Caserma Forestale - frana da Monte Catiello (4 gennaio 2002)
Terza puntata, terzo tratto fra i miei sentieri
preferiti; il secondo tratto, crinale
Conocchia - Molare, sarà oggetto del prossimo post in modo da rimanere poi
in zona Faito per il quarto: Bandera.
Come nel caso precedente, e come spesso accade,
i percorsi più spettacolari non hanno origine nelle immediate vicinanze di una
strada. Ognuno potrà scegliere come raggiungere il punto di partenza (uno o l’altro
capo) e l’itinerario per tornare alla propria auto/moto o raggiungere un luogo
dove poter usufruire di un trasporto. A chiusura del post elencherò vari
suggerimenti in merito.
Ma perché è tanto interessante? Di tutto il
percorso da Santa Maria del Castello
a Capo Muro, questa è la parte più
varia in quanto è la più alta, passa ai piedi di imponenti falesie, attraversa
(in quota) profonde forre che pur essendo esposte a sud ricevono molta poca
luce, in particolare nella porzione occidentale comprende tratti aperti che aprono
allo sguardo ampi panorami ed in quella orientale viste dell’impressionante
frana del 2002 da diverse angolazioni. Come se tutto ciò non bastasse, proprio
a causa di questa varietà di ambienti anche la vegetazione cambia spesso e di
molto: dalla gariga al bosco, dai cipressi alle querce, e non mancano orchidee
ed altre specie non proprio comuni.
Il percorso non presenta difficoltà di sorta e
solo volendo attraversare la frana i timorosi e quelli meno agili o con
pochissimo equilibrio potranno incontrare problemi (foto sopra). Tuttavia, anche per loro c’è
la possibilità pi percorre il tratto limitandosi al minimo indispensabile, vale
a dire andare da S. Maria del Castello
al margine della frana e ritorno. Questa non è certo la soluzione perfetta per
chi ha gambe e tempo ma riduce al minimo distanza complessiva e dislivello. Un paio
di chilometri per la Forestale.(bivio
Conocchia), 700m per traversa che si ricongiunge al sentiero che dalla Forestale scende alla strada Montepertuso-Nocelle e altri 1200 per
la frana. In totale circa 4km “buon peso” con circa 300m di dislivello.
Questa cartina, seppur essenziale, può fornire varie
idee per comporre circuiti o comunque non limitarsi al solo suddetto tragitto andata/ritorno.
In sostanza ci sono tre punti relativamente
comodi raggiungibili in auto e anche con trasporto pubblico:
- S. Maria del Castello (pochi bus fin lì, ma frequenti poco più in basso - scendere ad Anaro, fra Moiano e Ticciano)
- strada fra Montepertuso e Nocelle (linea bus Positano-Nocelle, quasi ogni ora)
- Bomerano (bus), in auto si può arrivare fin oltre Paipo.
Volendo limitare la distanza si rinuncia al Sentiero degli Dei e dalla frana ci si collega direttamente a Nocelle passando per Vagnulo. Il tratto basso in quota necessario per chiudere l'anello è lungo poco più di 1 chilometro, ed è su strada o lungo il sentiero completamente cementato che si immette sulla rotabile in prossimità del ponte.
In teoria, partendo da più distante, esistono
tanti altri circuiti ma senza allontanarsi troppo chi ha buone gambe potrebbe
prendere in considerazione il giro attorno al Sant’Angelo a Tre Pizzi.
Parte alta del crinale della Conocchia, fuori sentiero percorso da pochi
Partendo da qualunque posto della zona Faito si può scendere per Palmentiello, nei pressi di Crocella svoltare verso Capo Muro, proseguire fino alla Forestale via frana e risalire per la Conocchia. Si può anche percorrere in senso inverso ma la Conocchia se è tosta in salita, in discesa distrugge le ginocchia di parecchi!
Questo sarebbe l’optimum come spettacolarità in quanto si può includere anche il prossimo tratto della mia lista, vale a dire crinale Conocchia - Molare, ma anche tutto il resto merita.
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