lunedì 26 dicembre 2016

Avete già provato il "Bottle-Flipping"?

Questa recentissima mania può essere divertente per i ragazzi, ma presto diventa una tortura per gli adulti. Passatempo alquanto insulso, assolutamente innocuo, economicissimo, eppure diventa rapidamente esasperante per chiunque si trovi nelle vicinanze.
Non so se e quanto sia diffuso in Italia ma qui l'avevo già notato da oltre un mese. 
Passeggiando sentivo spesso il caratteristico rumore di una bottiglietta di acqua (contenitore di plastica) che cade a terra e ben presto mi resi conto che non era conseguenza di una epidemia di paralisi delle dita ma di un gioco assillante. 
Infatti, intercalato ad ogni mezza dozzina di “tonfi” si sentiva un adulto dire “Stop it!” (Smettila!).
Questo "sport", qualcuno lo definisce tale e già si ipotizzano tornei e campionati, sembra sia stato “inventato” da uno skateboarder belga nel 2007, ma solo a maggio di quest'anno è diventato virale. In un Talent Show organizzato dagli studenti di una high school del North Carolina, tale Michael (Mike) Senatore concorreva facendo sfoggio di questa sua "eccezionale" abilità.
Questo è il video originale guardando il quale potrete apprezzare la musica appropriata, l'entrata scenografica, il tifo ed ovviamente, appena realizzata l'impresa", l'esplosione di gioia dei suoi amici ... e fin qui sana goliardia.

"Purtroppo" i tanti video della "incredibile" prova sono prontamente finiti online e fra youtube e facebook in brevissimo tempo sono diventati virali dando inizio alla mania del bottle flipping.
A metà ottobre 15 se ne è occupato come problema sociale perfino il New York Times, in quanto insegnanti, genitori e semplici frequentatori di luoghi pubblici hanno cominciato a protestare per i continui “stump” che portano diritti al manicomio. 
Immaginate 3 o 4 ragazzini, ognuno con la sua bottiglietta, che giocano per ore intere ... sicuramente possono effettuare 15-20 lanci al minuto!
In rete già si trovano i flipping più incredibili, fake o estremamente fortunati, tutorial, lezioni, spiegazioni e via discorrendo.
Volete provare? 
Procuratevi una bottiglia di plastica, riducete il contenuto (fra un terzo e metà), richiudetela bene e cominciate a dar fastidio a chi vi sta attorno lanciandola, facendola roteare, volteggiare e continuate a provare finché non abbiate raggiunto la perfezione a meno che prima di allora qualcuno non vi abbia malmenato ...
Dopo “approfonditi” studi è stato stabilito che una bottiglietta riempita per 1/3 della sua capacità facilita l’operazione, ma anche la forma è importante. 
Le migliori sono quelle “a clessidra”, cioè con una strozzatura al centro, in quanto trattengono il liquido nella parte inferiore del contenitore favorendo l’atterraggio con il fondo.
Qui a sinistra ci sono i risultati dello studio scientifico effettuato da tale Nathaniel Stern, "assistant professor" di fisica e astronomia presso la Northwestern University (Illinois, USA).


Sconsiglio vivamente l'uso di bottiglie di vetro ...  :-) 

Nessun commento:

Posta un commento