lunedì 4 agosto 2014

Cartografia antica: le Tese di Pimonte nel 1819

Ho analizzato un nuovo stralcio della carta borbonica a partire dalle Tese di Pimonte che a quell'epoca erano una mulattiera principale, tant'è che venne riportata (molto fedelmente) con il simbolo utilizzato per i percorsi più importanti: linea continua con linea punteggiata parallela. 
Possiamo anche leggere vari toponimi interessanti a partire da quello al lato del tratto iniziale rettilineo: Via nova del Demanio che ne attesta l'uso pubblico. La forra che tuttora si attraversa percorrendo l’antico Ponte del Piano per accedere alle Tese vere e proprie viene similmente detto Vallone del Demanio, chiuso fra Pantanelli a ovest e la Ceppa a est. 
I tornanti si sviluppano attraverso Puntapiana di Sotto e Puntapiana di Sopra (Punta Piana o Pizzo Piana sulle carte moderne) per infine scollinare nei pressi di M.E FAJTO dove iniziano i problemi di toponomastica.
Il succitato Monte Fajto si dovrebbe riferire alla cimetta (1222m) a sudest del punto di arrivo delle Tese, sulle carte moderne indicata come Porta di Faito. La sella poco pronunciata a sudest dell’altura viene denominata Cierco (quercia). Io non riesco a leggere ulteriori lettere, ma sulla cartografia moderna nella stessa area appare Cercasole (che suona quasi come Cerasuolo, rilievo ben definito culminante a 1213m, quasi un chilometro più a sudovest). Come, quando e perché sia nato questo Cercasole non ve lo so proprio dire.
Per gli ufficiali topografi borbonici la cima (1278m) sulla quale è stato costruito il Santuario di San Michele (completato solo nel 1950) è la Punta di Fajto e gli stessi riportano il toponimo Porta di Fajto nella sella fra Castellone e l’altura dell’attuale Santuario (dell’ubicazione di quello antico mi occuperò in un prossimo post).
Gli altri toponimi del Faito che potete leggere in questo stralcio di carta concordano abbastanza con i moderni sia per grafia che per ubicazione: 
Acqua la Londra (Lontra) 
Campo del Pero (identico) 
P.a della Bandiera (Punta Bandera) 
LA BANDIERA (Bandera) 
M.E CERASUOLO (identico) 
CASTELLONE (identico)
In conclusione l'interrogativo più interessante, e al momento per me irrisolto, resta l'attribuzione del toponimo Porta di Fajto
Da un punto di vista strettamente geografico una "porta" è di solito un passo, un valico e ciò farebbe propendere per quello subito a monte dell'Acqua delle Scorchiechiuso fra l'altura del Santuario e Castellone
Al contrario, dal punto di vista dell'uso e della viabilità, sarebbe logico abbinare il nome al punto sommitale delle Tesequasi come se il crinale San Michele - Piazzale dei Capi fosse un muro di cinta del Faito

1 commento:

  1. Mi congratulo per il bellissimo blog e per il prezioso lavoro finora svolto. Grazie. Ernesto Dello Jacono.

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