Lungo
il sentiero per Jeranto, dove una volta c’era uno dei tralicci della vecchia
linea elettrica dismessa negli anni ’50, finalmente rimossi appena pochi mesi
fa, da pochi giorni è apparsa un’altra bruttura: un palo alto circa 5 metri in
cima al quale sono state montate alcune apparecchiature di sorveglianza, un
pannello solare e un “armadio/centralina” simile a quelli ENEL o di telefonia che
si vedono lungo le strade.
Fatta una breve ricerca in rete, ho visto che in tanti stanno evidenziando questo scempio e di conseguenza stanno protestando, con toni più o meno opportuni. Leggendo questa “determinazione conclusiva” (link fornito da Sergio Galano su FB) protocollata in data 12/11/2014 potrete saperne di più.
Di
queste centraline che dovevano essere sistemate in vari punti strategici della
costa ne avevo avuto notizia un paio di settimane fa, ma non sapevo dove
sarebbero state posizionate. Preso atto di questa idea a dir poco infelice,
spero che per le altre siano scelti luoghi più adatti o, quanto meno, sia almeno
mimetizzate per quanto possibile.
Da
quanto si apprende dai documenti del Ministero, questo costoso progetto è
finalizzato alla monitoraggio e quindi salvaguardia delle acque dell’Area Marina Protetta Punta Campanella.
Ammesso e non concesso che sia un buon progetto, e anche volendo ipotizzarne una reale efficacia con un giusto rapporto
costi/benefici (chi controllerà i dati e chi intraprenderà affettive azioni
conto i trasgressori?), sarebbe stato tanto difficile o dispendioso posizionare
il tutto in altro luogo o almeno in modo diverso?
- Perché a ridosso di un noto e frequentatissimo sentiero escursionistico?
- Perché l’armadio è tutto fuori terra e a vista invece di essere addossato al pendio o mascherato da cespugli?
- Perché ingombrare un luogo aperto ed estremamente panoramico con cavi e pannello solare (oltre all'armadio)?
- perché quei “galantuomini” della ditta installatrice (ricordate ... appaltata dal Ministero dell’Ambiente) hanno lasciato spezzoni di fili elettrici, fascette di plastica e nastro isolante in loco invece di portare il tutto a riciclo? Mi sono perso qualche circolare del Ministero dell’Ambiente che sancisce che la plastica è diventata biodegradabile e quindi può essere abbandonata nella natura?
Caro Giovanni, che dire.....sono letteralmente esterrefatto.
RispondiEliminaIncompetenti a tutti i livelli.
Sono stufo!
Oltre a togliere tubi di plastica e spezzoni di cavo elettrico avanzato che la ditta appaltatrice ha lasciato a terra, ( gli farei avere una bella multa ), se a loro giudizio il punto dove hanno installato quelle attrezzature era giusto, almeno potrebbero verniciare il mobiletto con colori verde e nero come le mimetiche
RispondiEliminaAnche io sono stufa di vedere come trattano male il territorio di Massalubrense, a tutti i livelli per l'appunto !
RispondiEliminaCiao Vicky Penta