Puerto de la Cruz, domingo 18 de octubre de
2015
Due settimane di sole e di caldo (28-31° durante il giorno)
mi hanno tenuto lontano dalle escursioni, in particolare quelle attorno al Teide, senza un filo d’ombra, e quindi
mi sono per lo più “adattato” a passeggiare in riva al mare approfittandone,
ovviamente, per fare anche qualche nuotata. Ciò fra un’attività culturale e un’altra,
fra qualche caña e vari spuntini.
A mio giudizio trovo che l’accessibilità al mare di Puerto de la Cruz sia veramente ottima.
Ci si può bagnare in tanti posti diversi facilmente raggiungibili a piedi, per
lo più lungo itinerari solo pedonali.
A sinistra la foto satellitare del centro di Puerto, con il frequentatissimo Paseo di San Telmo e il lago Martianez, un complesso di una
piscina enorme e una mezza dozzina più piccole. Questo è l’unico posto che
prevede il pagamento di un biglietto di ingresso, tutte le atre spiagge e
spiaggette sono libere ma – badate bene – regolarmente sorvegliate dagli
addetti del salvamento (con evidenti divise rosse), pulite, con docce e
rubinetto basso per levarsi la sabbia dai piedi. L’unica spesa che potreste
voler fare è quella di un “lettino” (di buona qualità) che vi costerà la
bellezza di 3 Euro! Dal Charco de los
Piojos (alla base del paseo) si
può entrare in acqua molto comodamente utilizzando le varie scalette d’acciaio
e qualche scala in pietra, oltre che dal piccolo arenile di ciottoli.
Semplicità e funzionalità e tutti sono contenti, dai bambini agli ottuagenari.
A ovest del centro (foto satellitare in alto a destra) ci sono tre spiagge nere ben più lunghe, con la più lontana che termina
a ridosso delle case di Punta Brava,
a quasi due km di distanza. Conosciute nel loro insieme come Playa Jardin, sono limitate da un lungo
e comodo passeggio (privo di barriere architettoniche) che corre fra gli
arenili e le aree a giardino ricche di fiori, cespugli, cactacee e alberi,
chiuse a monte dalla strada. Non mancano bar e caffetterie e panchine in
quantità.
Personalmente, fra tutte le spiagge che non siano quelle bianche
tropicali, le nere vulcaniche sono fra le mie preferite in quanto la maggior
parte delle altre sono troppo polverose, basta un po’ di vento per spargere
sabbia dovunque e qualche onda per intorbidire l’acqua.
Penso che con l’aggiunta di questo post sia chiaro, se non lo
fosse stato abbastanza in precedenza, che Puerto de la Cruz è un posto che mi
piace per essere vivibile, organizzato (trasporti pubblici, mercato, bagni,
ecc.), ha tanto verde e tanto mare, offre una certa varietà di attività
culturali, temperature primaverili nell’arco dell’intero anno, prezzi
accessibili e, non da ultimo, vi si svolge un ottimo Carnevale. A questo proposito non pensiate che sia un fatto di
pochi giorni in quanto i festeggiamenti ufficiali durano quasi due settimane,
ma già adesso ci sono gruppi di giovani che percorrono le strade del centro a
ritmo di batucada, battendo furiosamente i loro tamburi di tanti tipi
diversi, accompagnati da qualche ballerina).
Ci saranno altre occasioni per parlare di Puerto de la Cruz e di Tenerife in
genere, spero delle cañadas del Teide in particolare.
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