Con questa immagine
apro l’ultimo (almeno per ora) post relativo alle opere di Escher a soggetto amalfitano (della Costiera in generale) trattando di quelle dell'area ravellese. La didascalia, molto generica, ci dice che l'incisione raffigura una masseria di Ravello, ma a memoria non
riesco a collegarla ad alcun edificio reale (ma non sono espertissimo
dell’area). Cercare di
individuare questo edificio (probabilmente rimodernato e con altre costruzioni
attorno) è una buona scusa per andare in giro fra Ravello e Minori e
potrebbe essere un eccellente esercizio per allenare il nostro spirito di
osservazione.
La struttura
generale dovrebbe essere rimasta identica con i tre archi sovrapposti, e indizi
utili sono l’arco in alto a destra (simile a un ponte) e i ripidi muri di
contenimento a destra della farmhouse. Dovrebbero essere
indicazioni abbastanza affidabili visto che la maggior parte dei disegni del
grafico olandese sono molto precisi come abbiamo già visto per Atrani e come si può notare in questi
lavori rappresentanti il Santuario dei
Santi Cosma e Damiano (comunemente noto come San Cosma, ma nella didascalia chiamato San Cosimo) visto da due
diversi punti di osservazione.
Ci sono poi questi
due paesaggi con viste da Ravello
verso Capo d’Orso, riconoscibilissimo sullo sfondo, nei
quali si distinguono la porzione orientale di Maiori e parte Torello
(frazione di Ravello). Le didascalie
recitano Ravello and the Coast of Amalfi (1931) e una più generica Coast
of Amalfi (1931).
Ma Torello (in didascalia indicato come Turello,1932),
vagamente ubicato in Southern Italy, appare pure in
questa opera in basso. Anche se non viene citata né Ravello né la Costiera,
direi che non ci sono dubbi sul fatto che sia la succitata Torello in quanto fra i due edifici in primo piano si distingue l’inconfondibile
facciata della chiesa con le sue tre arcate. Anche le alture sullo sfondo
corrispondono esattamente alla situazione reale e, pur non essendo l’immagine
di ottima qualità, mi sembra di vedere rappresentato anche il convento di San Nicola a sinistra della
cima del secondo palo del pergolato.
Questo paesaggio risulterà facilmente riconoscibile a chi frequenta la zona dato che include l'inconfondibile edificio isolato a valle del tratto di strada fra il bivio per Scala e il moderno tunnel. Le terrazze sono quelle ai lati della forra del Dragone, il torrente che scorre fra Scala e Ravello e sfocia ad Atrani.
C’è poi il Leone
alato della Fontana Moresca
a Ravello (1932), ma sappiate che
l’originale fu trafugato da ignoti vari decenni orsono e le due statue che oggi
adornano la fontana sono quindi repliche (a mio modestissimo parere di qualità
abbastanza scadente). Al lato ho caricato una foto del 1925 di Escher seduto sul bordo della fontana,
proprio al lato del leone in questione.
Chiudo questo lungo
post con altre due immagini. L’interno rappresentato nella prima (Santa
Maria dell’Ospidale - Ravello,
1932) al momento pare che non sia accessibile, mentre l’ultima incisione mi lascia un po’ perplesso
in quanto la didascalia indica un generico San
Giovanni.
Le architetture e l’ambiente sono certamente compatibili con Ravello, ma San Giovanni del Toro si trova più in alto ed è chiesa ben più
grande e importante.
Dovrò quindi andare
ad effettuare un sopralluogo e qualche indagine in loco per cercare di individuare
sia questo San Giovanni che la Farmhouse
del titolo, e questa (scusate se mi ripeto) mi sembra un’ottima scusa per
andare a passeggiare nei dintorni di Ravello.
Ti ringrazio per la segnalazione (proposta anche da Alessandro) ma ho molte perplessità in merito. Non si vedono le scale, non ci sono i due ambienti con volte a botte a destra, non mi trovo nel conto dei livelli, manca la sovrastruttura, non esiste uno strapiombo a destra. Penso che si tratti di un'altra masseria.
RispondiEliminaGrazie comunque per la comunicazione
Si probabilmente hai ragione (mia era solo la segnalazione del sito web, l'identificazione era di Alessandro - io non conosco così a fondo la zona)
RispondiEliminaGiovanni grazie! Da fan di Escher ho apprezzato la tua ricerca sulle traccie del noto pittore.In particolare essendo stato di recente a Ravello mi pare che l'ultima immagine sia molto vicina al sentiero che dal centro di Ravello porta a Villa Cimbrone.Peccato che Google non abbia attraversato questi stretti passaggi , altrimenti ci arriveresti da casa seduto al computer ma certo è preferibile seguire la strada antica del viaggio sul posto più ricca di profumi e di occasioni di incontro.
RispondiEliminaIn riferimento all'idea avanzata da Rolando Profita che la chiesa di San Giovanni sia nei pressi di Villa Cimbrone rimando a questo post http://discettazionierranti.blogspot.it/2014/09/escher-identificate-la-chiesa-di-san.html nel quale affianco disegno e foto, parallelo che lascia pochi dubbi.
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