografico, forse non tutti sanno che uno degli ultimi film di Elvis Presley aveva per titolo proprio Charro! (1969).
Infine, la
charreria indica oggi uno sport equiparabile ai rodei americani, ma l’ambiente, il contorno, gli
spettatori e soprattutto la musica sono ben diversi (a tutto proprio vantaggio). Spesso in questo ambito, ma non solo, si organizzano addirittura gare di gritos!
Qualcuno dice che questi in origine potrebbero aver avuto influenze arabe passando per le variazioni vocali del flamenco. Sembra essere priva di fondamento la teoria della derivazione dalle grida dei nativi, siano essi mesoamericani o i più settentrionali “pellerossa”.
Al contrario, il grido dei cowboy yee-haw (esaltato nel classico western Red River, di Howard Hawks, 1948 - guarda il video) potrebbe essere un’eredità del grito considerato che per secoli gli stati del sudovest degli odierni Stati Uniti, dal Texas alla California, facevano parte del Messico.
Per concludere, propongo l'immagine di una interessante litografía di fine '800 di Antonio Vanegas Arroyo (Los Charros Contrabandistas) utilizzata per un gioco con i dadi, presumo sullo stile del “gioco dell’oca”, tanto per ribadire l'importanza di questi personaggi nella cultura popolare messicana.
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