Come spesso mi accade, vado
in escursione con un preciso obiettivo e ottengo diverse (e inaspettate)
soddisfazioni.
Ieri sono andato a (cercare
di) fotografare delle specie di farfalle - missione fallita - ma la delusione è
stata ampiamente ripagata dal rinvenimento di questa esuvia perfetta, lunga 113 centimetri ed assolutamente intera.
L’esùvia, o exùvia è lo strato cheratinoso esterno della pelle che tutti i serpenti
periodicamente perdono. A seconda delle specie, dell’età e della velocità di
crescita, il processo di muta avviene
ad intervalli che possono essere di poche settimane, in taluni casi solo
annualmente.
Questa che ho ritrovato è di un
biacco (Coluber
viridiflavus), comunissimo ed assolutamente
innocuo serpente, per lo più nero. La pelle dei serpenti nel complesso è
ricoperta di squame accavallate unite da una pelle più fine e forma delle
pieghe che assicurano l’elasticità e la dilatazione necessaria per muoversi ed
ingoiare prede voluminose. Tuttavia, non è elastica, né si rigenera e quindi ad
un certo punto “diventa stretta” per l’animale. La nuova pelle si forma sotto
la vecchia e una secrezione lattiginosa separa interamente i due strati, occhi
inclusi. Di conseguenza, in questa fase che dura circa una settimana, il
serpente diventa quasi cieco e riduce la sua attività. Appena è pronto per “spogliarsi”
comincia a contorcersi e, strofinandosi su rocce o rami, esce dalla sua vecchia
pelle rivoltandola come un calzino. A dimostrazione di ciò, nella foto a sinistra notate la parte la
parte ventrale ha curvatura opposta a quella normale. In quella a destra si vede chiaramente che l'esuvia ricopriva perfettamente l'intero corpo, occhi inclusi.
Pur essendo riferito ad un
territorio molto diverso da quello che frequento io (Prealpi vs Penisola
Sorrentina) e quindi parlando spesso di vipere (praticamente inesistenti dalle
mie parti) chi conosce qualcosa della “mitologia locale” dei serpenti troverà
molti punti in comune come, per esempio, il fatto che vadano a succhiare il
latte da vacche e anche neo-mamme o che possano addentare la propria coda
formando una ruota e quindi rotolare velocemente lungo i pendii!
Altre immagini nella mia
raccolta di foto macro
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